27 settembre 2012

"Cinquanta sfumature di grigio" di E. L. James



Che cosa potrei mai dire di un libro su cui sono già stati spesi milioni di parole, di cui è già in corso la trasposizione cinematografica, di cui il numero di copie vendute supera quello di Harry Potter?
Probabilmente non dovrei dire niente… ma non tanto per questi motivi quanto perché…. Io non ci ho capito niente!!!

Mi sono chiesta mille volte perché non riuscissi a stare dietro alla sottile (nel senso letterale del termine, che “manca di spessore”) trama del libro, senza riuscire a entrare veramente nelle pieghe della storia, senza riuscire a immedesimarmi almeno un pochino nella mentalità (contorta) dei protagonisti. Ebbene, dopo lunghe riflessioni l’ho capito: signore e signori, sto invecchiando!!
Ahimè, sono troppo vecchia per credere ancora alle “favole”, per quanto siano travestite da storie erotico-dark, l’adolescenza ormai è finita da un pezzo.

Sì, adolescenza, perché questo è un libro adolescenziale! Non fatevi trarre in inganno dal sesso, dalle inclinazioni sadiche del protagonista (perché alla fine poi i due fanno solo un po’ di bondage con qualche sculacciata qua e là…) e dalle descrizioni piccanti: qui abbiamo tutti i classici ingredienti per una storia adolescenziale.
Mi spiego (non vorrei essere fraintesa): abbiamo un protagonista bello, miliardario, affascinante, misterioso e pure col ***** lungo… praticamente Batman!! E poi abbiamo lei, giovane, inesperta, studiosa, timida, indifesa, e ovviamente… vergine!
Tra i 2 scatta una passione esagerata inframmezzata da voli spericolati, salvataggi stile “donzella in pericolo”, cambi di umore repentini e soldi a palate… insomma -come per ammissione dell’autrice stessa- Twilight. Con in più il sesso. Ma senza vampiri.

E anche nella parte erotica il libro è deludente.. cioè.. non è così sconvolgente come lo hanno venduto! 10 anni fa una mediocre Melissa P. scriveva di rapporti molto più appassionanti.. ma forse era solo perché ormai (e dirò un’ovvietà) ci sono sempre meno tabù e meno inibizioni.

Prima ho parlato di favola: non che sia un racconto per bambini, sia chiaro, ma.. che cosa vuole essere? Ecco io penso che voglia essere la solita versione moderna trita e ritrita della “favola” della fanciulla innocente che si innamora dell’orco (che stavolta troppo orco neppure è) e che, animata da santo spirito da crocerossina, cerca di redimerlo e di “salvarne l’anima”. Nel farlo, passa tutte le sfumature umorali che la letteratura è in grado di descrivere, dall’ansia, al tormento, al pathos, alla gelosia, all’eccitazione (e credetemi, lei ha un problema, perché è SEMPRE eccitata).

Insomma, che cosa mi racconta di più questa storia? Che il protagonista maschile è un pervertito sessuale? E allora perché cede praticamente alla prima sera al fascino della ragazza e si fa irretire dal suo cuore puro? Allora mi racconta che lei è talmente innamorata che è disposta a tutto per amore, anche a farsi fare del male? E allora perché cambia idea 100.000 volte, in modo stranziantemente esasperante per il lettore, sul fatto di accettare o meno il fantomatico “contratto”?
Ve lo dico io cos’è dunque il “di più” che ci racconta questa storia: che adesso vanno di moda le trilogie, per cui per sapere come finirà la vicenda ti devi sciroppare non un libro, ma ben 3!

The LR advice: questo è uno di quei libri che bisogna leggere perché, volente o nolente, salterà fuori per i prossimi 3 mesi come argomento di conversazione in una qualunque cena, uscita, serata o altro momento di ritrovo di qualsivoglia genere. Dunque se lo si vuole criticare, bisogna sapere di cosa parla. Un po’ come per Il codice Da Vinci, bello o brutto, va letto, è una questione di sopravvivenza sociale.

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