tag:blogger.com,1999:blog-20461342321589887712024-02-18T21:50:19.932-08:00Letture RomanticheRecensioni e commenti di romanzi d'amore per lettrici romanticheFedericahttp://www.blogger.com/profile/07800916040598000625noreply@blogger.comBlogger58125tag:blogger.com,1999:blog-2046134232158988771.post-57479302382201886302017-08-13T16:59:00.006-07:002017-08-13T17:03:56.301-07:00Gli ultimi due: "Se non ti vedo non esisti" e "Adesso"<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi97fuk2azX0pfRKDvjyDcLYBgKNXO8ZWGBaXjDyJ2VZHGiVo0B2x2GNZmQwVviIz5KBbdA4MxP9nDyDprtsjCIYrKb8zOCbVHTQ8HUJHQ2x7TabNIWLtMmWLzS4pkg6oPUWUS9UZFMeBXV/s1600/Schermata+2017-08-12+alle+21.46.19.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="844" height="242" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi97fuk2azX0pfRKDvjyDcLYBgKNXO8ZWGBaXjDyJ2VZHGiVo0B2x2GNZmQwVviIz5KBbdA4MxP9nDyDprtsjCIYrKb8zOCbVHTQ8HUJHQ2x7TabNIWLtMmWLzS4pkg6oPUWUS9UZFMeBXV/s320/Schermata+2017-08-12+alle+21.46.19.png" width="320" /></a></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Giuro che questi saranno gli ultimi, così come recita il titolo.</span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Saranno le ultime due deviazioni dal genere in un anno in cui è mancata la forza per leggere, per vivere, per fare qualsiasi altra cosa che non fosse pensare ed arrovellarsi senza requie. </span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Questi tipi di libri mi hanno accompagnata nel turbinio dei pensieri degli ultimi 11 mesi e, ora che non c'è quasi più energia nemmeno per quello, ho deciso di fare una pausa dalla lettura... e di conseguenza dal blog.</span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Come sempre, anche nel caso di quest'ultima recensione, non sono capace di recensire davvero questi libri ma solo di farli parlare per me. </span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Partendo dai titoli, perché quelli di questi due sono davvero pazzeschi: </span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>"Se non ti vedo non esisti"</i> --- io ho delle espressioni mantra, che spesso mi vengono rinfacciate da chi mi sta attorno, forse perché li ammorbo ripetendole troppo spesso, forse per una certa attitudine da maestrina con cui le recito o le dispenso come consigli non richiesti... non le starò a citare ma mi addolora quando gli altri ne sono infastiditi e me le risbattono in faccia come stracci bagnati. Non capiscono che quelle frasi, come tutto nella vita, sono dette per se stessi. Tra questi mantra per tanto tempo, mesi, è rientrato anche il titolo di questo libro. Quanta verità può essere contenuta in 6 parole?</span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">"<i>Adesso</i>" --- adesso era un concetto molto particolare quando ho comprato questo libro dallo scaffale di un aeroporto. Era un <i>adesso</i> fatto prevalentemente di <i>ieri</i> e di tantissima paura del <i>domani</i>. Ma quell'adesso era un adesso giusto, confermato da altri segni, anche quelli -come i mantra - diventati ormai parte della nuova me. </span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ci ho messo tanto per leggere entrambi i libri, sono stati più volte abbandonati a loro stessi, lasciati impolverare nel cassetto del comodino. Ma di entrambi, ho conservato le immagini che ora proverò a trasporre qui. </span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Stavolta non voglio creare una storia nella storia, abbiamo già visto che l'esperimento è fallito perché ogni storia è diversa e di nessuna si può indovinare il prosieguo. </span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Stavolta, per l'ultima volta, vorrei creare un diario, un giornale per ripercorrere delle emozioni in ordine cronologico senza date e senza nomi, mischiando talmente tanto le parole da non riuscire più a ricondurle a un libro, all'altro, o forse a nessuno.</span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Salii le scale tutto d'un fiato, entrai e mi chiusi in bagno. Che aspetto ridicolo avevo. Tra le mura di casa, in mezzo ai miei oggetti mischiati a quelli di mio marito, in mezzo a quelli comprati insieme, avevo un aspetto orrendo. </i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Allo specchio vidi una donna triste e sola, senza nessun equilibrio, in caduta libera, che in lontananza non trovava alcun punto di arrivo.</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Avevo attraversato l'orizzonte degli eventi, oltrepassato il quale non si torna più indietro? Sì. Avevo scandito il mio presente, ormai passato, con delle scelte disoneste. Avevo scelto di essere scorretta, perché quell'amore che sentivo, quel trasporto da mancamenti, da giri di testa, brividi, vuoti allo stomaco, era una macchia indelebile sul mio candido vestito da sposa.</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Quell'amore era nato quando non doveva, dove non doveva. Fuori tempo. Fuori luogo. Il suo tempismo nell'arrivare nella mia vita era sbagliato, perché non c'era spazio per lui e per quella relazione. O forse sì, forse era riuscito a farsi spazio tra le mie stanze perché aveva trovato aperta la porta di servizio, la stessa dalla quale era uscito mio marito per lasciarmi riflettere, per poter riflettere per lui.</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Mio marito si era dimenticato di chiuderla a chiave, e adesso eccomi lì, a non saper allontanare quell'uomo che adesso bussava con insistenza.</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Ma no, certo non era colpa di mio marito se io non avevo la forza di rimanere ferma davanti ai miei doveri di moglie, di amica, di persona. Davanti al,lo specchio mi condannai, mi giudicai, mi rimproverai. E mi promisi che no, quell'uomo non l'avrei rivisto mai più.</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Ma era tutto nella mia testa. Nella realtà le cose rotolavano come in una valanga irrefrenabile che avrebbe fatto morti e feriti.</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>A lungo stetti in silenzio, negando persino a me stessa quanto buio sarebbe stato il luogo in cui mi stava portando la strada che stavo percorrendo.</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Ogni volta che mio marito tornava a casa, dopo i suoi viaggi di lavoro o i brevi soggiorni a Firenze, trovava una donna diversa. Perdevo parti di me, della ragazza che aveva sposato, per diventare sempre meno sua, sempre più estranea. Per non essere. Avrei voluto cambiare pelle, avrei tinto e tagliato i capelli, buttato i miei vecchi vestiti, pur di non riconoscermi allo specchio. Pur di non farmi riconoscere.</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Che dolore gigante gli stavo regalando, solo perché non riuscivo a reggere il peso della mia disonestà - e nemmeno quello della responsabilità, che avrebbe dovuto spingermi a raccontargli ogni cosa della mia nuova vita. Ma era davvero quella, la mia nuova vita? No, era solo un'altra vita , un'altra me, un'altra proposizione con altre subordinate. </i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Trasformai i miei sensi di colpa in rabbia, l'esaurirsi del mio amore per mio marito divenne una sua mancanza, vidi in mio marito il limite della mia felicità, la gabbia, la fine del mondo alla quale volevo sopravvivere, a tutti i costi.</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Cademmo in un vortice di non comunicazione e di incomprensione in cui a mio marito mancava il tassello fondamentale, il terzo incomodo che c'era tra di noi. Per questo ogni mio stato di ansia, di agitazione, di apatia, di insofferenza, tutte le cose più brutte del mondo che una donna può provare in casi di cecità emotiva, veniva interpretato da mio marito con la lettura più semplice possibile: "Lo capisco, hai bisogno dei tuoi spazi e di realizzarti appieno, anche con il lavoro". </i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>La sua disponibilità a capirmi, la sua umanità, la sua tolleranza, la grandissima sopportazione davanti ai miei atteggiamenti di chiusura mi fecero capire tre cose importanti:</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- mio marito era una persona speciale</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- io ero una stronza</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- non mancava amore tra me e lui. L'amore mancava solo a me.</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>A lungo non riuscii a immaginarmi senza l'uomo splendido che avevo sposato. Nonostante viversi fosse diventato difficile, nonostante tentassimo di stare il più lontano possibile, dividendoci ogni qualvolta ne avevamo la possibilità, l'idea di separarci mi faceva male quanto un taglio a carne viva in mezzo al petto.</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Eravamo onesti in quella bugia, avvinghiati l'uno all'altra in un desiderio d'amore puro, colpevoli per aver sognato la leggerezza della felicità, una leggerezza di cui prima di incontrarci non ricordavamo la sensazione... quella stessa leggerezza che si trasformava in un macigno legato alle caviglie ogni volta che tornavo a casa e non sapevo più volare.</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Totalmente scissa tra mio marito e l'altro uomo, mentre con un braccio mi aggrappavo al primo e con l'altro afferravo il secondo, sapevo che il risultato sarebbe stato uno strappo irreparabile che mi avrebbe ridotta in brandelli.</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Io ti dimentico, ti dimentico quanto è vero Dio. Ti dimentico perché so che non siamo stati reali nemmeno per un istante, ma eravamo frutto della mia fervida immaginazione, ti ho creato dentro di me nella forma che serviva a completare il puzzle delle mie mancanze. E non mi mancherai, non mi mancherà non capire nulla di te, non mi mancheranno le tue frasi vaghe, le tue stanze torbide, la tua vita felice dalla quale fuggi per cercare il brivido della novità, non mi mancherà vederti mangiare le polpette vegetariane, fumare l'erba ma sgridarmi perché fumo le sigarette, bere vino rosso sempre e non ubriacarti mai, che alla fine quella sbronza ero io, e non per l'alcol. Non mi mancherà il tuo sguardo spudorato e tutte le volte che, dopo avermi regalato una certezza chiudevi le frasi con "forse". Il nulla non può mancarmi, e quello che mi resta di noi è una somma di niente che come risultato ha sempre zero.</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Conoscevo la strada per la felicità, avrei saputo arrivarci a occhi chiusi, ma il problema vero era scegliere cosa potesse realmente farmi felice. Non lo sapevo più. Ebbi la sensazione che la mia amica mi stessa guardando dall'alto di un labirinto nel quale ero finita e mi stesse suggerendo la via d'uscita dicendomi semplicemente "È di là". Di là dove? Non sapevo decidermi, ecco la verità. Avrei dovuto rinunciare a qualcosa, e io nella rinuncia non vedevo mai la grande prova di forza di chi sceglie. Io nella rinuncia vedevo soltanto una gigantesca sconfitta.</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Quando l'universo non sa cosa desideri, l'universo non può aiutarti.</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Il dolore è un'esperienza eccezionale che ci costringe a faccia a faccia con la nostra identità più profonda? No, dottoressa, il dolore è una cosa normale. E ci serve per andare avanti.</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Problemi familiari, influenza, lutto: sulle giustificazioni per saltare un giorno di scuola, sui cartelli appesi alla saracinesche abbassate non appare mai scritto INNAMORAMENTO. Professore, mi si muove una pallina nella pancia. Professoressa, ho conosciuto Mario ho conosciuto Maria, e mi è sembrato il primo Mario, la prima Maria: ieri non ce l'ho fatta a studiare latino. Vogliate scusarmi, ma oggi la farmacia resta chiusa, oggi non apro il ristorante: è che ho conosciuto Maria. Voleva che l'accompagnassi al mare e poi a ballare, capite? E io proprio non potevo rispondere di no.</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>È così che dovrebbe funzionare, è così che dovremmo essere tutti educati, tutti autorizzati a fare fin da bambini: e non per andare dietro a ogni emozione che ci attraversa. Ma proprio perché, fermandone una, ci potremmo occupare solo di quella, la prenderemmo sul serio, come ci raccomandano di prendere prima la scuola, poi il lavoro, e impediremmo a tutte le altre emozioni di assalirci, di fare confusione, destinarci all'Arca senza Noè e a un'eterna tempesta. </i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Mamma, oggi non vado a nuoto perché rimango a letto a pensare a quel bambino che balbetta; papà, oggi non vado a scuola perché voglio disegnare quella bambina con la treccia seduta nel banco davanti al mio.</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>È così che dovremmo crescere, per essere un po' più addestrati a non perdere chi, nel tutto uguale, fa la differenza.</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Lascia scivolare la forchetta nel piatto. Non è un gesto aggressivo, ma per uno mite come lui significa qualcosa. Significa: perché? Perché è da un mese che, quando ti cerco il viso, tu lo abbassi o lo alzi, perché cadi in pensieri che non devono avere niente a che fare con noi, se ti ammalano lo sguardo sempre vivo che hai e ti fanno spingere la fronte con le dita, proprio come stai facendo adesso? Dove vai, quando cadi? Dove cadi?</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- Che c'è? - ripeté.</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- Non lo so che c'è, ma continuo a farmi delle domande sulla nostra storia.</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- E perché?</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- Le domande arrivano per conto loro, mica c'è un perché.</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- Mi sembra vada tutto talmente bene, tra di noi.</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- Certo, che va bene. Certo.</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- E allora?</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Lei apre gli occhi e scopre che quelli di lui, adesso, sono allarmati.</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Sembrano quelli di un bambino. O meglio, sembrano quelli che aveva lei quando stava con suo marito e lui non poteva trattenersi dal torturarla con i suoi dubbi, con i suoi ricatti, con il vagheggiamento della vita migliore che avrebbe potuto fare se non l'avesse mai incontrata. Si comporta così perché vuole sfidarti, essere innamorato di te lo fa sentire indifeso e ha bisogno di attaccare: le aveva spiegato la psicologa, a suo tempo. E lei si domanda se adesso, forse, non sia arrivato il suo turno di comportarsi come suo marito e di sfidare l'altro, perché essere innamorata di lui la fa sentire indifesa.</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- Perdonami. Lo so che in questo periodo sono insopportabile.</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- Non ti devi scusare di niente. Vorrei solo che mi rendessi partecipe. Sei proprio tu che, ogni giorno, mi insegni che a condividere qualcosa non la si perde, ma anzi la sia guadagna. Il vecchio me non ti avrebbe mai chiesto spiegazioni, tantomeno di un tuo turbamento.</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- Sì, ma io sono brava coi turbamenti degli altri. A condividere i miei faccio più fatica.</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- Non abbiamo fretta, ci aspettano due settimane solo per noi. </i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Le accarezza le mani e le braccia.</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- Il punto è che ho paura.</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Lui continua a guardarla con quegli occhi che lei conosce così bene. Non vuole farlo soffrire, pensa. Non voglio sfiancare il suo amore per me come mio marito ha sfiancato il mio per lui: e perché? Perché aveva paura, e così mi ha persa.</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- Ma non voglio perderti, ecco sì. Ho paura ma non voglio perderti.</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>I suoi occhi tornano alla loro tenerezza profonda.</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- E perché dovresti perdermi proprio ora che ci siamo trovati?</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- E perché tu sei tanto sicuro invece? Ti ricordi le ansie che ti erano prese dopo la prima volta che abbiamo fatto l'amore? Sei sparito per due mesi...</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- Quando ci ripenso lo trovo buffo, tu no? Ero convinto che una presentatrice televisiva non se ne facesse niente di un povero disgraziato come me, ti immaginavo preda di un'esistenza rutilante, mi sembrava inverosimile anche solo che tu ti ricordassi di aver trascorso un pomeriggio focoso con un preside che...</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- Non mi riferisco a cazzate come queste!</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- Aiutami a capire, perché davvero non capisco.</i></span><br />
