20 marzo 2016

"Dimmi di sì" e "Tu mi cercherai" di Emma Chase


Dopo più di un anno ci sono ricascata. Le saghe esercitano un fascino irresistibile su di me, credo davvero di non essermene persa una, né tra i libri né tantomeno tra i film.
Quindi, ancora una volta, mi sono arresa alla Tangled Trilogy.

Di "trilogy" sinceramente non so bene cos'abbia, visto che ormai siamo arrivati a quota 5 libri. Ah giusto... per chi non lo sapesse, questa è la saga più difficile del mondo da ricordare, per via dei maledetti titoli scelti dalla casa editrice.
Per semplificare, inizierò la recensione con qualcosa che la farà sembrare più una mail di lavoro che un blog... un ELENCO PUNTATO!!!

  • Non cercarmi mai più: era l'inizio della storia tra Drew a Kate. Narrato dal punto di vista irriverente e mascolino di Drew, era quello che avevo definito troppo simile a "Finchè amore non ci separi", ricordate?
  • Io ti cercherò: è uno spin-off che parla della storia d'amore tra Delores e Mattew, rispettivamente i due migliori amici dei protagonisti. Raccontato per bocca di lui, ti fa un po' rimpiangere il linguaggio crudo e sboccato di Drew, insostituibile!
  • Dimmi di sì: è una novella che viene prima degli altri due libri, mannaggia non lo sapevo e l'ho letta praticamente alla fine. Il nostro Drew racconta come procede la storia con Kate e per fortuna non perde la propria identità, senza rincretinirsi come vorrebbe lo stereotipo del protagonista innamorato.
  • Cercami ancora: è il momento della crisi, quel punto della storia che si fa perché si deve, il banco di prova che cementa il rapporto tra i due. Il problema è che, oltre a essere una crisi telefonatissima, viene raccontata dal punto di vista di Kate, quindi addio al brio e all'ironia della parlata di Drew. Se volete rinfrescarvi la memoria, ecco la recensione che ne avevo fatto, impietosa.
  • Tu mio cercherai: dopo la crisi, il lieto fine: il matrimonio, per fortuna raccontato nuovamente con la sagacia e la lucidità di Drew. E ovviamente, non poteva andare tutto bene neanche qui no?

Ed ecco come si snoda la saga (ve l'avevo detto che non era mica più una trilogia) ed ogni volta che la racconto mi rendo conto di essere molto meno indulgente con lei di quanto si meriterebbe!! Anche rileggendo le mie recensioni precedenti, mi sono accorta di aver commentato con intransigenza i passaggi della storia troppo scontati, le voci narranti non abbastanza centrate, quando invece il piacere di leggere questi libri è stato molto molto più ampio di così!

Il bello delle saghe è che ti accompagnano a lungo, ti conducono in un mondo parallelo di ampio respiro, senza la paura che tutto il piacere svanisca nel giro di pochi giorni di lettura. Sono fedeli le saghe, educate, si invitano a casa e ti portano fiori e una bottiglia di vino perché sanno che resteranno per un po'. 

Ma non è solo l'aspetto della compagnia quello che mi è piaciuto di questa non-trilogia: è anche la scelta narrativa innovativa, a cui non ho reso abbastanza giustizia nella prima recensione, di affidare punto di vista e parola a Drew, un personaggio inedito e gustoso!
Drew è il vero protagonista dei libri, Kate è solo un accessorio, e riportare tutta l'attenzione tramite un gigantesco occhio di bue sull'uomo e il suo ego smisurato è davvero una rarità per libri di questo genere. Di solito siamo noi donne che ci vogliamo immedesimare nelle protagoniste, assolute eroine delle storie, che ci segniamo le frasi a mo' di citazioni da spenderci nel corso di una conversazione tra amiche; vedere invece una storia tutta raccontata dal punto di vista dell'uomo (e che personaggio!!) è un'esperienza di lettura davvero interessante.

Non dico che non ci siano stati altri 1000 libri rivolti a un target femminile ma raccontati dal punto di vista maschile, ma è la qualità del personaggio a rendere eccezionale questa scelta.
Lui è un vero str***o, un bastardo al 100%, un uomo che non ha paura di essere uomo, che ha tutto e che te lo fa pesare, quello sbagliato sentimentalmente parlando, ma giustissimo se si considera l'intelligenza, la sagacia, il senso del dovere, la competenza professionale, l'amore per la famiglia. Non so se sia l'uomo che tutte vorrebbero (o che vorrebbero solo per una notte) ma è quel tipo di protagonista bilanciato che non si trova spesso nei libri, i quali facilmente ricadono nello stereotipo.

Che dire del resto? Tutto è contorno attorno a questo carismatico personaggio. 
Kate, indecisa se essere dominata o dominante (non nell'intimità, se no staremmo parlando di Cinquanta sfumature di grigio e avremmo anche già potuto chiudere qui la recensione), ma mentalmente e nell'equilibrio del rapporto. Una donna abituata a comandare sul lavoro, una donna forte e indipendente, che con lui perde la testa e si lascia trascinare in una felice follia che solo certe storie sanno far provare.
Gli amici sono tutte facce di diversi tipi di rapporti umani: la coppia sposata che si deve ritrovare, la neo-coppia che costruisce una famiglia, la single alla ricerca di avventure... non importa veramente chi siano e come si chiamino, è importante come si rapportano con Drew che, anche in questo caso, prende il centro del palco e non lo molla più... per fortuna!

The LR advice: finalmente mi sento in pace con la coscienza, certa di aver reso un servigio decente a questa bella saga. So che approcciarsi a 5 libri è un po' più difficile di quando ne descrivo uno solo, ma se voleste fidarvi e lanciarvi nella scoperta dei meandri della mente di Drew sono certa che non ne rimarreste deluse!!
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