13 settembre 2015

"Per sempre tuo" di Daniel Glattauer


Tanto inquietante quanto trascinante, è stato l'ultimo libro della mia estate, la conclusione della mia ormai nota "maratona".
Letto tutto d'un fiato un giorno in spiaggia: mai contesto fu meno appropriato. Mentre leggevo sentivo uno stridore teso alzarsi dalle pagine e pur sotto il sole riusciva a calare il freddo glaciale di un'ansia malcelata. 

"Per sempre tuo" è la storia di uno stalker... o forse no?
E' la storia di "amore e ossessione" come si legge in quarta di copertina? O forse è la storia di Judith e Hannes, protagonisti mancati di un thriller su Rai2?

La verità è che "Per sempre tuo" è la storia di un dubbio, di un tarlo che ti sale su per il naso attraverso parole spugnose, ti penetra nel cervello come una tenia e si fissa lì, provocandoti una sensazione di nausea, come quella delle montagne russe.

Su e giù, su e giù, su e giù in un andirivieni ondivago e ossessivo ti porta a credere, e poi a dubitare, a ricrederti e poi a dubitare di nuovo. Che maestria, che raffinata intelligenza c'è in questo inganno tutto teso ai danni del lettore.

- Che ne pensi, Hannes è uno stalker? 
- Sì.
- O forse era Judith a preferire la vita da single e a sentirsi soffocare, travisando quelle che sono solo le regole di un rapporto esclusivo? 
- Ma no dai che dici...
- Però guarda, lei inizia ad avere le allucinazioni, sente strani rumori mentre dorme, ha sempre la sensazione di essere seguita!
- Vedi allora che avevo ragione? Lui è uno stalker!
- Sì però lui è sparito, forse era solo un povero pazzo... lei sembra proprio fare tutto da sola, guardala mentre soffre i primi attacchi di schizofrenia!
- Ma sai che forse forse hai ragione? Forse l'autore voleva che lo vedessimo come uno stalker, forse la trama si rovescia!
- Ma certo guarda, lei si è ridotta a un vegetale.. deve esserle scattato qualcosa nella testa, se l'è fatta e detta da sola..
- Ehi però aspetta, lui si è rifatto vivo! Ma ti pare che ora voglia prendersi cura di lei? A me sta cosa non mi torna..
- E se anche avessi ragione, come ha fatto a ingannare tutti? 
- E' più abile del previsto, forse l'autore voleva che noi non lo vedessimo più come uno stalker per poi rovesciare nuovamente la trama!
- E' chiaro! Ma... se a noi è così evidente, perché nessuno le crede?
- Aspetta, qualcuno che le crede c'è, è la sua collega col fidanzato, vedrai: loro la aiuteranno!

E in effetti qualcuno la aiuta, quando ormai non ci speravi più, quando non sapevi più in cosa credere arriva finalmente quella svolta che si tinge di giallo e che ti fa dire...

- Ah, ma allora non mi ero immaginata tutto!
- No, in effetti no!! Qui la storia si fa seria, senti senti che sto libro si è rivelato essere un thriller..
- Ma scusa, ma come farà a svelare il mistero in, quanto, 5 o 6 pagine che rimangono?
- Perchè veramente ne rimangono 5 o 6, mi prendi in giro?

E letteralmente in 5 o 6 pagine, non sto scherzando, il libro finisce.
La soluzione? Solo evocata.
La reazione? Odio puro!
Ma state attenti, svanisce in fretta. La maestria di questo libro inquietante sta anche e soprattutto nel finale: se speravate infatti in una chiusa stile Tenente Colombo con tanto di spiegazione e one man show rimarrete delusi. Tanto subdolo quanto il dubbio instillato goccia dopo goccia nel corso della storia, tanto lieve quanto appena accennato il mistero del finale.
Ed è ancora più orribile immaginarlo, ricostruirlo, rodersi pensando a come ha fatto Hannes a fare tutto questo, piuttosto che vederselo scritto a chiare lettere. Magistrale.

The LR advice: un romanzo breve che mette i brividi ma che non è detto che riusciate a finire di leggere, e nuovamente non sto scherzando. Riguardo la recensione e avrei voluto che fosse più lunga, ma non posso tollerare oltre la sensazione di disagio che provo ripensando a quella storia. Un disagio ossessivo, ammorbante, obnubilante, di cui se avrete il fegato non potrete fare a meno.