<i><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- E certo, certo che non capisci - </span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nemmeno gli occhi di lui, che sono stati anche quelli di lei, hanno il potere di fermare quello che di nero e però chiarissimo le sta montando dentro </span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- Perché tu preferisci rimuovere le difficoltà. È una vita che vai avanti in questo modo.</span></i><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- Di sicuro in passato mi sono comportato così, è vero. Ma al momento, francamente, non vedo quali difficoltà possano esserci fra di noi. Forse, più che della mia ignavia, è della tua impossibilità di godere della pace che dovremmo parlare. Del bisogno che evidentemente hai di un nemico che in me non puoi trovare. E che dunque ti inventi.</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- Davvero? Davvero secondo te me la invento la fatica che faranno ad accettare la nostra relazione? E mi invento il fatto che mi sembra impossibile, impossibile, dare alla mia separazione il suo sviluppo naturale e passare al divorzio, perché significherebbe divorziare anche dalla mia parte bambina che non posso, e forse neanche voglio, nonostante a quasi quarant'anni sia penoso, abbandonare del tutto? Me la invento questa smania assassina di fuggire sempre, sempre, non importa di preciso dove, l'importante è che sia lontano, lontanissimo da chi mi è vicino? Mi invento anche il rischio che prima o poi la smania torni e si prenda tutto senza darmi in cambio niente, perché è fatta così? Mi invento l'apatia con cui reagiresti a tutto questo, perché sei fatto così, e preferisci chiudere subito con una persona piuttosto che aprire un confronto? Me li invento tutti i motivi per cui tu, io e di conseguenza noi siamo fragili, e forse stiamo solo correndo il rischio di infliggerci un nuovo dolore che stavolta sarebbe davvero irreparabile, perché quando ci siamo incontrati eravamo già due reduci?</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Lui aspetta che finisca, poi le dà un bacio lieve sulla guancia ed entra in casa. Lei rimane sul patio da sola, si accuccia sui gradini, si stringe le ginocchia al petto e comincia a piangere. Piano, perché non la senta nessuno. I grilli, le agavi, i pini, la notte, lui.</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">------------------------------------------------------</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- È strano no? Per certi versi lo spazio dell'intimità, dentro di noi, si restringe man mano che cresciamo: è sempre più difficile che ci si infili davvero qualcuno. Ma nello stesso tempo, man mano che cresciamo, forse dobbiamo abbandonare il sogno che quello spazio possa essere riempito da un'unica persona.</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- È così.</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- Quindi stare insieme a una persona, adesso, che cosa significa, se non significa più avere un solo posto da considerare casa?</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- Forse, significa proprio avere come presupposto la nostra complessità e quella dell'altra persona. E tentare di rispettarle.</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- Che confusione però, no?</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- Io negli ultimi mesi provo a ragionare in termini di ricchezza anziché di confusione. Abbiamo due vite ricche, di sbagli e di ferite, certo. Ma anche di legami che a quegli sbagli e quelle ferite sono sopravvissuti. Sarebbe artificioso e quindi inutile liberarci di quei legami. Lo sforzo è quello di tenere tutto insieme.</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- Però è uno sforzo: vedi che lo ammetti anche tu? Quelli che ce la fanno al primo giro, che invecchiamo con la sola persona che un giorno, sempre più lontano, gli ha mosso una pallina all'altezza della pancia, non devono fare nessuna fatica. Sono dei paraculi, perché hanno al fianco e dentro di loro, come fosse una bussola, un uomo, una donna: sempre quello, sempre quella. I figli che magari sono venuti. Un solo posto da considerare casa, appunto.</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- E lo sforzo di farsela bastare sempre e comunque l'esistenza con quella persona? Dove lo metti. Io, più che dei paraculi, quelli che ce la fanno al primo giro, se i compromessi che accettano non sono eccessivi, li considero da Premio Nobel per la Pace.</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- Paraculi o Premi Nobel che siano, pensa che avventura l'esistenza - in generale intendo - a farsela bastare.</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- Ci siamo provando anche noi...</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- Forse hai ragione, e infatti... perché ridi?</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- Perché negli ultimi mesi, da quando ti conosco, mi sono occupato di dinamiche e alchimie umane più che in tutti i miei 45 anni.</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- Figurati che io non mi sono mai occupata di altro.</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- E infatti cucini malissimo.</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><br /></i></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">------------------------------------------------------</span></div>
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<br /></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- Pensa a quanto deve essere impegnativo per un uomo venire a capo del tuo perverso mix tra bisogno d'indipendenza e bisogno di attenzione - la incalza il suo amico.</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- Amarsi è senz'altro un'impresa, ma continuare a incrociare persone senza che mai nessuna, dico nessuna, si incastri per davvero nella tua vita è una condanna, è un'allucinazione: te lo ricordi o no? - la sua amica sospira - Riconosci quanto è raro che, proprio mentre ti incastravi nella sua vita, anche lui si incastrava nella tua?</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- E dove la metti la pazienza di sopportare i tuoi estenuanti cambi di umore?</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- Per non parlare del vizio di usare la verità come una clava credendo che agli altri arrivi come un bacio in fronte?</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- E la tentazione che hai di psicanalizzare pure questa feta grigliata?</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- La tua perenne e irritante insoddisfazione?</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- E il tuo ex poi? È socialmente inaccettabile che tu non riesca a divorziare dal tuo ex marito e continui a mantenere con lui un rapporto tanto privilegiato...</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><br /></i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- Che vi è preso? Perché infierite tutti contro di me?</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><br /></i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- Non vogliamo infierire - dice la sua amica facendosi portavoce di tutti - è solo che lui sarà pure un uomo difficile. Ma proprio per questo se ne frega di quanto è socialmente inaccettabile e non ti richiamerà mai a nessun ordine prestabilito.</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- Magari invece avrei bisogno proprio di qualcuno diverso da me, qualcuno che mi richiamasse a quell'ordine che dentro, da sola, non riesco a fare e che...</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- Tu? Tu vorresti essere richiamata a un ordine prestabilito? Per poi fare cosa? Deludere inevitabilmente il disgraziato che te lo ha proposto e che non ti perdonerebbe mai di avere tradito le sue aspettative? Invece essere innamorato è già grasso che cola per lui! </i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- Non è affatto ovvia la comprensione che quest'uomo ti offre.</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- Non è ovvia neanche la comprensione che pretende.</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>- Ma altrimenti il divertimento dove sarebbe?</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>E ognuno si perde, per un istante, in un pensiero solo suo.</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">------------------------------------------------------</span></div>
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<br /></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b>The LR advice: </b>Questo più che un consiglio è un commiato. </span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ci ho pensato a lungo se fare o meno questa recensione e soprattutto se usare le citazioni, ma mi sembrava giusto farla lo stesso, per un'ultima volta. È evidente che di tutti i libri descritti tramite le loro stesse parole non si può fare a meno, ma se devo ringraziare uno dei due è certamente quello di Levante più che della Gamberale, che stavolta - a differenza di "<i><a href="http://lettureromantiche.blogspot.it/2017/02/per-dieci-minuti-di-chiara-gamberale.html" target="_blank">Per dieci minuti</a></i>" - si è un po' persa nella ripetitività della sua scrittura ampollosa.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">A parte quest'ultimo commento, però, come vedete questo giornale creato mescolando scampoli di libri non ha una fine, è un epilogo senza epilogo. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Forse perché, dopo 5 anni, 67 libri e 58 recensioni non ci può essere una fine definitiva, ma solo un arrivederci a idee più chiare, parole più libere e soprattutto nuove letture.</span></div>
Federicahttp://www.blogger.com/profile/07800916040598000625noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2046134232158988771.post-7011032588627739232017-02-27T16:18:00.003-08:002017-08-12T12:31:45.788-07:00"Per dieci minuti" di Chiara Gamberale<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaWRR49URwwzrZcH2uEVqWsF6oxZ9m77akgHxpeIzRQe7CRIRiccmeJaVcypwnvZzM5AhdtDDAKuSt92GD2lyrsf3IQkMmGMumsdrOeMUkAxH9Nz0fIaqEhEPE7gitSZj8rNUCrOK64pKO/s1600/9788807030710_quarta.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaWRR49URwwzrZcH2uEVqWsF6oxZ9m77akgHxpeIzRQe7CRIRiccmeJaVcypwnvZzM5AhdtDDAKuSt92GD2lyrsf3IQkMmGMumsdrOeMUkAxH9Nz0fIaqEhEPE7gitSZj8rNUCrOK64pKO/s320/9788807030710_quarta.jpg" width="207" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">È successo di nuovo, ecco un altro libro talmente bello e significativo da non poter essere recensito. Lo scopo di questo blog si sta vanificando... anzi no! (Nella giornata post Oscar non potevo esimermi dal fare questa battutina ehehehe). "Anzi no" è proprio vero, perché mi piace questa piega che io e il blog stiamo naturalmente prendendo, che vede le citazioni dei libri come uno strumento indispensabile per recensirli.</span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">D'altra parte è figlia di due situazioni contingenti: la prima è che si stanno moltiplicando i libri leggeri ma significativi sui miei scaffali, libri di cui solo adesso inizio a fidarmi. Non per denigrare quelli che ho sempre amato e che anzi continuano a ricoprire la parte più grande dei miei interessi, ma più per far capire che in questi libri ultimamente sto trovando le rassicurazioni, il balsamo di cui una certa piega intimistica contingente mi rende bisognosa.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La seconda è che questi libri si prestano a meravigliose letture cellulare alla mano, quell'attività di second screen che ormai facciamo davanti alla TV (dico sempre che guardare #EPCC senza twittare è un delitto) e che in questo caso si riesce a fare anche in versione analogica. È assolutamente im-pos-si-bi-le non fare foto a più o meno una pagina ogni due, il libro è talmente pregno di frasi che sono macigni nell'animo - anche macigni positivi non fraintendete - capaci di tracciare solchi così intensi che non si possono non immortalare.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">E quindi, forte di queste due consapevolezze, per recensire questo libro in realtà ho deciso di fare un gioco, un esperimento letterario: provare a riscrivere il libro stesso congiungendo tutte le citazioni che mi hanno toccata di più. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Una storia nella storia, creata dalla concatenazione dei passaggi migliori, senza soluzione di continuità.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Si capirà la trama? Ne verrà fuori qualcosa di completamente inedito? </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Scopriamolo insieme!</span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Mio padre, mia madre, mio fratello e gli amici, che mentre tutto mi franava attorno e dentro restavano fermi al loro posto, nei primi tempi si erano dati il turno per dormire con me, mi avevano trascinata al cinema, al parco, al karaoke, allo stadio, in vacanza, non si sottraevano alle telefonate inutilmente lunghe senza "tu" (come stai? cosa pensi? che fai? ti permetti forse di esistere, nel frattempo?) e piene solo di "io" (non esisto più, sto male, voglio morire, e ora che faccio?) con cui li torturavo. </i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Però giustamente, chiuso il telefono, avevano la loro vita a cui tornare.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><br /></i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>L'unica a non avercela più, una vita, ero io.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Al suo posto una massa informe, sfilacciata, ferita, che come unico perno su cui girare aveva lo smarrimento.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><br /></i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Passato il momento del dolore insopportabile, poi, non c'era più neanche quello a farmi un po' di compagnia. </i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Andavo a letto e l'unico pensiero prima di addormentarmi era la speranza di non risvegliarmi. Tanto il grande amore che dovevo avere l'avevo avuto, i romanzi migliori che dovevo scrivere li avevo scritti, di certo non ne avrei scritti altri in cui mi sarei potuta così profondamente esprimere, perché non avrei vissuto nient'altro che mi avrebbe potuto così profondamente toccare.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><br /></i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Siamo cresciuti insieme: così pensavano tutti, così pensavamo noi. </i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Ma la verità è che non si cresce insieme perché capita o per magia. Bisogna stare, anzi, molto attenti. E se uno dei due cresce anche solo di mezza consapevolezza più in fretta dell'altro, ma l'altro anziché rincorrerlo ci rimane male e corre da un'altra parte, corre a New York, è un disastro ritrovarsi.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><br /></i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Chissà perché certi abbandoni sono così netti e certe riconquiste così vaghe.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><br /></i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Io cercavo animali strani, saline, foreste pluviali, deserti: e lo prendevo per mano.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Lui cercava musei, cattedrali, capolavori: e mi prendeva per mano. </i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Se la nostra, come ogni giorno minaccia di fare, si rivelerà una fine e non solo una crisi, chi lo porterà per i boschi? Chi mi porterà per i musei? Chi si occuperà di tutte quelle parti di noi che diciotto anni fa è stato l'altro a inventare, che per diciotto anni è stato l'altro a tenere in vita?</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Me lo domando tutti i giorni.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><br /></i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>E improvvisamente capisco, so.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Che non sono i viaggi per il mondo, non sono i deserti immensi, le cattedrali, gli eserciti di terracotta, i panda, i canyon con Mio Marito che mi mancano: no. Non sono "i fatti salienti, le contraddizioni, le opere d'arte". Ma è quella cosa lì che mi manca.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>La nostra vita sempre uguale. </i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Bellissima.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Implacabile.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><br /></i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>"Sto provando a farlo, sa, il gioco dei dieci minuti"</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>"E?" La T. non sembra turbata dal mio aver preso così sul serio quella che magari voleva essere solo una provocazione.