Dio mio, quanto mi è mancato il mio blog!
Sono mesi che latito, mesi in cui addirittura non ho
letto, vi rendete conto?
All’inizio non ho letto nulla, poi ho ricominciato, ma la
pigrizia del non compilare il blog ha prevalso… ma come è potuto succedere?
Per fortuna che con l’estate, i primi caldi, le
tintarelle in terrazza, è ricominciata la stagione più consona alle letture,
soprattutto se sono “Letture romantiche” ;)
Così, in men che non si dica, si sono accumulati
addirittura 4 libri tutti freschi freschi di lettura da recensire.
Il problema è che, correndo il rischio di sembrare
nuovamente una pigrona, 2 di questi libri si assomigliano così tanto che non
posso esimermi dal fare un’unica recensione mettendoli a confronto, cosa che
nella storia del blog avevo fatto solo in un’occasione.
Pazzesco, ma come fanno le autrici a scrivere libri così
simili tra di loro??? Ma quando dico simili, intendo che non riesci a
ricordarne le differenze, le storie si incrociano e i nomi dei protagonisti si
confondono!
Andiamo con ordine: il primo dei due libri letti è “Non
cercarmi mai più (ma resta ancora un po’ con me)” di Emma Chase. Autrice per me
sconosciuta e libro che sinceramente non ho capito se facesse parte di una
trilogia o meno.
Il secondo libro è “Finchè amore non ci separi” di Anna
Premoli. In questo caso mi sono precipitata a leggerlo andando sulla fiducia:
vi ricorderete di sicuro la mia entusiastica recensione di “Ti prego lasciatiodiare”, uno dei libri più dolciottosi, cucciolosi e zuccherosi che io abbia
mai letto.
Ho specificato l’ordine di lettura perché è importante:
mentre leggevo il libro della Chase, infatti, continuavo a dire “Ma quanto
assomiglia a Ti prego lasciati odiare???”.
Il succo della storia infatti era di nuovo un rapporto di
odio-amore tra due colleghi, non avvocati ma quasi (settore finanza). Il libro
di per sé è stato anche carino, me lo sono letta volentieri: come quasi sempre
ormai succede, i libri chick-lit si stanno facendo un po’ più piccantelli e
maliziosetti (tranquilli, i vezzeggiativi li ho usati volutamente) il che li
rende molto più adulti e gradevoli da leggere, non sto neanche a dirlo. Quindi
anche questo è stato a tratti una piccola delizia da leggere pre e post
giornata di lavoro. Il suo problema era solo, irrimediabilmente, la trama
troppo simile a quella della Premoli.
Mentre leggevo pensavo a come lo avrei dovuto ahimè
distruggere in una spietata recensione, ma poi è uscito “Finchè amore non ci
separi” e mi sono detta cià, aspettiamo di leggere anche questo e poi facciamo
la recensione. O-mio-dio. Una delle poche volte in cui aspettare non guasta. Di
sicuro non mi sarei aspettata che Anna mi scrivesse un secondo libro così dannatamente
simile al primo!!!
Di nuovo avvocati (in realtà un’avvocato e un procuratore
distrettuale), di nuovo una big city (NY e non Londra) e di nuovo due colleghi
che da acerrimi nemici si innamorano e diventano prima amanti poi coppia.
Che??? Anna ma cosa combini???
Ok, ti do atto che anche il tuo libro fosse una piccola
delizia quotidiana, ma tu ed Emma Chase mi avete mandata in totale confusione!
Non riesco a distinguere le trame, per quello che non ne
sto parlando per niente, cercare di ricordarle è un inutile sforzo di memoria e
di volontà. Di ciascuno si possono solo ricordare piccoli dettagli. Il filone
amici-nemici è stato dissanguato da questo duo narrativo. Help.
The LR adice:
mi rendo conto che questa non sia stata una recensione ma solo una
constatazione, ma faccio così fatica a distinguere i 2 libri che sinceramente
viene difficile tratteggiarne gli aspetti peculiari, per non parlare delle
differenze. Il mio unico consiglio quindi è di lanciare una monetina e di
affidarsi alla sorte per scegliere uno solo di questi 2, almeno vi metterete al
riparo da un caos narrativo totale. Bonne chance!
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