"Cento giorni di felicità" di Fausto Brizzi


Ovviamente non ce l'ho fatta... l'abbronzatura ha avuto la meglio sull'obiettivo, la pigrizia sulla dedizione. Perciò, con drammatico ritardo eccomi a finire la maratona delle recensioni, come quei corridori che, stremati e ormai camminando, raggiungono la meta sotto gli sguardi impietositi dei passati mentre al traguardo c'è già chi festeggia con polenta e salsiccia.
Ma in fondo, che tu sia lepre o tartaruga l'importante è correre! (ndr: nel mio caso, scrivere!)

Fausto Brizzi è uno dei miei registi italiani preferiti, profondo ma allo stesso tempo fresco: ognuna delle sue commedie da "Notte prima degli esami" a "Ex" a "Femmine contro maschi" mi piaciuta tantissimo, e anche se come sceneggiatore si è concesso qualche "Vanzinata" (!!!) gliela perdono, perché è chiaro che ha talento lo stesso, e lo si capisce anche da questo libro.

In "Cento giorni di felicità" sembra tutto così naturale, Brizzi ha trovato la formula segreta per far scorrere in maniera genuina, né scontata né retorica, la storia più triste che ci sia.
Ma ci pensate? E se capitasse a voi di avere solo 100 giorni di vita?
Un count down letale, come lo affrontereste? Perdereste la testa? Mollereste tutto? Vi dareste alle esperienze estreme?
Leggendo il libro ci ho pensato molto, cosa avrei fatto io al posto suo?

La risposta? Beh chiaramente io non ce l'ho... ma vediamo invece cosa ha fatto il protagonista. 
Assolutamente niente di folle, niente di egoista, niente di irresponsabile. Lentamente, senza fretta, senza ansia, ha trovato la chiave per riprendersi quello che aveva lasciato indietro e sottovalutato, ha ritrovato l'unica cosa veramente importante che era riuscito a creare nella sua vita: la sua famiglia.
Fermi tutti: vi assicuro, non è retorico né sdolcinato! Capisco le vostre remore, anche io rileggendo le mie stesse parole mi dico "Seeeee certo, sarà la solita menata sui rapporti veri, e bla bla", ma datemi fiducia e continuate a leggere!

Non c'è fretta nelle sue azioni, non c'è studio, c'è naturalezza, c'è responsabilità, c'è coraggio. Nel suo monologo interiore scopriamo che Lucio, il protagonista, giorno dopo giorno nei suoi ultimi 100 giorni, vuole fare solo una cosa: recuperare.
Perché vedete, io credo che sapere di avere una "data di scadenza" non ci esima dal fare errori (e alcuni di voi diranno, e meno male!), bensì ci renda ciechi e sordi di fronte allo scorrere del tempo. Passiamo la vita pensando "c'è ancora tempo", "lo farò domani", "non c'è fretta", e quando sbagliamo pensiamo sempre che "prima o poi una soluzione si troverà", che "tutto passa".

E se non ci fosse più tempo? 
Sapere di avere UNA data di scadenza non è sufficiente, bisognerebbe tutti sapere QUANDO sarà questa scadenza per riuscire veramente a recuperare.

Quello che in questa lunga meditazione ho capito del libro è che Lucio non aveva bisogno di sapere che sarebbe morto per capire che la famiglia, l'amore dei suoi figli, il rispetto di sua moglie, l'amicizia senza se e senza ma dei suoi storici compagni di avventure, la gentilezza disinteressata degli sconosciuti, fossero la cosa più importante della sua vita. No, quello Lucio nel suo retrocervello (ed anche nel suo profondo) lo aveva sempre saputo.

Quello che non sapeva era che era arrivato il momento di recuperare, che non ci sarebbe stata una seconda chance, che non si poteva più rimandare.

E allora Lucio, come me, ha capito che doveva finire quella maratona e arrivare in fondo per trasformare quei 100 giorni di vita in 100 giorni di felicità, senza salti mortali, senza grandi atti scenografici, senza ribaltare niente della propria esistenza. Con pazienza, dedizione, convinzione, creatività, tutti possiamo recuperare.
Sarà un "Just do it" meno virile, meno performante e più delicato, ma è un insegnamento prezioso.

The LR advice: leggetelo con la giusta disposizione d'animo, prendetevi il tempo per arrivare alla mia stessa conclusione, trattatevi con indulgenza mentre lo leggete perché arriverà il tempo per farvi da soli la morale. 
E mentre scorre leggera ma profonda la lettura, fatevi un sorriso con gli aneddoti su Leonardo da Vinci che colorano di realtà anche questa parabola travestita da romanzo.


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