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>"E boh, appunto. Fondamentalmente, rispetto agli ultimi mesi, mi ritrovo con molto meno tempo per me stessa".</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>"In che senso?"</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>"Trovare una cosa nuova al giorno da fare non è facile. E mentre mi sforzo, va da sé: ho meno tempo per realizzare davvero come sto, tanto che a tratti sento come una piccola vertigine."</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>"È un bene?"</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>"Non saprei. A volte, l'impotenza di fronte a tutto quello che mi è successo mi manca. Mi manca svenirci dentro, all'impotenza. Il contatto con la mia parte più autentica a cui mi porta quello svenimento. "</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>"Non è detto che si debba svenire di dolore, per entrare in contatto con se stessi. O comunque non è detto che, una volta svenuti, non ci si possa risvegliare."</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><br /></i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Io, al solito, mi sveglio comunque troppo presto, addosso l'impossibilità di alzarmi, aprire le tende e cominciare un'altra giornata, l'ennesima con cui faccio a braccio di ferro da quasi un anno.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><br /></i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Squilla il cellulare.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>È lui. È da tanto che non ci sentiamo. Due giorni e mezzo, per essere precisi. Tantissimo che non ci vediamo: tredici giorni. Tanto, tantissimo tempo per chi aveva deciso di passare insieme tutto quanto, quello che c'era. Il tempo. Per chi, insieme, tutto quanto lo passava.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><br /></i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Gli lascio la mano.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Dice non ha senso lasciarmi la mano, se me l'hai presa. </i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Gliela riprendo.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Lui la sfila subito via.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Dice tremenda, l'intimità. Tremenda, no?</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Ripete: no?</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Dice evidentemente io ho dei problemi, con questa cosa tremenda, ma non è che sotto sotto ce li abbiamo tutti? </i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Dice perché secondo me sì, secondo me quei problemi ce li abbiamo tutti.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Allora, se provassimo a risolvere i nostri rinunciandoci, all'intimità?</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><br /></i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Cosa?</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Cosa è successo?</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>È successo che Mio Marito ha perso, dentro di sé, la strada di casa : e avrebbe bisogno di qualcuno che, come Pollicino, lasciasse un sassolino dopo l'altro, per indicargliela. Avrebbe bisogno di me. Però, dopo lo shock dell'abbandono, anch'io, dentro di me, ho perso quella strada. Anch'io avrei bisogno di Pollicino. Avrei bisogno di lui.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><br /></i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Vorrei prenderla in braccio, farla addormentare, addormentarmi con lei.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Vorrei assicurarle che non c'è verso: dentro momenti come questo bisogna cadere con le braccia, le gambe, il cuore, i polmoni. Tutto.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Bisogna andare in fondo, bisogna marcire.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Vorrei prometterle che non lo sa: ma arriverà il giorno in cui scoprirà di essere sopravvissuta. </i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>E vorrei anticiparle che non sarà una bella scoperta.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><br /></i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>"La paura. La paura del margine di movimenti che ci rimane quando troviamo la felicità. A quel punto c'è solo da stare bene, no? e lui magari non è capace."</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>"Si spieghi meglio."</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>"Insomma: è stato proprio lui che mi ha aiutata a prendere fiducia in me stessa, che, più o meno consapevolmente, ha comunque domato le mie insicurezza, mi ha spinta a mandare a un editore il mio primo romanzo... E adesso non sopporterebbe la persona che , proprio grazie a lui, sono diventata? È un paradosso."</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>"Non è successo lo stesso, a lei, Chiara?"</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>"Io lo amo."</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>"Si domandi però se anche lei non ha fatto di tutto perché suo marito diventasse una persona che, da un certo punto in poi, ha cominciato a rifiutare. Un adulto, in definitiva. Amato, certo. Amatissimo. Ma che, in quanto adulto, le è sfuggito di mano. Fuori da Egoland è complicato riconoscere chi abitava nel nostro palazzo di un colore solo."</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>"Vero. Ma adesso vorrei che quei due adulti, in nome del loro Primario, come lo chiama lei, facessero amicizia. E che, crescendo o non crescendo, comunque invecchiassero insieme."</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>"Purtroppo e per fortuna, però, bisogna essere in due a voler essere in due, Chiara."</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Evidentemente i posti, proprio come le persone, si accendono e rivelano di essere al mondo non solo perché c'è spazio, ma perché hanno un senso, solo quando siamo disponibili a capirlo. Quando abbiamo bisogno di loro. </i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><br /></i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Mi incammino di nuovo verso casa.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Penso alle cene che Mio Marito improvvisava. Alle verdure grigliate di mia madre. A tutte le cose che gli altri fanno al posto nostro, per noi: dobbiamo essergliene grati? Ma certo. Anche se quelle stesse persone, mentre ci sollevano da un'incombenza, ci tolgono la possibilità di un'esperienza.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Colpa loro? A volte. Colpa nostra? Sempre.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><br /></i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Scegli: o dentro o fuori. Ma se stai sulla porta mi blocchi il traffico. </i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><br /></i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>È davvero perverso l'amore. </i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Quando c'è, parli con una sola persona di tutte le altre.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Quando entra in crisi, parli con tutte le altre di una sola persona. </i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>L'unica con cui, a parlare, non riesci più.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>E giorno dopo giorno ecco che non è più davvero una persona, quella persona: a forza di parlare di lei anziché viverla, diventa un puntino. Un ologramma. </i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Qualcosa di indistinto, di ingannevole, di fatuo.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><br /></i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>"Bisogna pur viverla, la vita," ha detto ieri. "Bisogna prendersi tutto quello che viene di buono, no? E se io non riesco ad amare un solo uomo per volta , che devo fare?, ammazzarmi?" </i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Non ho idea di che cosa significhi.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><br /></i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Penso a come un distacco non segni per forza la fine di un'esperienza.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Anzi: può darle il permesso di durare per sempre.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>E penso a quello che ho vissuto, a quello che vivrò, a quello che sto vivendo adesso. </i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Perché nelle infinite semplificazioni con cui crediamo di metterci in salvo e dentro cui invece ci perdiamo, c'è una cosa, una soltanto, che non può venirci dietro, che non possiamo ingannare.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Questa cosa è il tempo.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Che è qualcosa di pochissimo, se siamo felici. </i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Che è qualcosa di tantissimo, se siamo disperati. </i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Comunque sta lì.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Con una lunga, estenuante, miracolosa serie di dieci minuti a disposizione.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Abbiamo l'occasione di farci quello che ci pare, con la maggior parte di quei dieci minuti. </i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Ma ci sono momenti in cui non riusciamo proprio a coglierla, l'occasione.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Ci sono momenti in cui, anzi, ci pare una disdetta.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><br /></i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Per quanto riguarda me, ogni tanto sono molto serena, ogni tanto molto triste.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Non ho ancora un nuovo amore, purtroppo.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>Ma ripenso spesso all'esperimento di un anno fa.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>E allora mi dico che, se nel mondo ci sono persone che suonano il violino, cambiano pannolini, girano video porno amatoriali, insegnano hip-hop, seminano e leggono Harry Potter, fra sette miliari ce ne sarà almeno una che stava aspettando proprio me, nei dieci minuti in cui io la incontrerò.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><br /></i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><br /></i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b>The LR Advice:</b> un esperimento che sembrava filare liscio fino a metà, in modo quasi mistico, e poi è diventato confuso e frammentato e anche io ne ho perso le redini. Si può davvero scrivere una storia nella storia o è pura illusione? E se ci si potesse semplicemente riconoscere in una storia, intera o nei suoi pezzi? </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">E se fosse semplicemente questo il segreto più grande di libri imperdibili come questo?</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<br />Federicahttp://www.blogger.com/profile/07800916040598000625noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2046134232158988771.post-40733773634822936752017-01-29T10:56:00.000-08:002017-01-29T10:56:18.277-08:00Storia di 3 libri: Montedidio, Atti osceni in luogo privato, Wild<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLIvgjnKnXLYKwPlYWLR1oeX1H3rzxeXQnxxY08VZ4eYFx5Q-ERT-d20wSLusGqDG-6yJgs6NzxNFSTT5JvexJVkiL2L929Xl5cvcqcqBpn6XXHkmMWzydnpjSE1dyczuz-ZDRVkRWSEIZ/s1600/Schermata+2017-01-29+alle+18.56.01.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="202" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLIvgjnKnXLYKwPlYWLR1oeX1H3rzxeXQnxxY08VZ4eYFx5Q-ERT-d20wSLusGqDG-6yJgs6NzxNFSTT5JvexJVkiL2L929Xl5cvcqcqBpn6XXHkmMWzydnpjSE1dyczuz-ZDRVkRWSEIZ/s400/Schermata+2017-01-29+alle+18.56.01.png" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">3 libri che mi hanno accompagnata giù, sempre più giù, nel corso di questo lunghissimo autunno e condotta passo dopo passo in un inverno cristallizzato dal freddo ma non per questo immobile.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">3 libri prestati o regalati da 3 persone: c'è chi ha voluto farmi conoscere qualcosa di nuovo, chi ha voluto farmi provare qualcosa di diverso e chi ha voluto farmi trovare me stessa.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Questa non sarà una recensione, questi libri sono troppo diversi dall'intimità di questo luogo, troppo potenti per trovare veramente il modo per essere accolti qui, ma un cammino attraverso le citazioni dei passi che mi hanno toccata, tormentata e aperto gli occhi di più, raccolti attraverso l'urgenza di foto scattate col telefono a letto, su un aereo, ovunque. Sola.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b><i><br /></i></b></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b><i>"Montedidio" di Erri De Luca</i></b></span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b><i><br /></i></b></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Parlo con Rafaniello, oggi abbiamo tempo, non vi viene la mancanza del paese vostro, chiedo. Il suo paese non c'è più, non ci sono rimasti i vivi e neppure i morti, li hanno fatti sparire tutt'insieme: "Non sento la mancanza, dice, sento la presenza. Nei pensieri o quando canto, quando aggiusto una scarpa, sento la presenza del mio paese. Mi viene a trovare spesso, ora che non ha più un posto suo. Dentro la chiamata dell'acquaiuolo che sale col carretto sopra Montedidio, a vendere l'acqua zurfegna, solforosa nelle terrecotte, pure dalla sua voce mi arriva qualche sillaba del paese mio". Se ne sta zitto per un poco coi chiodini in bocca e la testa china sopra a una suola. Vede che sono rimasto vicino e continua: "Quando ti viene una nostalgia, non è mancanza, è presenza, è una visita arrivano persone, paesei, da lontano e ti tengono un poco di compagnia". Allora don Rafanié, le volte che mi viene il pensiero di una mancanza la devo chiamare presenza?" "Giusto, così a ogni mancanza dai il benvenuto, le fai un'accoglienza". Così quando sarete volato io non devo sentire la mancanza vostra? "No, dice, quando ti viene di pensare a me io sono presente". Scrivo sul rotolo le parole di Rafaniello che hanno rivoltato la mancanza sottosopra e ora sta meglio così. Lui fa coi pensieri come con le scarpe, le mette capovolte sul bancariello e le aggiusta.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b><i><br /></i></b></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b><i><br /></i></b></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b><i>"Atti osceni in luogo privato" di Marco Missiroli</i></b></span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Affidai il mio approdo karmico ai piedi. Mi misi in cammino anche la sera prima di iniziare allo studio legale. Mi mossi tra le vie nascoste del mio quartiere fino al parco Ravizza, un quadrato di erba spelacchiata strozzato dal cemento. Mi sedetti su una panchina, c'era un vecchio con un alano pigro, indossai il walkman e mi rialzai, feci il giro del parco undi</span><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">ci volte. Avevo il problema del sovraccarico. La vigilia della partenza, Marie mi aveva fatto leggere un articolo sulle brusche interruzioni: un cervello abituato a produrre endorfine e dopamina con regolarità si sarebbe trovato nei guai se da un giorno all'altro avesse invertito questa tendenza. Stare insieme a Lunette equivaleva a un organismo tempestato di sostanze del benessere, il suo abbandono improvviso aveva portato una carenza chimica e un ristagno energetico. L'unico modo era trovare una fuoriuscita: lo sport (illusione da sempre), l'aggressività (irresolutezza da sempre), il cibo, le droghe, il sonno e il sesso. Dormivo cinque ore a notte, mangiavo una miseria, detestavo perdere il controllo, mancavo di erezioni: rimanevano le lacrime e il <i>conatus sese conservandi</i> spinoziano su cui il professor Balois mi aveva interrogato nell'ultimo esame sostenuto alla Sorbona. L'istinto di conservazione, quel miserabile barlume che sradica il destino quando lo crediamo irreversibile. Si palesa quatto, infimo, decisivo.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">--------</span><br />
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Dovette perderla Mario per averla io. Dal mio ritorno parigino mi ostinai a proteggere la nostra amicizia con l'aiuto di Giorgio, che mi seguì in questa liturgia del rispetto. Zigzagava tra i tavoli dell'osteria e ripeteva la formula della resistenza che gli avevo fatto leggere in una lettera di Antoine: Y = (C x SC) + D, ovvero: la resistenza alla tentazione (Y) era il risultato della costanza (C) moltiplicata per un ipotetico senso di colpa (SC) più una serie di distrazioni (D) che andavano dosate al momento giusto.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><b><i><br /></i></b></span>
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><b><i>"Wild" di Cheryl Strayed</i></b></span><br />
