Di solito mentre leggo un libro mi appunto mentalmente
episodi che mi hanno colpito, le sue caratteristiche strambe o qualche spunto
ironico con cui iniziare la mia recensione…. Stavolta: ZERO! Volevo un appiglio
sorprendente con cui fare “Signore e signori, la sorpresa è...” ma nulla! Il
libro è una lunga ed eterna... telenovela.
Sì, ho detto TELENOVELA. Aspettate ve lo scandisco:
te-le-no-ve-la.
Non c’è un protagonista, lo sono tutti. Si tratta di almeno
9 o 10 storie parallele che si intersecano e si infilano una dentro l’altra
come i calzini nella lavatrice. E non capitemi male, non è affatto brutto eh?
Solo che… non ero preparata! Da qui probabilmente deriva il mio disorientamento
nel recensire il libro, ma andiamo avanti.
Il titolo c’entra poco o niente con lo svolgimento della
storia: pensavo si sarebbe parlato di ricette, topper, glasse e creme
di burro, ma invece le adorate “tortine” (come le chiamano nel libro) svolgono
un ruolo davvero marginale, peccato! Quanto alle 9 storie degli almeno 15
protagonisti del libro, devo dire che sono coinvolgenti e talvolta anche piuttosto
crude: sembrava proprio di vedere “Sentieri” o qualche altra soap-opera del
genere, un po’ più realistica e meno sdolcinata (d’altra parte né i cupcake né zucchero o affini come ho già detto c’entravano niente!!), ma altrettanto zeppa di avvenimenti.
Il
libro infatti era così pieno di –letteralmente- “cose che succedevano”, che
ho un po’
accusato le oltre 400 pagine, arrivando boccheggiando alla fine… era
davvero troppo!
In ogni caso, se proprio non vogliamo degradare al ruolo
di “telenovela”
questo libro e ne vogliamo difendere l’onore, lo possiamo assimilare a un
telefilm (sì, meglio, mi sento già meno in colpa a definirlo così).
Sapete no che nei telefilm c’è sempre un inizio
scoppiettante perché devono lanciare la “puntata pilota”? Ebbene, qui c’è: la
protagonista viene lasciata la sera del suo compleanno.
Ho un'idea: giochiamo al gioco CE L'HO/MANCA,
come si faceva da piccoli con le figurine, e vediamo che tratti da telefilm ha questo libro!
Poi nei telefilm c’è un dispiegamento della trama. CE L’HO:
la storia si evolve e vengono snocciolati i personaggi, descritti i rapporti di
forza, aperto il famoso “Cupcake Club” (è un negozio, btw).
Circa a metà serie nei telefilm bisogna risollevare l’audience,
e quindi ecco che succede qualcosa di estremamente drammatico: muore qualcuno,
c’è
un incidente, una violenza, un disastro naturale (avete presente Grey’s
Anatomy?) e viene fatta una puntata doppia, 1° e 2° parte tutte incentrate su
questo fattaccio. CE L’HO: uno dei protagonisti, ubriacone non dichiarato, falcia in
macchina un bambino di 4 anni. Tragedia (tra l’altro è una delle parti più vivide del
libro ed è raccontata in modo estremamente toccante).
In genere nei telefilm le puntate dopo sono “Il
disorientamento di amici e parenti” (CE L’HO), “Il funerale” (CE L’HO), "L’emarginazione
dei responsabili” (CE L’HO), “Il ritorno alla routine” (CE L’HO), quando appunto succede un nuovo
evento che risconvolge l’ordine delle cose, ma stavolta in maniera più soft e meno
epocale, come un tradimento (CE L’HO), la nascita di un bambino (cavolo… CE L’HO pure
questa) o un amore che nasce (ehi, ma è uno scherzo?... CE L’HO!).
Infine, al termine di ogni buon telefilm c’è un
momento o di suspance che prelude alla seconda serie, o di rimessa in ordine
delle cose (sempre comunque senza mai chiudere del tutto gli avvenimenti, non
si sa mai che si trovino gli sponsor per fare una seconda stagione)… e
indovinate un po’? CE L’HO!!!
Come avrete potuto notare, quindi, oltre che essere una
grande esperta di telefilm, ho completato un album virtuale di analogie tra il libro e la struttura tipica degli sceneggiati TV. E inoltre, se vogliamo dirla tutta, vi ho anche svelato una ricetta. No, non per il cupcake
perfetto, ma per un nuovo genere letterario/cinematografico: il tele-libro-film. Buona visione...ops volevo dire... lettura!
The LR Advice:
se siete fan di Grey’s, Nemiche Amiche, Touch (o anche se siete rimasti all’epoca
di Friends), buttateci un occhio, e non dispiacetevi se di cupcake non ne
sentirete manco l’odore. Promosso, ma con riserva.
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