Dottore, dottore, mi è successa una cosa stranissima… ho
appena finito di leggere un libro e mi è venuto un male assurdo a un dente!!
Guardi, proprio qui, non riesco a masticare più nulla, nemmeno a chiudere la
bocca… non sa che male! …Come dice? Una caaarie?????
La metafora rende il concetto: leggere questo libro è
come spararsi una litrata di cioccolata Cameo in endovena. O si rischia la
carie o il diabete, dipende dal vostro tasso di tolleranza! Mamma mia quanto
zucchero, a questa stregua facevano prima a rivestire il libro di caramello e a
profumare le pagine al gusto di marshmallows, almeno avrei saputo in anticipo
il destino a cui andavo incontro!
Sdolcinatissimo è dir poco: che Melissa Hill amasse gli happy end e gli happy-qualunque-altra cosa me ne ero già accorta nei due libri
precedenti, ma qui ha davvero calcato la mano.
Però lo sapete come funziona con gli zuccheri no? Più ne
mangi e più ne mangeresti: creano assuefazione, dunque -lasciando la metafora-
nonostante l’estrema iperdolciosissima zuccherosità, devo dire che il libro è
molto carino!
Bisogna fare dei distinguo: ci sono alcuni elementi che
sono stati davvero troppo caramellosi, come il rapporto madre-figlio di Holly
(quel bambino che è, bionico? Ha 10 anni e si comporta come un quarantenne
sposato! O rimarrà vergine a vita o si scoprirà gay perso..), come il ricordo dei
genitori che sia Holly sia Gary hanno idealizzato come stereotipo della
perfetta vita di coppia, o infine come i sentimenti di Gary per Karen (ma secondo te se
molli Wall Street senza dire niente alla tua ragazza per andare a fare il
fotografo, lei avrà pure il diritto di farsi girare un po’ los cojones, no??).
Ecco la parola “sentimenti” è rivelatrice: il libro è
troppo dolce perché è infarcito di sentimentalismi! Non mi importa la
ripetizione del ricorso ai gioielli dopo aver già fatto un libro basato su un
anello di Tiffany, né la similitudine con il libro di Karen Swan che mi fa
pensare che o sti cavolo di bracciali con i charms vanno super di moda o che le
2 scrittrici sono acerrime competitors che si rubano le idee (o che forse sono
la stessa persona…)…. No, quello che mi importa è che dopo pagine e pagine di
buonismi e situazioni esageratamente troppo zuccherose, ci si astrae, si
prendono le distanze dalla storia e si ritorna consapevoli di stare “solo
leggendo”. No, questo proprio non mi piace! Io voglio immergermi nella storia e
dimenticarmi che attorno a me esiste il mondo… voglio perdermi nella trama del
libro, ma come faccio se ogni 4 pagine rischio un attacco di iperglicemia???
Per fortuna quello della dolcezza ad ogni costo non è
stato l’unico tema della storia: ritorna il fil rouge di un mistero alla base
del racconto che, come avevo saggiamente pronosticato io, da inizio anno sembra
essere il nuovo minimo comun denominatore di questo genere di narrativa. Per la
serie: amore ok, ma non solo!
E qui il mistero è strutturato e portato avanti molto
meglio rispetto al libro di Karen Swan (per chi non l’avesse capito sto citando
“Un regalo perfetto”) che, come vi ricorderete, alla fine era così debole che
si sgretolava come un Pan di Stelle inzuppato nel latte… ehi, persino le mie metafore si sono fatte
zuccherose! Azzz…. Un’altra carie!!
Meglio chiuderla qui, dicendo che, in ogni caso,
strutturato meglio o peggio, anche il mistero alla base di questo libro alla
fine lascia a desiderare: non capisco proprio perché per tutto il libro
l’autrice ci ha fatto credere che la madre di Greg fosse morta (e ci stava
nella storia!!) per poi all’ultimo capitolo farci la Carrambata e ta-dah!! farci
scoprire che è viva e che, nonostante il cancro, riesce pure a onorare il suo rendez-vous di Capodanno col marito…
Quest’ultima stoccata di dolcezza (gratuita) mi ha stesa,
mi arrendo!
The LR advice:
questo libro ha avuto un merito, nonostante tutto: mi ha spinta ad iscrivermi
in palestra!!! Eh sì, perché dopo tutto quello… ZUCCHERO c’era bisogno di
smaltire!! Da leggere per chi è pronto a controbattere alle sdolcinatezze con
un po’ di sana iperattività!!!
ciao, io lo sto leggendo in questi giorni e credimi che non ne posso proprio più. Mi è stato regalao e mi sono incapponita nel finire di leggerlo ma ci sto mettendo una vita. Non mi piace e se mi chiedi il perchè non te lo so neanche dire...talmente lo leggo contro voglia che ogni tanto ritorno indietro perchè non capisco niente. Simpaticissima la tua opinione :-) un bacione. Alessia
RispondiEliminaCiao Alessia, grazie del tuo commento di ormai tantiiiiiissimo tempo fa!!! Come è andata con la fine della lettura di "Il braccialetto della felicità"? L'hai riabilitato alla fine o ha continuato a non piacerti?
RispondiEliminaHai letto qualcosa di più interessante recentemente che mi consigli di recensire? ;)
Ciao e grazie ancora, bacioni!