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">When i woke the next morning in my room at White's Motel, I showered and stood naked in front of the mirror, watch myself solemnly brush my teeth. I tried to feel something like excitement but came up only with a morose unease. Every now and then I could see myself - truly see myself - and a sentence would come to me, thundering like a god into my head, and as I saw myself then in front of that tarnished mirror what came was <i>the woman with the hole in the heart</i>. That was me. That was why I'd longed for a companion the night before. That was why I was here, naked in a motel, with this preposterous idea of hiking alone for three months on the PCT. I set my toothbrush down, then leaned into the mirror and stared into my own eyes. I could feel myself disintegrating inside myself like a past-bloom flower in the wind. Every time I moved a muscle, another petal of me blew away. <i>Please</i>, I thought. <i>Please</i>.</span><br />
<br />
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">--------</span><br />
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">"I want to walk a bit farther, if you don't mind," I said, leaving my sandals near the blanket. It felt good to be alone, the wind in my hair, the sand soothing my feet. As I walked, I collected pretty rocks that I wouldn't be able to take with me. When I'd gone so far that I couldn't make out Jonathan in the distance, I bent and wrote Paul's name in the sand.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">I'd done that so many times before, I'd done it for years - every time I visited a beach after I fell in love with Paul when I was nineteen, whether we were together or not. But as I wrote his name now, I knew I was doing it for the last time. I didn't want to hurt for him anymore, to wonder whether in leaving him I'd made e mistake, to torment myself with all the ways I'd wronged him. What if I forgave myself? I thought. What if I forgave myself even though I'd done something I shouldn't have? What if I was a liar and a cheat and there was no excuse for what I'd done other than because it was what I wanted and needed to do? What if I was sorry, but if I could go back in time I wouldn't do anything differently than I had done? What if I actually wanted to fuck every one of those men? What if heroin taught me something? What if <i>yes</i> was the right answer instead of <i>no</i>? What if what made me do all those things everyone thought I shouldn't have done was what also had got me here? What if I was never redeemed? What if I already was?</span><br />
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">--------</span><br />
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">I looked north, in its direction - the very thought of that bridge a beacon to me. I looked south, to where I'd been, to the wold land that had schooled and scorched me, and considered my options. There was only one, I knew. There was always only one.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">To keep walking.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><b><br /></b></span>
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><b>The LR advice:</b> questi libri non si consigliano, fanno parte di un percorso, bisogna solo capire se è il vostro. Questi libri non si recensionano, li sminuirebbe, in particolare l'ultimo che per me è stato un ritorno a casa. No, di questi libri non si parla, si lascia all'intimità la comprensione delle citazioni. Per questi libri si ringrazia, e basta.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><br /></span>Federicahttp://www.blogger.com/profile/07800916040598000625noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2046134232158988771.post-6062554592585462172016-11-12T12:56:00.001-08:002016-11-12T12:56:24.859-08:00"Brava a letto" di Jennifer Weiner<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicaURiyjmGqAL21C5X_n1N6D6kko0HjyCkxRKr4vKTkHB6jcIL_az_JUp-Qthdc2oEK8BYkqchDGJzlgqBVhLMroMUZCYCnjsvXSiNds-cBEqT9EXkBNMHR4WmUOYQGMEckuulqLsihbBp/s1600/6836-678-0_746410d637675557ecb61261e29c50f8.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicaURiyjmGqAL21C5X_n1N6D6kko0HjyCkxRKr4vKTkHB6jcIL_az_JUp-Qthdc2oEK8BYkqchDGJzlgqBVhLMroMUZCYCnjsvXSiNds-cBEqT9EXkBNMHR4WmUOYQGMEckuulqLsihbBp/s320/6836-678-0_746410d637675557ecb61261e29c50f8.jpg" width="205" /></a></div>
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Trovata su un vecchio scaffale, non mio, ma di una amica.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nell'era in cui tutto è instant questo libro è datato ma soprattutto - come ho già detto nella mia pre-recensione vocale in ufficio - sconclusionato.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La mia amica non me ne voglia, ma davvero era impossibile vivere insieme a Cannie tutte queste avventure così inverosimili.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il libro parte leggero, fin troppo, come una commedia romantica qualsiasi con una coppia in crisi e un atto altamente scenografico a rompere i giochi.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Poi diventa eccessivo e strampalato, ma come fare a spiegarlo senza fare una premessa?</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dunque, partiamo dall'assunto che Cannie sia una ragazza robusta, che non si piace, non è self confident e non si accetta. Nonostante questo è dotata di grande humour, che usa per attirare l'attenzione più che per schermarsi dal mondo e già questo è il primo segno distonico per una persona che si presuppone voglia scomparire dai radar altrui; in secondo luogo ha fatto numerose esperienze di letto, altrettanto strano per una donna che ha difficoltà persino a guardarsi allo specchio; e infine riesce in serie a diventare amica di una super star facendoci massaggiare nuda in SPA di fianco a lei e a sedurre un divo del cinema.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Un po' atipico come percorso per una donna che si rifiuta, no? Il titolo del libro prende le mosse da un articolo scritto dal suo ex ("Amare una donna abbondante") sulla rubrica "Brava a letto", in cui dispensa alle donne consigli maschili per fare centro col proprio uomo. In realtà l'articolo, per quanto poco lusinghiero nel titolo, è dolcissimo: l'ex fidanzato parla della protagonista in modo così intimo e toccante, dimostrando di averla conosciuta e capita fino in fondo, era lei che si rifiutava per il proprio aspetto, non lui.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quindi dopo un incipit del genere (perché chi non ha mai sognato un uomo che ti capisca davvero?) la protagonista non può che rendersi odiosa e irriconoscente agli occhi dei lettori. E tutto il suo percorso di lì in poi diventa meno empatico e partecipato, anche quando rimane incinta e lui non ne vuole sapere del bambino, o quando la nuova fiamma dell'ex fidanzato la spintona facendole sbattere la pancia, ricorrere a un cesareo di urgenza e quasi perdere la figlia.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Niente, non si riesce a simpatizzare per questa ragazza... grassa? Abbondante? Chissà, non fa più differenza perché ormai quello che poteva essere un bel tema per il libro [come accettarsi anche quando non si rientra nei canoni] è stato spazzato via dalla sua irriconoscenza e dalla sua superbia.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">C'è solo un momento in cui Cannie torna "umana", ed è quando si vuole perdere. </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Più o meno coscientemente Cannie cammina: non sa dove va, si dimentica di come vestirsi, di lavarsi, di parlare con le persone, di dormire e, alla fine, anche di mangiare.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Invidio queste storie di persone capaci di perdersi camminando, nella solitudine dei propri pensieri, alla ricerca di un percorso che non sanno quale sia, lontano dalle convenzioni e dai consigli altrui. </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il cammino di Cannie per ritrovare se stessa mi ha colpita immensamente e mi ha dato la spinta finale per iniziare un altro libro, "<i>Wild</i>" di Cheryl Strayed, che leggo lentamente e con fatica in inglese, arrancando anche io passo dopo passo insieme a quelli della protagonista, e che porto in giro come un feticcio nella borsa per mille e un motivo.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Alla fine la storia di Cannie è, come quelle di tutte le donne che camminano, una storia di redenzione, di perdono e di ricerca. Di cosa? Di se stesse.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b>The LR advice:</b> ci sono libri capaci di aprire la mente con ogni singola parola, e poi ci sono le singole parole affogate in centinaia di pagine di un libro che ti aprono la mente. Penso che questo sia il secondo caso. L'invito quindi non è tanto a leggere questo libro, quanto a trovare la propria singola parola capace di creare un'epifania ed aprire la mente a nuovi orizzonti, ampi, selvaggi, lontani.</span>Federicahttp://www.blogger.com/profile/07800916040598000625noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2046134232158988771.post-15434458984404820492016-09-18T01:40:00.002-07:002016-11-20T11:05:28.479-08:00"Quell'estate da Tiffany" di Karen Swan<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqj9L-TDrh-so_l5wWmAVIWYf1k4w-kIo9wOx2an3vnJE-BqhLiZZma0HnjkKVGdVRCMEBacTBqMVUrMmVe6x9w6YEas_8zR_hGypxpnY_fTk_YIHe6HMLw2d3M_zUoS-sfvGmNj6WFd2r/s1600/image_book.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqj9L-TDrh-so_l5wWmAVIWYf1k4w-kIo9wOx2an3vnJE-BqhLiZZma0HnjkKVGdVRCMEBacTBqMVUrMmVe6x9w6YEas_8zR_hGypxpnY_fTk_YIHe6HMLw2d3M_zUoS-sfvGmNj6WFd2r/s320/image_book.jpg" width="204" /></a></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">E dopo un libro impegnato come <a href="http://lettureromantiche.blogspot.it/2016/07/lipstick-jungle-di-candace-bushnell.html" target="_blank">Lipstick Jungle</a> eccomi ricadere in un classicone, facile facile, il mio personale ritorno a Oz - inteso come la <i>Tiffany saga</i>.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">D'altra parte i sequel sono il mio pane perciò mi sono butta a capofitto nel capitolo 2 di "<a href="http://lettureromantiche.blogspot.it/2013/02/the-tiffany-saga2-un-diamante-da.html" target="_blank">Un diamante da Tiffany</a>" che - nota per coloro che non se lo ricordassero - tra tutti i "Tiffany" è quello con Cassie che passa 1 anno in giro tra NY, Parigi e Londra per ritrovare se stessa, aiutata dalle amiche Kelly, Anouk e Suzy, e alla fine oltre a ritrovarsi trova anche l'amore con Henry.</span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">E quindi eccoci qui, un anno dopo: Cassie ed Henry stanno insieme, vivono a Londra e lui insiste per sposarsi. Lei nicchia, nel senso che è arrivata a 30 anni dopo 10 anni di matrimonio infelice, sta imparando solo adesso a scoprirsi, a farsi conoscere e farsi valere, a capire quello che le piace fare e, per quanto sia innamorata di Henry, non ha nessunissima voglia di nuovi legami, non crede nella coppia e vuole andarci coi piedi di piombo.</span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Comprensibile, no? </span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Comprensibile il suo oscillare nell'indecisione così come il suo cadere nelle trappole dell'ex che cerca di conquistarla facendole riprovare l'ebrezza dei mesi di "stupidera" a NY. Comprensibile il suo atteggiamento volubile, comprensibili le sue paure, comprensibile anche il suo capitolare alla fine acconsentendo di sposare Henry pur di non perderlo. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">E' talmente tanto vero questo personaggio che il libro </span><span style="font-family: georgia, "times new roman", serif;">sembra </span><span style="font-family: georgia, "times new roman", serif;">un saggio di psicologia invece che uno dei miei romanzi facili, veloci e deliziosamente superficiali.</span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il gusto realistico dato da questo personaggio fa dimenticare (o perlomeno guardare con indulgenza) anche il corollario della trama, che peggio di così non poteva essere.</span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il fatto che il libro sia ambientato a Londra porta Suzy ad avere un ruolo da co-protagonista, e lei era decisamente la meno interessante delle 3 amiche: bacchettona, vecchia dentro (tanto che non me la immaginavo come coetanea di Cassie), provincialotta... ridateci Kelly e Anouk!!!! Niente brio, niente scintillio, niente grinta New Yorkese in questo libro; e altrettanto niente misteri, niente seduzione, niente charme Parigino. Che peccato.</span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">E anche Henry, poverino, da amante appassionato e abile orchestratore di sorprese per Cassie, diventa un cucciolo smarrito bisognoso di affetto e sicurezze. </span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">In questo libro sembra che i protagonisti smettano di "fare l'amore" e inizino a "farsi le coccole" che per carità, è una cosa stupenda e dolcissima, ma è proprio questo il destino delle coppie? Non c'è proprio speranza di poter alimentare la passione ogni giorno? Di continuare a cercarsi e volersi, senza cadere l'uno preda della propria voglia di avventura oltremare, l'altra preda degli occhi azzurri di un altro uomo?</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Come sempre mi accorgo che dietro a questi libri ci sono tanti significati, basta fermarsi a ragionarci un po'. D'altra parte se un libro parla di sentimenti non potrà mai essere piatto, e per quanto si concluda spesso nella "favola", avrà sempre attinto alla vita reale che certamente una favola non è.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b>The LR advice:</b> sicuramente merita la lettura, naturalmente concentrandosi sul personaggio di Cassie e perdonando le altre scivolate. Non penso faranno un terzo capitolo, effettivamente la storia si esaurisce qui, quindi potrebbe essere la vostra ultima occasione per salutare queste divertentissime protagoniste che ci hanno tenuto compagnia con uno dei migliori libri della <i>Tiffany Saga</i>. (Ah, per inciso, ovviamente Tiffany in questo libro non c'entra una mazza... ma già lo sapevate!!)</span></div>
Federicahttp://www.blogger.com/profile/07800916040598000625noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2046134232158988771.post-26315787485455801522016-07-06T15:32:00.001-07:002016-07-06T15:34:08.051-07:00"Lipstick jungle" di Candace Bushnell<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0iYmY86uKljS69yNA8QdcWiQ7GZYJhEYG7BKmNFyzTDAb092jNasdXi9L5dwaoH2_F4dyKeJM2iInMlaV5A6fIi8moJluFuL_iFxpKH2ZkLWNWxqcjdJjZG0A4xDpIP9UkjHO6XOW3B7Z/s1600/lipstick-jungle.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0iYmY86uKljS69yNA8QdcWiQ7GZYJhEYG7BKmNFyzTDAb092jNasdXi9L5dwaoH2_F4dyKeJM2iInMlaV5A6fIi8moJluFuL_iFxpKH2ZkLWNWxqcjdJjZG0A4xDpIP9UkjHO6XOW3B7Z/s1600/lipstick-jungle.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">È successo qualche tempo fa, precisamente dopo "<a href="http://lettureromantiche.blogspot.it/2016/01/golden-girl-di-candace-bushnell.html" target="_blank">Golden girl</a>", che ho deciso di leggere altri libri di Candace che - tanto per citare me stessa - è "<i>la geniale creatrice di Sex and The City</i>".</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">È successo perché volevo vedere se qualcosa al di fuori del mondo delle "Ragazze" funzionava davvero. Per verificarlo sono andata a mettere le mani nel passato remoto: signore e signori, benvenuti negli anni '90!... </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Anni '90??? Ah, non sono gli anni '90? Ops... beh... signore e signori, benvenuti nel 2005!!!</span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il 2005... cosa succedeva nel 2005? Nel 2005 facevo la maturità, partivo per la mia prima vacanza da sola, fumavo per la prima (e quasi ultima) volta. Ma quanto sembra lontano quel passato? Talmente lontano che nel libro sembra di essere ancora più indietro, in un mondo senza email, senza smartphone, senza Whatsapp.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quante cose diverse ci saranno state...</span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Volete la verità?</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Neanche poi così tante.</span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La cosa che più di tutte è rimasta uguale a se stessa è la storia di emancipazione e di ricerca di uguaglianza che hanno fatto, stanno tuttora facendo e continueranno a fare le donne.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quale tema più attuale oggi come oggi della GENDER EQUALITY?</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Sono appena tornata da un luogo affascinante in cui convergono tutte le tendenze sociali che sfociano nella comunicazione. È un luogo un po' magico, in cui alcuni temi sembrano frutto di preveggenza perché immancabilmente quello che viene detto lì poi tutto d'un tratto, <i>puff</i>, si avvera.