3 marzo 2013

"Amori impossibili e fragole con panna" di Cynthia Ellingsen



«Benvenute! Oggi parliamo di “Amori impossibili e fragole con panna” di Cynthia Ellingsen, ovvero “Come scrivere il libro più brutto del mondo, farla franca e vivere felici”. Abbiamo qui con noi l’autrice, Cynthia Ellingsen che ci concederà qualche minuto del suo per nulla prezioso tempo per rispondere a qualche domanda.
Allora Cynthia, come ti senti ad aver dato vita a uno dei più noiosi, sorprendentemente banali, artefatti e surreali libri che la storia della narrativa mondiale abbia mai partorito? Ma soprattutto, puoi svelarci la ricetta per scrivere un libro del genere? »

Oh Cynthia Ellingsen, vorrei proprio averti fra le mani per sentire cosa mi risponderesti, ma visto che non ci sei, dovrò provare a immaginare la tua risposta alla mia intervista semiseria:

«Care lettrici di Letture Romantiche, non è stato difficile, vi svelerò la mia ricetta: per scrivere “Amori impossibili e fragole con panna” è bastato scegliere un titolo assurdo (e di cui vergognarsi) che non c’entrasse assolutamente niente con la trama, selezionare non una ma 3 protagoniste perché ormai fa taaaanto figo, mescolarle una storia talmente scema che neppure in un romanzo rosa sarebbe potuta stare in piedi, condire il tutto con un tradimento, una coppia di amici gay e una presunta gravidanza, e infine servire freddo, in modo che ai lettori possa piazzarsi ben bene sullo stomaco… facile no? »

Ok, lo avete capito. Il momento tanto atteso (ma anche temuto) è arrivato: anche il 2013 è riuscito a regalarmi un libro brutto. Ma dire brutto non è abbastanza, fidatevi. È sufficientemente brutto che spero di dimenticarmelo nell’esatto momento in cui avrò terminato la recensione… e siccome non mi ricordo più chi me lo ha regalato per Natale, non mi sento nemmeno in colpa a stroncarlo di netto così.

Le avvisaglie c’erano e avrei dovuto coglierle fidandomi del mio istinto, ma invece per almeno le prime 100 pagine (su 432, ndr) ho addirittura pensato che il libro fosse CARINO. Errore!! Il segnale era lampante (oltre al titolo, su cui mi sono già espressa e che mi ha causato innumerevoli prese in giro da parte del mio amico Andrea), si trattava del nome scelto dall’autrice per le 3 protagoniste. Non c’entrava assolutamente nulla con le loro personalità!! Per quella stronza, sessista, anoressica, workaholic ed erotomane ha scelto Cheryl, che ricorda una tenera, dolce e succosa ciliegina (cherry). Per quella scialacquona, nullatenente e nullafacente bambolona bionda ha scelto Jackie, un pugno nello stomaco per il ricordo dell’immensa Jackie Kennedy, evocata da questo stesso nome. E infine per quella depressa, noiosa, paurosa e bigotta ha scelto Doris, che forse è l’unico nome un po’ più azzeccato, ma che comunque ti sta sulle palle per la qualità del personaggio in sè.

E anche una volta superata l’impasse dei nomi, è la storia stessa a piazzartisi sullo stomaco, esattamente come la ricetta di poco fa prometteva: fin-tis-si-ma!! Surreale, raffazzonata, senza capo né coda! Per tutto il tempo (sprecato) in cui leggevo il libro mi sembrava di ricordare una copia venuta male de “Il club delle prime mogli”, un celebre film che mi dispiace persino citare come materia di confronto.
In più le protagoniste sono “vecchie”… non me ne vogliate, ma sono delle 40enni e si comportano come delle 20enni, io sono in grado di accettare libri con protagoniste 30enni, ma per le 40enni sulla soglia della depressione con rigurgiti adolescenziali non sono affatto pronta! Non fanno altro che litigare, passano una notte da leoni in uno strip club e decidono il giorno dopo di aprire un ristorante per sole donne con camerieri in perizoma, un’iniziativa che nella realtà non sarebbe arrivata al successo nemmeno se a servire i piatti fosse stato Rocco Siffredi portandoli … diciamo solo senza l’ausilio delle mani!
E poi si tengono segreti, si sparlano dietro, fanno una pace frettolosa nelle ultime 5 pagine del libro (che c’è Cynthia, l’editor ti pressava perché consegnassi e andassi in stampa??)… ma sono queste le storie di amiche che vogliamo leggere???

The LR advice: su quest’ultima domanda retorica chiudo la recensione non dando un consiglio a voi lettrici, ma implicitamente all’autrice. Sulla copertina del libro c’è scritto “Lo straordinario esordio di Cynthia Ellingsen”, ma mi sa che qui di straordinario ci sarà solo l’esordio (letterale) che il libro farà dalla mia libreria alla pattumiera… sorprendentemente rumoroso!!

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