18 settembre 2016

"Quell'estate da Tiffany" di Karen Swan


E dopo un libro impegnato come Lipstick Jungle eccomi ricadere in un classicone, facile facile, il mio personale ritorno a Oz - inteso come la Tiffany saga.
D'altra parte i sequel sono il mio pane perciò mi sono butta a capofitto nel capitolo 2 di "Un diamante da Tiffany" che  - nota per coloro che non se lo ricordassero - tra tutti i "Tiffany" è quello con Cassie che passa 1 anno in giro tra NY, Parigi e Londra per ritrovare se stessa, aiutata dalle amiche Kelly, Anouk e Suzy, e alla fine oltre a ritrovarsi trova anche l'amore con Henry.

E quindi eccoci qui, un anno dopo: Cassie ed Henry stanno insieme, vivono a Londra e lui insiste per sposarsi. Lei nicchia, nel senso che è arrivata a 30 anni dopo 10 anni di matrimonio infelice, sta imparando solo adesso a scoprirsi, a farsi conoscere e farsi valere, a capire quello che le piace fare e, per quanto sia innamorata di Henry, non ha nessunissima voglia di nuovi legami, non crede nella coppia e vuole andarci coi piedi di piombo.

Comprensibile, no? 
Comprensibile il suo oscillare nell'indecisione così come il suo cadere nelle trappole dell'ex che cerca di conquistarla facendole riprovare l'ebrezza dei mesi di "stupidera" a NY. Comprensibile il suo atteggiamento volubile, comprensibili le sue paure, comprensibile anche il suo capitolare alla fine acconsentendo di sposare Henry pur di non perderlo. 
E' talmente tanto vero questo personaggio che il libro sembra un saggio di psicologia invece che uno dei miei romanzi facili, veloci e deliziosamente superficiali.

Il gusto realistico dato da questo personaggio fa dimenticare (o perlomeno guardare con indulgenza) anche il corollario della trama, che peggio di così non poteva essere.
Il fatto che il libro sia ambientato a Londra porta Suzy ad avere un ruolo da co-protagonista, e lei era decisamente la meno interessante delle 3 amiche: bacchettona, vecchia dentro (tanto che non me la immaginavo come coetanea di Cassie), provincialotta... ridateci Kelly e Anouk!!!! Niente brio, niente scintillio, niente grinta New Yorkese in questo libro; e altrettanto niente misteri, niente seduzione, niente charme Parigino. Che peccato.

E anche Henry, poverino, da amante appassionato e abile orchestratore di sorprese per Cassie, diventa un cucciolo smarrito bisognoso di affetto e sicurezze. 

In questo libro sembra che i protagonisti smettano di "fare l'amore" e inizino a "farsi le coccole" che per carità, è una cosa stupenda e dolcissima, ma è proprio questo il destino delle coppie? Non c'è proprio speranza di poter alimentare la passione ogni giorno? Di continuare a cercarsi e volersi, senza cadere l'uno preda della propria voglia di avventura oltremare, l'altra preda degli occhi azzurri di un altro uomo?

Come sempre mi accorgo che dietro a questi libri ci sono tanti significati, basta fermarsi a ragionarci un po'. D'altra parte se un libro parla di sentimenti non potrà mai essere piatto, e per quanto si concluda spesso nella "favola", avrà sempre attinto alla vita reale che certamente una favola non è.

The LR advice: sicuramente merita la lettura, naturalmente concentrandosi sul personaggio di Cassie e perdonando le altre scivolate. Non penso faranno un terzo capitolo, effettivamente la storia si esaurisce qui, quindi potrebbe essere la vostra ultima occasione per salutare queste divertentissime protagoniste che ci hanno tenuto compagnia con uno dei migliori libri della Tiffany Saga. (Ah, per inciso, ovviamente Tiffany in questo libro non c'entra una mazza... ma già lo sapevate!!)
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