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quest'anno si è parlato tanto di uguaglianza di generi, un tema che alle donne stesse spesso dà fastidio trattare, perché ci fa sentire un po' come dei panda che vanno protetti dall'estinzione. Ma se avrete la pazienza di ascoltarmi, evocherò solo alcuni di questi e scoprirete che, se vi fermerete un attimo a pensarci, almeno uno tocca anche voi.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i><br /></i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Lavorare tanto quanto un uomo e sapere di guadagnare di meno, valere tanto quanto un uomo ma non poter arrivare a ricoprire posizioni direttive: pretendere un <i>equal payback</i>. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Camminare per strada in pieno giorno, arrivare a un incrocio e fermarsi al rosso, abbassare lo sguardo per dare l'impressione di ignorare i commenti degli uomini alla guida di macchine che rallentano solo per squadrarti. Non vergognarsi della propria femminilità.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">E poi ancora, donne maltrattate, donne abusate, spose bambine, assenza di accesso all'istruzione...</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ecco, senza arrivare a temi così scioccanti come questi ultimi, io credo davvero che libri come questo e che autrici come questa abbiano contribuito a lastricare la strada della Gender Equality e a rendere il percorso un po' più accettabile per tutte le donne a venire.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Negli anni è stato fatto tanto, dall'accesso al lavoro, alla rivoluzione sessuale, fino alla libertà di fare carriera, guadagnare e mantenersi senza bisogno di un uomo.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">In "Lipstick Jungle" Candace estremizza questi argomenti tramite 3 protagoniste che diventano "uomini" così come li abbiamo sempre conosciuti.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">C'è Wendy che lascia a casa il marito a badare ai bambini, che ne mantiene i vizi costosi, che divorzia e gli paga gli alimenti, che va in causa per l'affidamento di bambini che preferiscono il papà a una mamma che non c'è mai.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">C'è Nico che trova il piacere tra le gambe di un uomo, un modello stupido ma bellissimo, che usa come un vibratore vivente e poi getta via, per tornare alla rassicurante ed ignara vita matrimoniale di sempre.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">E poi c'è Victory che degli uomini proprio non ne ha bisogno, che non cerca legami ma solo se stessa, che non si sposa, non fa figli, ma ha successo, quel successo dato dalla soddisfazione personale ancora prima che dai soldi.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I soldi... ah di quelli ce ne sono davvero tanti!!! Altrimenti che estremizzazione sarebbe? Se devono essere "uomini" le nostre protagoniste dovranno averne tanti, tutti quelli che di solito fanno fare regali da girare la testa, fanno viaggiare in macchine costose, fanno versare fiumi di champagne nelle vasche da bagno.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I soldi di Christian Grey, di Mr. Big, di Edward Lewis. I soldi dei protagonisti: peccato che stavolta siano donne.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Vi dò un consiglio: ogni scena in questo libro è stata ragionata per far sì che funzionasse anche cambiando i nomi delle protagoniste in William, Nick e Victor. Provateci, provate ad aprire il libro a qualsiasi pagina e fate finta che i discorsi siano rovesciati: io l'ho fatto, a pagina 352 quando Wendy lascia Shane nella stalla, a pagina 412 quando Victory si lamenta di quando sia diventato appiccicoso Lyne, a pagina 168 quando Nico si compiace di essere padrona della propria vita sessuale.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Fate questo gioco anche voi, credetemi, funziona davvero.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b><br /></b></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b>The LR Advice:</b> allora come è stato leggere questo post così femminista in cui ho racchiuso i pensieri più femministi che io abbia mai nemmeno formulato? Per me è stato liberatorio, ed è solo mentre lo scrivevo che ho davvero capito cosa volesse dire il titolo del libro. All'inizio pensavo che la Giungla di rossetti fosse inquietante, una sorta di guerra tra donne per la supremazia l'una sull'altra. Invece di guerra non ce n'è nemmeno l'ombra, anzi, le donne si danno sostegno l'un l'altra in questo libro: la giungla di rossetti è un monito, ma per gli uomini.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Arriveremo noi donne, in parte siamo già arrivate, ma ancora ne arriveranno, e renderemo le realtà maschiliste luoghi in cui sarà molto più difficile muoversi e districarsi, sperando che in questa giungla si perdano tutti i <i>bad habits</i> che non ci vedono ancora uguali. </span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Buona lettura!</span></div>
Federicahttp://www.blogger.com/profile/07800916040598000625noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2046134232158988771.post-73886985766078157162016-04-17T13:01:00.001-07:002016-04-17T13:01:09.262-07:00"Amore illegale" di Emma Chase<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZcxCBlBqUMOaYzXd0MJzpRz_39RBvIo0lRBJ5bhhVsSy3w6mt5OHRQVZzIIyO-uU2R605wgeiDLoONAlPVy6sZ2n7Hpv9G8pTt5z5Up4KJ-M4XqZFdRPs9It_TNgt8llozWhp47hEoR0e/s1600/amore-illegale_6774_x600.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZcxCBlBqUMOaYzXd0MJzpRz_39RBvIo0lRBJ5bhhVsSy3w6mt5OHRQVZzIIyO-uU2R605wgeiDLoONAlPVy6sZ2n7Hpv9G8pTt5z5Up4KJ-M4XqZFdRPs9It_TNgt8llozWhp47hEoR0e/s320/amore-illegale_6774_x600.jpg" width="205" /></a></div>
<span id="goog_1025569024"></span><span id="goog_1025569025"></span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Questo libro aveva come minimo 3 problemi evidenti dalla copertina che avrebbero potuto trattenermi dal comprarlo:</span><br />
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<li><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">il titolo terrificante che lo fa sembrare una di quelle telenovelas che guardava mia nonna negli anni '80</span></li>
<li><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">quel fiocco che ancora non ho capito cosa mi stia a significare</span></li>
<li><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">ultimo ma non ultimo, il bollino "Sexy lawyers series" per la serie che o-mio-dio alla cassa mi prendono per una che legge roba porno</span></li>
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<div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il punto è che Emma Chase, ormai è chiaro, si è infilata nel genere della letteratura erotica. Questo vuol dire che, anche se le scene di sesso descritte nel libro saranno massimo 5 o 6, la strada è segnata.</span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ciò non toglie che il libro sia gradevolissimo, alla faccia dei 3 problemi di cui sopra!!!</span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La trama ha del folle: nonostante lui sia chiaramente innamorato di una collega (con cui ha un'ottima intesa a letto, by the way), si incaponisce nel tentativo di riconquistare l'ex fidanzata presunto "amore della sua vita". Sostanzialmente si convince che quello che ha con la (ex)fidanzata "regolare" sia meglio di quello che potrebbe avere con l'altra, con cui c'è un feeling pazzesco sia di testa che di fisico (!)</span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Passiamo ad alto, ovvero al fatto che nonostante il libro oscilli tra il folle e lo scontato, i personaggi sono davvero interessanti. E sapete perché? Perché lui, Stanton, il protagonista, è della "scuola di Drew Evans"!!! E non voglio dire solo che erano compagni di scuola, come effettivamente si scopre, ma soprattutto che il fantastico Drew ha plasmato la psicologia di questo ragazzo di campagna facendogli fare esperienze al limite, scelte ardite, e facendogli adottare comportamenti da vero cattivo ragazzo.</span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ne è saltata fuori una versione altrettanto bella, ma un po' più grezza, di Drew. Praticamente un gemello diverso, un altro modo per assaporare Drew.</span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ehi, io sto dando per scontato che tutte sappiate chi è Drew!! Non lo sapete? Beh allora ve lo presento <a href="http://lettureromantiche.blogspot.it/2014/07/non-cercarmi-mai-piu-di-emma-chase-vs.html" target="_blank">qui</a>, <a href="http://lettureromantiche.blogspot.it/2015/01/cercami-ancora-io-ti-cerchero-di-emma.html" target="_blank">qui</a> e <a href="http://lettureromantiche.blogspot.it/2016/03/dimmi-di-si-e-tu-mi-cercherai-di-emma.html" target="_blank">qui</a>... </span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ma non possiamo attardarci a parlare di Drew, nonostante sia sempre un soggetto per così dire... piacevole... dobbiamo concentrarci su Stanton e Sofia.</span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ecco Sofia nel corso del libro subisce una vera e propria involuzione: prima è una donna forte e indipendente (e anche discretamente sexy) e poi perde la testa per sto qui e si fa azzerbinare a manetta. Ma noi donne a volte siamo così -Sofia, hai tutta la mia comprensione - perdiamo la testa per gli uomini intelligenti, sexy, che ci stimolano intellettualmente e arriviamo a fare di tutto, persino andare contro ai nostri stessi principi.</span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Un'altra bella accoppiata di super eroi, questi protagonisti, che ne dite? Un po' mi spiace (ma allo stesso tempo il mio desiderio per il lieto fine ne gode) che i due si siano già innamorati, dichiarati e fidanzati. Non toglie un po' di pepe alla situazione? Non sarebbe stato più bello se si fossero cercati un altro po'? Cosa succederà nei prossimi libri? Non si metteranno anche loro a sposarsi e figliare come Drew e Kate, spero!! Perché Drew, lui sì, ha saputo rimanere se stesso nonostante le traversie familiari; Stanton sarà in grado di fare altrettanto? </span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Mi sa che, nonostante copertina, bollino e titolo, vorrò scoprirlo ed io, Stanton e Sofia ci faremo compagnia ancora per un po'!!!</span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>The LR advice: </b>si vede quando un libro funziona perché quando lo recensisci parli dei suoi personaggi chiamandoli per nome, perché hanno assunto un'identità nella tua testa, ormai hanno un ruolo, danno voce a qualcosa di tuo, qualche lato del tuo carattere grazie al quale ti puoi immedesimare in loro almeno un po'. Devo dire che ha proprio funzionato perché io Stanton e Sofia stasera andiamo a prendere l'aperitivo, vi unite a noi? ;)</span></div>
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<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> </span></div>
Federicahttp://www.blogger.com/profile/07800916040598000625noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2046134232158988771.post-12292528606934105072016-03-20T02:28:00.001-07:002016-03-20T06:54:20.660-07:00"Dimmi di sì" e "Tu mi cercherai" di Emma Chase<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjA6rxsg21t2I5WG5en6quZ7-l3Ycl-2ZIdsnU4bCVZFzlx_6FAYVyfhcOqLGlVv5cOvPG3kz1WtPInGyPCdKiFmXY7sZAuLjNqCXjITLslO9blbiCCj99tL_JVXJvpWUXDuN3yCQKORM3A/s1600/Schermata+2016-03-20+alle+09.42.02.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="249" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjA6rxsg21t2I5WG5en6quZ7-l3Ycl-2ZIdsnU4bCVZFzlx_6FAYVyfhcOqLGlVv5cOvPG3kz1WtPInGyPCdKiFmXY7sZAuLjNqCXjITLslO9blbiCCj99tL_JVXJvpWUXDuN3yCQKORM3A/s320/Schermata+2016-03-20+alle+09.42.02.png" width="320" /></a></div>
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dopo più di un anno ci sono ricascata. Le saghe esercitano un fascino irresistibile su di me, credo davvero di non essermene persa una, né tra i libri né tantomeno tra i film.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quindi, ancora una volta, mi sono arresa alla <i>Tangled Trilogy</i>.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Di "trilogy" sinceramente non so bene cos'abbia, visto che ormai siamo arrivati a quota 5 libri. Ah giusto... per chi non lo sapesse, questa è la saga più difficile del mondo da ricordare, per via dei maledetti titoli scelti dalla casa editrice.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Per semplificare, inizierò la recensione con qualcosa che la farà sembrare più una mail di lavoro che un blog... un ELENCO PUNTATO!!!</span><br />
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<ul>
<li><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b><i>Non cercarmi mai più: </i></b>era l'inizio della storia tra Drew a Kate. Narrato dal punto di vista irriverente e mascolino di Drew, era quello che avevo definito troppo simile a "<a href="http://lettureromantiche.blogspot.it/2014/07/non-cercarmi-mai-piu-di-emma-chase-vs.html" target="_blank">Finchè amore non ci separi</a>", ricordate?</span></li>
<li><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b><i>Io ti cercherò:</i></b> è uno spin-off che parla della storia d'amore tra Delores e Mattew, rispettivamente i due migliori amici dei protagonisti. Raccontato per bocca di lui, ti fa un po' rimpiangere il linguaggio crudo e sboccato di Drew, insostituibile!</span></li>
<li><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b><i>Dimmi di sì: </i></b>è una novella che viene prima degli altri due libri, mannaggia non lo sapevo e l'ho letta praticamente alla fine. Il nostro Drew racconta come procede la storia con Kate e per fortuna non perde la propria identità, senza rincretinirsi come vorrebbe lo stereotipo del protagonista innamorato.</span></li>
<li><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b><i>Cercami ancora:</i></b> è il momento della crisi, quel punto della storia che si fa perché si deve, il banco di prova che cementa il rapporto tra i due. Il problema è che, oltre a essere una crisi telefonatissima, viene raccontata dal punto di vista di Kate, quindi addio al brio e all'ironia della parlata di Drew. Se volete rinfrescarvi la memoria, ecco la <a href="http://lettureromantiche.blogspot.it/2015/01/cercami-ancora-io-ti-cerchero-di-emma.html" target="_blank">recensione</a> che ne avevo fatto, impietosa.</span></li>
<li><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b><i>Tu mio cercherai:</i></b> dopo la crisi, il lieto fine: il matrimonio, per fortuna raccontato nuovamente con la sagacia e la lucidità di Drew. E ovviamente, non poteva andare tutto bene neanche qui no?</span></li>
</ul>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ed ecco come si snoda la saga (ve l'avevo detto che non era mica più una trilogia) ed ogni volta che la racconto mi rendo conto di essere molto meno indulgente con lei di quanto si meriterebbe!! Anche rileggendo le mie recensioni precedenti, mi sono accorta di aver commentato con intransigenza i passaggi della storia troppo scontati, le voci narranti non abbastanza centrate, quando invece il piacere di leggere questi libri è stato molto molto più ampio di così!</span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il bello delle saghe è che ti accompagnano a lungo, ti conducono in un mondo parallelo di ampio respiro, senza la paura che tutto il piacere svanisca nel giro di pochi giorni di lettura. Sono fedeli le saghe, educate, si invitano a casa e ti portano fiori e una bottiglia di vino perché sanno che resteranno per un po'. </span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ma non è solo l'aspetto della compagnia quello che mi è piaciuto di questa non-trilogia: è anche la scelta narrativa innovativa, a cui non ho reso abbastanza giustizia nella prima recensione, di affidare punto di vista e parola a Drew, un personaggio inedito e gustoso!</span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Drew è il vero protagonista dei libri, Kate è solo un accessorio, e riportare tutta l'attenzione tramite un gigantesco occhio di bue sull'uomo e il suo ego smisurato è davvero una rarità per libri di questo genere. Di solito siamo noi donne che ci vogliamo immedesimare nelle protagoniste, assolute eroine delle storie, che ci segniamo le frasi a mo' di citazioni da spenderci nel corso di una conversazione tra amiche; vedere invece una storia tutta raccontata dal punto di vista dell'uomo (e che personaggio!!) è un'esperienza di lettura davvero interessante.</span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Non dico che non ci siano stati altri 1000 libri rivolti a un target femminile ma raccontati dal punto di vista maschile, ma è la qualità del personaggio a rendere eccezionale questa scelta.</span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Lui è un vero str***o, un bastardo al 100%, un uomo che non ha paura di essere uomo, che ha tutto e che te lo fa pesare, quello sbagliato sentimentalmente parlando, ma giustissimo se si considera l'intelligenza, la sagacia, il senso del dovere, la competenza professionale, l'amore per la famiglia. Non so se sia l'uomo che tutte vorrebbero (o che vorrebbero solo per una notte) ma è quel tipo di protagonista bilanciato che non si trova spesso nei libri, i quali facilmente ricadono nello stereotipo.</span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Che dire del resto? Tutto è contorno attorno a questo carismatico personaggio. </span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Kate, indecisa se essere dominata o dominante (non nell'intimità, se no staremmo parlando di Cinquanta sfumature di grigio e avremmo anche già potuto chiudere qui la recensione), ma mentalmente e nell'equilibrio del rapporto. Una donna abituata a comandare sul lavoro, una donna forte e indipendente, che con lui perde la testa e si lascia trascinare in una felice follia che solo certe storie sanno far provare.</span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gli amici sono tutte facce di diversi tipi di rapporti umani: la coppia sposata che si deve ritrovare, la neo-coppia che costruisce una famiglia, la single alla ricerca di avventure... non importa veramente chi siano e come si chiamino, è importante come si rapportano con Drew che, anche in questo caso, prende il centro del palco e non lo molla più... per fortuna!</span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b>The LR advice:</b> finalmente mi sento in pace con la coscienza, certa di aver reso un servigio decente a questa bella saga. So che approcciarsi a 5 libri è un po' più difficile di quando ne descrivo uno solo, ma se voleste fidarvi e lanciarvi nella scoperta dei meandri della mente di Drew sono certa che non ne rimarreste deluse!!</span></div>
Federicahttp://www.blogger.com/profile/07800916040598000625noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2046134232158988771.post-7349495676283145402016-01-17T02:53:00.000-08:002016-01-17T02:53:15.113-08:00"Golden Girl" di Candace Bushnell<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJ8W6AC1R29FRoaUXFEImdMKe1BvQZi-03jg2k7fZCANp_ycjlZdqjZqqHcT94wS21g-cCmv19eUCy7LyfW06CrGIgpgcP0ywXz7BIc6BWUXeZIRFRIOBEy7j3ckXz4D8ftLaAqdDiJ4zi/s1600/566-4987-1_6a6e1eb764df99a3f107cc0c2d847997.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJ8W6AC1R29FRoaUXFEImdMKe1BvQZi-03jg2k7fZCANp_ycjlZdqjZqqHcT94wS21g-cCmv19eUCy7LyfW06CrGIgpgcP0ywXz7BIc6BWUXeZIRFRIOBEy7j3ckXz4D8ftLaAqdDiJ4zi/s320/566-4987-1_6a6e1eb764df99a3f107cc0c2d847997.jpg" width="198" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Partiamo dalle basi: per chi non lo sapesse, Candace Bushnell è la geniale creatrice di Sex and The City, quindi praticamente la creatrice della pietra miliare del genere romantico a cavallo fra gli anni '90 e gli anni '00, del termine di paragone di tutte le storie d'amore e d'amicizia che ci sono state, ci sono e ci saranno.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Non so se ho reso l'idea dell'immensità di questa autrice!</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">"<i>Golden Girl</i>" è uno dei tentativi di dire "<i>Ehi, non ricordatemi solo per Sex and The City, so scrivere anche di tante altre cose!!"</i>: l'impresa è quantomai difficile, no? E' come per la divina J. K. Rowling, per quanto sia una scrittrice eccellente e un'abile tessitrice di trame narrative, sarà sempre Harry Potter quello per cui la gente la fermerà per strada alla ricerca di autografi.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E "<i>Golden Girl</i>" è proprio questo, un meta-libro, un libro nel libro in cui la protagonista fa la scrittrice e vuole disperatamente liberarsi del peso del suo personaggio più famoso, la creazione che l'ha portata al successo, la sua "Carrie".. che in questo caso si chiama "Monica".</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Detta così -che è un po' come viene descritta in quarta di copertina- la trama sembrerebbe semplice ma... ehi, stiamo parlando di Candace! Preparatevi a qualcosa tutt'altro che scontato! </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Iniziamo dalla/e protagonista/e: si tratta dell'autrice che ho qui sopra nominato, tale Pandy, un'estrosa scrittrice il cui carattere è talmente volubile, frivolo, eccentrico che si fa fatica ad inquadrarla nel classico stereotipo della scrittrice di libri (e si fa fatica anche ad immaginarla e a darle un volto); e un'attrice, tale SondraBeth, una ex-modella bellissima e contorta arrivata alle luci della ribalta grazie al ruolo di protagonista dei film ispirati a "Monica", talmente particolare che anche lei si fa fatica ad inquadrarla nel classico stereotipo da starlette hollywoodiana.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ed eccolo qui, condensato in 5 righe uno dei problemi maggiori del libro: la difficoltà dei personaggi, la loro complessità che rende impossibile afferrarne i tratti, prevederne le mosse. Non si sta parlando di profondità psicologica, ma di eccentricità a un livello tale da renderli quasi del tutto inverosimili. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il secondo problema del libro è un mix di lunghezza e di densità: il libro non è eccessivamente lungo in termini di pagine, ma in ogni singola pagina sono condensati una quantità di avvenimenti da perderne il conto. Immaginatevi di vedere Il Signore degli Anelli 1-2-3 tutti in 2 ore e mezza, c'è da impazzire. Quindi si fa un po' fatica a stare dietro al turbinio di avvenimenti, alcuni anche davvero incredibili, che capitano a queste due protagoniste.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Da queste due pecche del libro sembrerebbe che non mi sia piaciuto, ma invece devo dire che la lettura é stata particolarmente accattivante: l'intensità del libro e la difficoltà ad inquadrare le protagoniste sono proprio i due elementi che fanno venir voglia di continuare a leggere e di "capirci qualcosa".</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Certo, al termine della lettura molti dubbi rimangono ed il paragone con la linearità, il realismo e il fascino delle protagoniste di Sex and The City é inevitabile. Il punto é che come Pandy non riesce a liberarsi di Monica, molto probabilmente Candace non riuscirà mai a liberarsi delle "Ragazze" ed i tentativi di andare verso storie diverse la porteranno su territori che dovranno per forza essere fuori dai canoni per potersi definire davvero inesplorati.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>The LR advice:</b> non voglio fermarmi qui con Candace, ma anzi questo libro difficile ed eccentrico mi ha incuriosita e fatto venir voglia di leggere anche "<i>Lipstick Jungle</i>" che ha dato il via all'omonima serie. É questa comunque la magia delle grandi scrittrici, di coloro che sanno inventare storie: che ti convincano al 100% o no, non vorresti mai smettere di leggere!</span></div>
<br />Federicahttp://www.blogger.com/profile/07800916040598000625noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2046134232158988771.post-77121601089911409412016-01-10T11:33:00.003-08:002016-01-10T11:33:41.885-08:00"Sei bella come sei" di Clio Zammatteo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWltshoKR6o3ETeYZBGFRbX-1CkTc_HAKGso2YmKdN-A5MAPumSEbrO3lK_tXFo51-SuIi12bPcFiU-WFA5K9_DtkiUpi_H16DLTpKBteHQwwkyKOjFLqMBe1O4vQaxOUzfWxzYO6jDWiY/s1600/91FyeNVuWSL._SL1500_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWltshoKR6o3ETeYZBGFRbX-1CkTc_HAKGso2YmKdN-A5MAPumSEbrO3lK_tXFo51-SuIi12bPcFiU-WFA5K9_DtkiUpi_H16DLTpKBteHQwwkyKOjFLqMBe1O4vQaxOUzfWxzYO6jDWiY/s320/91FyeNVuWSL._SL1500_.jpg" width="209" /></a></div>
<br />
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Favola o realtà? Ero arrivata circa a metà libro quando ho iniziato a chiedermi se questa fosse la vera storia di Clio e del suo approdo a New York o no. Ho consultato il blog e riletto con attenzione <a href="http://blog.cliomakeup.com/2015/11/sei-bella-come-sei-il-mio-primo-romanzo/" target="_blank">il post di presentazione del libro</a> e no, non è la vera vera vera storia di Clio, naturalmente è un po' romanzata... peccato!</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Clio è così adorabile che vorresti che la sua storia fosse come quella di una principessa, di un film hollywoodiano, di una fiaba a lieto fine. Probabilmente non è stato così: il suo arrivo a NY sarà stato per davvero costellato di difficoltà, pianti, colpi di testa, sfide, novità e vedendo la sua storia da fuori in molti avranno potuto non sapere come sarebbe andata a finire. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ma il libro è tutt'altra cosa!! Pur tra le stesse difficoltà, pianti, colpi di testa, sfide e novità, mentre lo si legge si ha l'insondabile e immancabile certezza che alla fine andrà tutto bene, che tutto si risolverà per il meglio, che trionferanno l'amore, il successo, la felicità.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Hai fatto bene Clio a romanzare un po' la tua avventura, era proprio quello che volevamo leggere noi che ti seguiamo da sempre, noi che veramente ti vediamo come una di famiglia e ti auguriamo ogni bene!</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ti ho scoperta tanti anni fa, quando di video ne avevi fatti si e no 10 e mi sono innamorata della tua bravura, dei tuoi occhi verdi, della tua parlata veneta che mi ricorda tanto quella delle mie parti. La tua storia non sarà magari stata sempre una favola, ma è così che la vediamo noi :)</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E così, a cavallo tra leggerezza, sogno e realtà, il primo romanzo di Clio è dolce come una carezza nella sua leggerezza, freschezza e -sì, ok- anche nella sua semplicità.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ma io non denigro la semplicità, anzi! La cerco, <i>"la venero, e se non la venero non la celebro!"</i> (chissà chi capirà questa citazione!!!).</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"></span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Uscivo proprio poche ore prima dalla lettura di un altro libro che, per mille e un motivo e con mio grandissimo rammarico, ho detestato talmente tanto che ho deciso di non recensire nemmeno, e<i> "Sei bella come sei"</i> è stata proprio una boccata d'ossigeno!</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Tante volte Clio nel suo blog ci ha tenuto a precisare che è stato solo grazie agli anni, all'amore di Claudio, all'apprezzamento delle sue fan che lei stessa ha iniziato ad amarsi e ad acquisire fiducia nelle proprie capacità: posso immaginare una Clio degli inizi, impacciata, spaventata e anche un po' confusa... ma la protagonista del libro ha anche un bel caratterino! Hey Clio, qui sì che ti riconosco, non saresti arrivata dove sei ora se non avessi avuto un pizzico di grinta e tanto coraggio!</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ma torniamo al libro: al fianco di Clio si erge mitica la figura di Claudio (che nella realtà come tutti sapete è suo marito e il suo <i>"BIG"</i>... altra citazione, ma visto che siamo a NY come potevo esimermi?). E' proprio il suo grande amore ed è bellissimo come lei lo abbia fatto diventare co-protagonista della propria storia! </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Ora, non sapendo quanto ci sia di vero e quanto di romanzato, è davvero encomiabile che lei abbia scelto di dividere la scena del romanzo con colui che, in effetti, ha diviso con lei la scena della propria vita.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Come già avevo detto recensendo <a href="http://lettureromantiche.blogspot.it/2015/04/che-ci-importa-del-mondo-di-selvaggia.html" target="_blank">il romanzo di Selvaggia Lucarelli</a>, <i>"Quanto coraggio quello di una blogger, esporre la propria vita così tanto che poi sembra che gli altri ti conoscano"</i>: beh in realtà il bello è che Clio, noi che la amiamo, un po' possiamo dire di conoscerla, ed è per questo che apprezzo così tanto il suo sforzo di mettere in libro una vita che già sapeva di romanzo!</span><br />
<br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Dopo questo accorato susseguirsi di complimenti però una pecca dovevo pur trovarla. A dire il vero non mi devo sforzare, è lì, lampante agli occhi di tutti. Per quanto il make up sia parte importantissima della vita di Clio, nel libro risulta il grande assente. Non una descrizione precisa di una lezione, di un compito, di un esame... la domanda è se questa assenza sia voluta, magari per far diventare il make up il co-protagonista del prossimo romanzo!!!</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">In ogni caso, pecca a parte, è davvero un bel romanzo Clio, complimenti!</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>The LR advice:</b> le mie lettrici mi scuseranno per questa "lettera aperta" a Clio, ma potete capire che era un'occasione irripetibile!! Condenso in queste poche ultime righe il mio giudizio positivo sul libro, una fiaba moderna arricchita da un "vedo non vedo", una realtà non realtà che vi lascerà sempre a chiedervi <i>"ma questo è successo per davvero?"</i>. Da leggere!</span>Federicahttp://www.blogger.com/profile/07800916040598000625noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2046134232158988771.post-18513597168717526602015-12-23T02:01:00.002-08:002015-12-23T02:01:48.480-08:00"Se mi vuoi bene" di Fausto Brizzi<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvnNOdud3LVWyciqzjZdQr-FzAfmbxWV3T0yVwxUfab8Sf467s03RmBFJ3dnxpyOCNeKJZa9FOaDui8_HNkBQoKg2AibghQ8amdDVaL3cEgdGDdfUbYj7daqLAcKKmvGP7QDOhdaRK66Xx/s1600/5928449_343460.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvnNOdud3LVWyciqzjZdQr-FzAfmbxWV3T0yVwxUfab8Sf467s03RmBFJ3dnxpyOCNeKJZa9FOaDui8_HNkBQoKg2AibghQ8amdDVaL3cEgdGDdfUbYj7daqLAcKKmvGP7QDOhdaRK66Xx/s320/5928449_343460.jpg" width="201" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ci ho messo 249 pagine a capire se questo libro mi piacesse o no. Con andamento oscillatorio l’ho apprezzato e rifiutato per più di 10 giorni, che per leggere un libricino di dimensioni così modeste sono uno sproposito di tempo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il fatto è che io -che purtroppo notoriamente non ho fatto della perspicacia un mio punto di forza- ci ho messo un po’ a capire se la somiglianza con il libro precedente “<a href="http://lettureromantiche.blogspot.it/2015/09/cento-giorni-di-felicita-di-fausto.html" target="_blank">Cento giorni di felicità</a>” fosse frutto di volontà o di mera imitazione.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ve lo dico subito: si tratta di volontà.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
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<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">I due libri arrivano persino ad intrecciarsi e lì si velano gli intenti di Fausto Brizzi, così capace di fare sequel perfetti, come sappiamo dai tanti film di cui è stato regista e sceneggiatore.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Intendiamoci, fare i sequel non è mica un gioco da ragazzi (argomento quanto mai attuale proprio in questi giorni dell’uscita di Star Wars). E come si fa a fare un sequel quando il tuo protagonista è morto? Semplice, ne inventi un altro!<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ecco perché i due libri arrivano a somigliarsi così tanto ed ecco perché i due protagonisti rivelano gli stessi intenti… Lucio Battistini rivive attraverso Diego, attraverso il Negozio di Chiacchiere e attraverso una “missione”, un ultimo disperato tentativo di riscatto nei confronti dei propri cari.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Nel caso di Diego il riscatto arriva come terapia anti-depressiva, anche se a dire il vero la depressione in questo libro pur essendone il fulcro mi sembra niente più di un pretesto.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La parte interessante del libro infatti è la seconda, quella in cui dalla radiocronaca “Depressione minuto per minuto” si passa alle “Missioni di salvataggio”… che culminano tutte in fragorosi insuccessi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Bella la frase “<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Smetti di pilotare la vita degli altri e inizia a vivere la tua</i>”: è un po’ il nodo del libro. Per quanto il protagonista si sforzi, gli eventi sono imprevedibili e altrettanto gli esiti delle sue azioni. Il lieto fine rocambolescamente arriva comunque (per fortuna) e in questa corsa verso la felicità il protagonista diventa sempre più piccolo, nascosto dalla sua stessa inettitudine.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ma dimenticatevi il protagonista, il messaggio del libro è uno solo: non limitarti a voler bene, passa al fare del bene a chi ami.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Brizzi ci vuole stimolare con una domanda diretta, come faceva in “Cento giorni di felicità”: <i>e voi, quand’è l’ultima volta che avete fatto del bene a qualcuno dei vostri cari?</i> Del bene vero, non un favore, una sovvenzione economica, una parola. Quand’è che ci siete veramente stati per loro?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Sinceramente trovo la domanda un po’ meno provocatoria di quella del libro precedente (“<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Cosa fareste se aveste anche voi solo 100 giorni di vita?</i>”), sarà perché non concepisco i rapporti di amore e amicizia senza darsi, senza fare veramente qualcosa per chi si ha di fronte, senza esserci giorno per giorno. Ma forse per qualcuno diverso, anche questa provocazione può fare presa affinché l’egocentrismo lasci il passo all’altruismo, alla dedizione, al rispetto: in altre parole, alla parola con cui termina il libro stesso. L’Amore.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
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<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">The LR advice:</b> E così, convinta dal libro solo al 50% (o forse sto ancora cercando di convincermi), vi invito a leggerne… un altro.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Avanti con “<a href="http://lettureromantiche.blogspot.it/2015/09/cento-giorni-di-felicita-di-fausto.html" target="_blank">Cento giorni di felicità</a>”, su questo devo ancora rifletterci un po’… </span></div>
<br />Federicahttp://www.blogger.com/profile/07800916040598000625noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2046134232158988771.post-76122326173412753362015-11-29T09:58:00.003-08:002015-11-29T09:58:58.435-08:00"Come inciampare nel principe azzurro" di Anna Premoli<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-LHVT378YfynI55cxZcJb3UhoaC3A769WlA2T4BuGW-fs4jdqYrEmkkIe2UTMkURKGWmGRrEVBwBSp3oi3JXYkBFGyripDB4lrvWAAfatxXPggENVvYetDb6JRiJ51FXqMxpPH79DIfhx/s1600/come-inciampare-nel-principe-azzurro_3916_x600.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-LHVT378YfynI55cxZcJb3UhoaC3A769WlA2T4BuGW-fs4jdqYrEmkkIe2UTMkURKGWmGRrEVBwBSp3oi3JXYkBFGyripDB4lrvWAAfatxXPggENVvYetDb6JRiJ51FXqMxpPH79DIfhx/s320/come-inciampare-nel-principe-azzurro_3916_x600.jpg" width="195" /></a></div>
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Da Anna sai sempre cosa aspettarti e non ti delude praticamente mai!</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Già l'incipit vi ha fatto capire che sono rimasta soddisfatta da questo libro? Bene, era proprio questo l'intento!</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Anna Premoli ha ormai una sua firma che compare in tutti i suoi libri, un plot narrativo ricorrente in cui si è specializzata, quello dei rapporti tra due colleghi in ambito finanziario o legale che prima si odiano fermamente e poi si innamorano.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Voi direte: e che gusto c'è a leggere un libro che sai già come finisce? Ma è proprio questo il bello! Un finale telefonatissimo non ti farà preoccupare di cosa succederà, nel suo essere rassicurante ti permetterà di goderti molto di più i dettagli della relazione tra i protagonisti e le loro reciproche evoluzioni sentimentali.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Insomma, amate gli happy end ma non amate le sorprese? Questo libro è assolutamente perfetto per voi!</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Considerate comunque che qualcosa di strano c'è, non tutto è scontato: sono almeno 3 gli aspetti che rendono questo libro particolare:</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">1. Prima di tutto il SETTING. Ehi, questa sì che è una novità: è ambientato in Corea!!! Pazzesco! Non avevo mai letto un libro di questo genere che non fosse ambientato a New York, Londra o auqlche altra metropoli del genere. Anche Seoul è una mega metropoli, però è un setting davvero inaspettato che mette un po' a disagio i protagonisti stessi e fa uscire il romanticismo cittadino dai binari della comfort zone. Bello, ora sono quasi curiosa di andare in Corea anche io!!</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">2. La PROTAGONISTA FEMMINILE. Questa è strana forte, un personaggio davvero particolare. Iniziamo col dire che è londinese ed è descritta come bionda, con occhi verdi e alta 1.80, ma... non so... sarà per il carattere che ha, per la simpatia sguaiata, la goffaggine, la pigrizia, la sagacia... vi assicuro che non ve la immaginerete stile Taylor Swift quanto invece come un'inglesotta un po' cicciotta, troppo alta, troppo appariscente, troppo... troppa! Questo la rende difficilmente inquadrabile nello stereotipo della bellissima che non sa di esserlo o in quello della bellissima ma scema o in quello della bellissima e basta. Una protagonista fuori dagli schemi.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Siccome in Corea pare che le donne siano tutte basse con i capelli neri lisci (o almeno nel libro le descrivono così), la nostra valchiria bionda inglese e formosa si distingue sempre, ma sei sempre lì a chiederti se nel suo spiccare stia incutendo ammirazione o facendo una figuraccia. </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Maddison è davvero strana: svogliata a lavoro, pigra indefessa, la classica intelligente che non si applica, generalmente benvoluta da tutti, una party girl, ma anche timida e imparanoiatissima se si tratta di sessualità... un personaggio così distonico da quelli che si trovano di solito in questo genere di libri che è assolutamente impossibile immedesimarsi, ma nel complesso mi è piaciuta!</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">3. Il PROTAGONISTA MASCHILE. Ragazze, dimenticatevi Mr. Grey. Questo protagonista non è altrettanto bello, sexy e affascinante; ah, e non è nemmeno altrettanto ricco. Viene descritto come mezzo orientale, ma anche qui l'autrice l'ha reso non convenzionale: capelli lunghi (lunghi neri su un uomo??? OMG), sempre sempre sempre corrucciato, maniacalmente puntiglioso e decisamente troppo rigido. Sembra sempre sofferente, oltre che insofferente verso gli altri. Forse soffre perchè reprime ogni sorriso, ogni gioia e si trincera dietro una gelida facciata di sarcasmo.</span><br />
<span style="font-family: georgia, times new roman, serif;">Ecco, di sicuro non è quel tipo di uomo che vorremmo "sognare" mentre leggiamo libri come questi. Ma sapete quando diventa veramente interessante? Quando finalmente si lascia andare, quando dietro alla sua perfezione svela la passione, la padronanza della situazione si trasforma in padronanza fisica dell'intimità, il carattere volitivo in distillato di fascino e sensualità. E allora sì che un pensierino ce lo farete anche voi! </span><br />
<span style="font-family: georgia, times new roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: georgia, times new roman, serif;">E così la storia va, senza neanche troppe oscillazioni narrative, ma anzi con un realismo disarmante: la storia di due persone che staranno malissimo insieme, che probabilmente non c'entrano niente l'uno con l'altra, che si sa già che non durerà, ma che nonostante questo non riescono a farne meno, così magneticamente e fisicamente attratte come sono...</span><br />
<span style="font-family: georgia, times new roman, serif;">Ho i brividi, è così maledettamente vero...</span><br />
<span style="font-family: georgia, times new roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: georgia, times new roman, serif;"><b>The LR Advice:</b> da leggere volentierissimo e mentre lo leggete vedrete che avrete una voglia matta di raccontarlo agli amici (scatenando i soliti sguardi di commiserazione quando direte come si intitola il libro). Ma sarà un bisogno impellente, perchè la storia vi entrerà davvero dentro e dovrete scaricare quel "brivido" di poco fa su chi vi circonda. Mi raccomando, non dimenticate anche <i><a href="http://lettureromantiche.blogspot.it/2013/08/ti-prego-lasciati-odiare-di-anna-premoli.html" target="_blank">"Ti prego lasciati odiare"</a> </i>e <i><a href="http://lettureromantiche.blogspot.it/2014/07/non-cercarmi-mai-piu-di-emma-chase-vs.html" target="_blank">"Finchè amore non ci separi"</a></i>!!!</span>Federicahttp://www.blogger.com/profile/07800916040598000625noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2046134232158988771.post-35371278782874905682015-11-09T23:42:00.001-08:002015-11-09T23:42:04.558-08:00"Ti prego perdonami! di Melissa Hill<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2jcv77AmRcsa_N8umkjwgv48pYXfap3vM5hkuvwhCA21xtLHlZSLi6-fX6nP3WX3XzY_ERrgnohL5gyX8BfOOmzQ7T3kKrF6Z4hHm1350rvcH7oHkiUuGZ8K_UUHFRAsg12u2jca215le/s1600/3363705-9788817081320.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2jcv77AmRcsa_N8umkjwgv48pYXfap3vM5hkuvwhCA21xtLHlZSLi6-fX6nP3WX3XzY_ERrgnohL5gyX8BfOOmzQ7T3kKrF6Z4hHm1350rvcH7oHkiUuGZ8K_UUHFRAsg12u2jca215le/s320/3363705-9788817081320.png" width="215" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>"Ohi ohi"</i> recentemente è diventata la mia interiezione più frequente. La uso quando sono stanca, quando sono preoccupata, quando sono senza parole. Più che un <i>"qui si mette male"</i> è un <i>"e adesso che si fa?" </i>e insieme alla triade <i>"santa polenta", "santa peppa", "porca trota", "ohi ohi"</i> si merita di sicuro un posto sul podio del frasario da damigella per bene inizio '900.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Sperando di avervi chiarito cosa voglia dire <i>"ohi ohi"</i>, h</span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">o deciso che </span><i style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">"Ti prego perdonami"</i><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> se ne merita uno. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Lo spunto come sempre non era niente male, c'era l'amore, c'era il mistero, anzi ce ne erano più d'uno, ma le anime della storia non sono riuscite a ricondursi a unità.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Abbiamo il mistero del <i>"cosa-diavolo-è-successo-in-Irlanda?"</i>, quello del <i>"cosa-diavolo vogliono-dire-le-lettere?"</i> e quello di <i>"ma-da-dove-diavolo-spunta-questo-ex-marito?"</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">[come noterete, continua il frasario bon ton].</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Per quanto gli spunti fossero interessanti, lo sviluppo era inconsistente. Era chiaro che alla base di ogni storia ci fosse il concetto del perdono negato da guadagnarsi in quanto unico modo per tornare felici, ma nessuna delle 3 aveva una vera ragion d'essere di questo perdono.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">• Alex doveva perdonare Seth per un supposto tradimento, che poi si scopre non esserci stato, ma ciò non ha trattenuto Seth da starsene via per 1 anno chissà dove negando le carte per il divorzio. Quando si dice idee chiare.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">• Greg doveva perdonare Leonie per avergli detto in faccia "Ehi bello, la tua ex ti ha tradito, tua figlia non è tua figlia, <i>comprende??</i>"</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">• Helena doveva perdonare Nathan per essere andato in Vietnam lasciandola a casa a fare corone di fiori da mettere nei loro cannoni. Una cosetta da niente.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: georgia, 'times new roman', serif;">Insomma, un po' dura costruire dei "perdoni" su questi episodi no? Andavano argomentati meglio, andava per lo meno costruito un pretesto più convincente.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Perdono a parte, l'altro grande tema del libro è quello della fuga. I personaggi sfuggono ai problemi e si danno alla macchia, sperando poi di essere perdonati anche per questo.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La fuga più interessante è quella di Leonie che dall'Irlanda se ne va a San Francisco!!! E che dovevi aspettare di litigare col moroso per traslocare in una delle città più belle del mondo?</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Comunque, mentre lei si rifà una vita a San Fran, emergono a mo' di flashback i ricordi di Dublino, della storia con Greg, di quella pazza dell'ex moglie e della figlia viziata. Devo dire che questa parte è la meglio scritta del libro perché ha uno svolgimento, non è affrettata, è verosimile (fino a un certo punto) e coinvolgente. Anche il fatto che sia svelata poco a poco la rende più sfiziosa da scoprire pagina dopo pagina.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il tema della fuga quindi vince 1 a 0 contro il tema del perdono.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ma è una magra vittoria per un libro da cui mi aspettavo molto di più.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b>The LR advice:</b> Melissa mi è sempre piaciuta, l'ho recensita più volte e volevo segnarvi qualche altro titolo a cui dedicarvi invece di questo. Ma rileggendo le recensioni mi sono accorta che è già da qualche tempo che non sono più soddisfatta dei suoi libri. Melissa che succede? Consiglio per lei: scrivi un altro libro e riprovaci! Consiglio per voi: lasciate perdere questo libro e provatene un altro! </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<br />Federicahttp://www.blogger.com/profile/07800916040598000625noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2046134232158988771.post-57330214688046938562015-09-13T14:14:00.002-07:002015-09-13T14:14:50.597-07:00"Per sempre tuo" di Daniel Glattauer<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiG859cyn4dOOxFNvWlA78weRcwnVXz2cUHzgyf0E4E4BA0LGnUDwEWjVSaHRVfjj0tgf-cirdWqgJUgP-SAyakbdHdDIBx0ldR0RWVi7_DC4ybwLvikDwLpCm3twFxmQodExWg5mkzMA1g/s1600/per+sempre+tuo_daniel+glattauer.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiG859cyn4dOOxFNvWlA78weRcwnVXz2cUHzgyf0E4E4BA0LGnUDwEWjVSaHRVfjj0tgf-cirdWqgJUgP-SAyakbdHdDIBx0ldR0RWVi7_DC4ybwLvikDwLpCm3twFxmQodExWg5mkzMA1g/s320/per+sempre+tuo_daniel+glattauer.jpg" width="204" /></a></div>
<br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Tanto inquietante quanto trascinante, è stato l'ultimo libro della mia estate, la conclusione della mia ormai nota "maratona".</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Letto tutto d'un fiato un giorno in spiaggia: mai contesto fu meno appropriato. Mentre leggevo </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">sentivo uno stridore teso alzarsi dalle pagine e pur sotto il sole riusciva a calare il freddo glaciale di un'ansia malcelata. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i>"Per sempre tuo"</i> è la storia di uno stalker... o forse no?</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E' la storia di "amore e ossessione" come si legge in quarta di copertina? O forse è la storia di Judith e Hannes, protagonisti mancati di un thriller su Rai2?</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i><br /></i></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La verità è che <i>"Per sempre tuo"</i> è la storia di un <i>dubbio</i>, di un tarlo che ti sale su per il naso attraverso parole spugnose, ti penetra nel cervello come una tenia e si fissa lì, provocandoti una sensazione di nausea, come quella delle montagne russe.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Su e giù, su e giù, su e giù in un andirivieni ondivago e ossessivo ti porta a credere, e poi a dubitare, a ricrederti e poi a dubitare di nuovo. Che maestria, che raffinata intelligenza c'è in questo inganno </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">tutto teso ai danni del lettore.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- Che ne pensi, Hannes è uno stalker? </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- Sì.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- O forse era Judith a preferire la vita da single e a sentirsi soffocare, travisando quelle che sono solo le regole di un rapporto esclusivo? </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- Ma no dai che dici...</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- Però guarda, lei inizia ad avere le allucinazioni, sente strani rumori mentre dorme, ha sempre la sensazione di essere seguita!</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- Vedi allora che avevo ragione? Lui è uno stalker!</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- Sì però lui è sparito, forse era solo un povero pazzo... lei sembra proprio fare tutto da sola, guardala mentre soffre i primi attacchi di schizofrenia!</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- Ma sai che forse forse hai ragione? Forse l'autore <i>voleva</i> che lo vedessimo come uno stalker, forse la trama si rovescia!</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- Ma certo guarda, lei si è ridotta a un vegetale.. deve esserle scattato qualcosa nella testa, se l'è fatta e detta da sola..</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- Ehi però aspetta, lui si è rifatto vivo! Ma ti pare che ora voglia prendersi cura di lei? A me sta cosa non mi torna..</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- E se anche avessi ragione, come ha fatto a ingannare tutti? </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- E' più abile del previsto, forse l'autore <i>voleva</i> che noi non lo vedessimo più come uno stalker per poi rovesciare nuovamente la trama!</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- E' chiaro! Ma... se a noi è così evidente, perché nessuno le crede?</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- Aspetta, qualcuno che le crede c'è, è la sua collega col fidanzato, vedrai: loro la aiuteranno!</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E in effetti qualcuno la aiuta, quando ormai non ci speravi più, quando non sapevi più in cosa credere arriva finalmente quella svolta che si tinge di giallo e che ti fa dire...</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- Ah, ma allora non mi ero immaginata tutto!</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- No, in effetti no!! Qui la storia si fa seria, senti senti che sto libro si è rivelato essere un thriller..</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- Ma scusa, ma come farà a svelare il mistero in, quanto, 5 o 6 pagine che rimangono?</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- Perchè veramente ne rimangono 5 o 6, mi prendi in giro?</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E letteralmente in 5 o 6 pagine, non sto scherzando, il libro finisce.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La soluzione? Solo evocata.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La reazione? Odio puro!</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ma state attenti, svanisce in fretta. La maestria di questo libro inquietante sta anche e soprattutto nel finale: se speravate infatti in una chiusa stile Tenente Colombo con tanto di spiegazione e one man show rimarrete delusi. Tanto subdolo quanto il dubbio instillato goccia dopo goccia nel corso della storia, tanto lieve quanto appena accennato il mistero del finale.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ed è ancora più orribile immaginarlo, ricostruirlo, rodersi pensando a come ha fatto Hannes a fare tutto questo, piuttosto che vederselo scritto a chiare lettere. Magistrale.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>The LR advice:</b> un romanzo breve che mette i brividi ma che non è detto che riusciate a finire di leggere, e nuovamente non sto scherzando. Riguardo la recensione e avrei voluto che fosse più lunga, ma non posso tollerare oltre la sensazione di disagio che provo ripensando a quella storia. Un disagio ossessivo, ammorbante, obnubilante, di cui se avrete il fegato non potrete fare a meno.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>Federicahttp://www.blogger.com/profile/07800916040598000625noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2046134232158988771.post-77236034262933917132015-09-13T02:08:00.003-07:002015-09-13T14:15:37.274-07:00"Cento giorni di felicità" di Fausto Brizzi<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHSFwsNh7ArkiS_LPaVSry8QR6p6k0mM66EJps9OyBOCI3q-NsFm3gCuEnc8bLdTQsTdFJAuj6oAJKhbT1IhudllesKE4i1D8m_gQOp2xWkNow8601NsI7JB7ZqVCanZdLFv8g6EU6z-aD/s1600/81mXQigSQmL.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHSFwsNh7ArkiS_LPaVSry8QR6p6k0mM66EJps9OyBOCI3q-NsFm3gCuEnc8bLdTQsTdFJAuj6oAJKhbT1IhudllesKE4i1D8m_gQOp2xWkNow8601NsI7JB7ZqVCanZdLFv8g6EU6z-aD/s320/81mXQigSQmL.jpg" width="204" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ovviamente non ce l'ho fatta... l'abbronzatura ha avuto la meglio sull'obiettivo, la pigrizia sulla dedizione. Perciò, con drammatico ritardo eccomi a finire la maratona delle recensioni, come quei corridori che, stremati e ormai camminando, raggiungono la meta sotto gli sguardi impietositi dei passati mentre al traguardo c'è già chi festeggia con polenta e salsiccia.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ma in fondo, che tu sia lepre o tartaruga l'importante è correre! (n</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">dr: nel mio caso, scrivere!)</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Fausto Brizzi è uno dei miei registi italiani preferiti, profondo ma allo stesso tempo fresco: ognuna delle sue commedie da "<i>Notte prima degli esami</i>" a "<i>Ex</i>" a "<i>Femmine contro maschi</i>" mi piaciuta tantissimo, e anche se come sceneggiatore si è concesso qualche "Vanzinata" (!!!) gliela perdono, perché è chiaro che ha talento lo stesso, e lo si capisce anche da questo libro.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">In "<i>Cento giorni di felicità</i>" sembra tutto così naturale, Brizzi ha trovato la formula segreta per far scorrere in maniera genuina, né scontata né retorica, la storia più triste che ci sia.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ma ci pensate? E se capitasse a voi di avere solo 100 giorni di vita?</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Un count down letale, come lo affrontereste? Perdereste la testa? Mollereste tutto? Vi dareste alle esperienze estreme?</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Leggendo il libro ci ho pensato molto, cosa avrei fatto io al posto suo?</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La risposta? Beh chiaramente io non ce l'ho... ma vediamo invece cosa ha fatto il protagonista. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Assolutamente niente di folle, niente di egoista, niente di irresponsabile. Lentamente, senza fretta, senza ansia, ha trovato la chiave per riprendersi quello che aveva lasciato indietro e sottovalutato, ha ritrovato l'unica cosa veramente importante che era riuscito a creare nella sua vita: la sua famiglia.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Fermi tutti: vi assicuro, non è retorico né sdolcinato! Capisco le vostre remore, anche io rileggendo le mie stesse parole mi dico "Seeeee certo, sarà la solita menata sui rapporti veri, e bla bla", ma datemi fiducia e continuate a leggere!</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Non c'è fretta nelle sue azioni, non c'è studio, c'è naturalezza, c'è responsabilità, c'è coraggio. Nel suo monologo interiore scopriamo che Lucio, il protagonista, giorno dopo giorno nei suoi ultimi 100 giorni, vuole fare solo una cosa: <i>recuperare</i>.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Perché vedete, io credo che sapere di avere una "data di scadenza" non ci esima dal fare errori (e alcuni di voi diranno, e meno male!), bensì ci renda ciechi e sordi di fronte allo scorrere del tempo. Passiamo la vita pensando "c'è ancora tempo", "lo farò domani", "non c'è fretta", e quando sbagliamo pensiamo sempre che "prima o poi una soluzione si troverà", che "tutto passa".</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E se non ci fosse più tempo? </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Sapere di avere UNA data di scadenza non è sufficiente, bisognerebbe tutti sapere QUANDO sarà questa scadenza per riuscire veramente a recuperare.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Quello che in questa lunga meditazione ho capito del libro è che Lucio non aveva bisogno di sapere che sarebbe morto per capire che la famiglia, l'amore dei suoi figli, il rispetto di sua moglie, l'amicizia senza se e senza ma dei suoi storici compagni di avventure, la gentilezza disinteressata degli sconosciuti, fossero la cosa più importante della sua vita. No, quello Lucio nel suo retrocervello (ed anche nel suo profondo) lo aveva sempre saputo.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Quello che non sapeva era che era arrivato il momento di recuperare, che non ci sarebbe stata una seconda chance, che non si poteva più rimandare.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E allora Lucio, come me, ha capito che doveva finire quella maratona e arrivare in fondo per trasformare quei 100 giorni di vita in 100 giorni di felicità, senza salti mortali, senza grandi atti scenografici, senza ribaltare niente della propria esistenza. Con pazienza, dedizione, convinzione, creatività, tutti possiamo recuperare.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Sarà un "Just do it" meno virile, meno performante e più delicato, ma è un insegnamento prezioso.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>The LR advice:</b> leggetelo con la giusta disposizione d'animo, prendetevi il tempo per arrivare alla mia stessa conclusione, trattatevi con indulgenza mentre lo leggete perché arriverà il tempo per farvi da soli la morale. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E mentre scorre leggera ma profonda la lettura, fatevi un sorriso con gli aneddoti su Leonardo da Vinci che colorano di realtà anche questa parabola travestita da romanzo.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />Federicahttp://www.blogger.com/profile/07800916040598000625noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2046134232158988771.post-1793350474241903312015-08-15T03:52:00.002-07:002015-08-15T03:53:18.799-07:00"Un giorno perfetto per innamorarsi" di Anna Premoli<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZsrSG7tajVFerDzviHAoXHv1f0uMHE21JctgAqEdPc8hqJXnXMmWCj8rq6bXOaOa5ee2L-UeQTBE8Io63uJ6ALyiNVNGGRoGGROLAM_NJmma_b8UQ4UdsqCEY2ydFnS5BRj53-ZNiCW1p/s1600/un-giorno-perfetto-per-innamorarsi_4363_x600.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZsrSG7tajVFerDzviHAoXHv1f0uMHE21JctgAqEdPc8hqJXnXMmWCj8rq6bXOaOa5ee2L-UeQTBE8Io63uJ6ALyiNVNGGRoGGROLAM_NJmma_b8UQ4UdsqCEY2ydFnS5BRj53-ZNiCW1p/s320/un-giorno-perfetto-per-innamorarsi_4363_x600.jpg" width="203" /></a></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Nella mia estate non poteva mancare un altro “classico”, l’ultimo romanzo di Anna Premoli.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Dopo “<a href="http://lettureromantiche.blogspot.fr/2013/08/ti-prego-lasciati-odiare-di-anna-premoli.html" target="_blank">Ti prego lasciati odiare</a>” e “<a href="http://lettureromantiche.blogspot.fr/2014/07/non-cercarmi-mai-piu-di-emma-chase-vs.html" target="_blank">Finché amore non ci separi</a>”, ecco che Anna cade a fagiolo con un altro romanzo e stavolta -ve lo svelo subito così potrete tirare un sospiro di sollievo- è molto diverso dai precedenti. Brava Anna, non sei ricaduta nell’errore!</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; min-height: 13px;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La recensione è iper positiva, la scrivo con un bel sorrisone stampato sulla faccia, lo stesso che avevo mentre leggevo. Questo libro è una delizia, è sinceramente gustoso, lo definirei quasi “appetitoso” (termine leitmotiv delle mie mangerecce giornate di vacanza).</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Mi ha ricordato quelle sensazioni di dolcezza e freschezza che l’autrice era riuscita a evocare col primo libro, solo che questo, pur essendo sempre favoleggiante, è molto più ironico, divertente e ritmato.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Caspita quanto è difficile scrivere recensioni positive, basterebbero quasi poche righe per dire LEGGETELO LEGGETELO LEGGETELO e invece mi rendo conto che stavolta voglio proprio convincervi a farlo.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; min-height: 13px;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Quindi vi convincerò dandovi 3 validi motivi:</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; min-height: 13px;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">1. Booooorn in the U.S.A. :)))))))</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Se come me avete un amore viscerale per gli States, se avete visitato l’entroterra, magari proprio il Sud degli Stati Uniti (io personalmente sono stata nel South West ma penso che la mentalità non sia troppo diversa da quella dell’Arkansas in cui il libro si svolge), troverete de-li-zio-so il setting della storia e vi sembrerà quasi di respirare l’aria calda e polverosa delle strade di provincia, sentire i rumori del paese interrotti solo da quelli della natura, vedere i sorrisi gioviali della gente di campagna.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Non è la solita New York, non è Londra, non è la metropoli alla Sex and The City e proprio per questo tutto sembra più vero e sincero, anche la “favola” stessa sembra più credibile qui perché trova terreno fertile nell’ingenuità dei personaggi.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; min-height: 13px;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">2. Maschi contro femmine? Ma va!!!</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Avete presente quei protagonisti, quei maschi alpha alla “Decido tutto io, quando come e dove voglio” e quelle protagoniste stile donnine dell’800 alla “oh mio signore farò tutto quello che vuole”?!! (Io arrivo dalla lettura di “<a href="http://lettureromantiche.blogspot.fr/2015/08/grey-di-e-l-james.html" target="_blank">Grey</a>” perciò oh sì che ce li ho ben presenti!)</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ecco, dimenticateveli! Qui la protagonista c’ha due palle così!!! Bello, mi piace da morire vedere come sia una donna spregiudicata e sicura di sé, della propria femminilità, del proprio corpo e relative voglie. Come sia lei a corteggiare lui, a provocarlo, a sedurlo, a sbattergli in faccia il suo desiderio lasciandolo spiazzato, lasciando che sia lui a negarsi… e credetemi, lui si nega di brutto! Ma esistono veramente uomini single che rifiutano le avances di una bella donna perché vogliono “qualcosa di più”? Perché la vogliono far innamorare? In questo libro la risposta è sì! </span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ma non pensate per favore che tra i due non ci sia chimica: c’è una tensione pazzesca, un desiderio inespresso che muore dalla voglia di esplodere. E allora gli slanci respinti di lei non sembreranno patetici, lei non sembrerà la donna rifiutata, i suoi attacchi saranno solo l’antipasto per un’unione che culminerà in un delizioso (di nuovo) lieto fine!</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; min-height: 13px;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">3. #vivileggero</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Insomma, è estate, c’è il sole, si è in vacanza, siamo tutti più predisposti a vivere in maniera spensierata (guardate che l’estate oltre che essere una stagione è prima di tutto uno state of mind), ma che male c’è a vivere con un po’ di leggerezza? Questa è una favola, lo so e sono certa che Anna VUOLE scrivere favole, favole per bambine un po’ cresciute, ma in fondo sono favole… e a chi non piacciono le favole? Come scrivevo nella recensione del primo libro di Anna Premoli: <i>“Io credo che ogni tanto faccia davvero BENE concedersi un po' di frivolezza, di fiabe e di sana magia. E a volte fa ancora meglio... Crederci!!!!”</i></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; min-height: 13px;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>The LR Advice:</b> allora vi ho convinte? Secondo me sì e se non l’ho fatto almeno vi ho fatto venire un po’ di… appetito, ne sono certa! Buona lettura e buon vissero per sempre felici e contenti!</span></div>
<br />Federicahttp://www.blogger.com/profile/07800916040598000625noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2046134232158988771.post-73564714024214195912015-08-14T00:59:00.001-07:002015-08-14T00:59:26.541-07:00“Grey” di E. L. James<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihaJ39XbvuRu0FhtJRS3vTKR5lIb1b4xIyacilAhAuUVBgLN9FPzwqq8ihZTSz_SZ6KLm7nWpMIXnomG5_udOo_cTW6qk2OoszATVPBCO5Ng73oPwUCz2rncIQoxFmOZNbSbkP_VBGpsYL/s1600/unknown1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihaJ39XbvuRu0FhtJRS3vTKR5lIb1b4xIyacilAhAuUVBgLN9FPzwqq8ihZTSz_SZ6KLm7nWpMIXnomG5_udOo_cTW6qk2OoszATVPBCO5Ng73oPwUCz2rncIQoxFmOZNbSbkP_VBGpsYL/s320/unknown1.jpg" width="207" /></a></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Care lettrici preparatevi perché ha inizio una maratona fuori stagione: la maratona delle recensioni dei libri d’estate! Siamo già a quota 4 (la mia voracità per la lettura aumenta proporzionalmente all’aumentare dell’abbronzatura sul mio corpo) perciò il mio obiettivo è fare 4 recensioni in 4 giorni: ce la posso fare.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; min-height: 13px;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Partiamo dal primo, un classico per chi segue il blog… una di quelle letture che non avrei potuto mancare ovvero il prosieguo della saga di “Cinquanta sfumature”.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; min-height: 13px;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Nonostante avessi già intravisto vari commenti molto negativi sul libro (non ultimo quello sul blog di Selvaggia Lucarelli), ho deciso di leggerlo comunque. Vi ricorderete infatti che la mia recensione di “<a href="http://lettureromantiche.blogspot.fr/2012/12/the-fifty-shades-saga-cinquanta.html" target="_blank">Cinquanta sfumature di rosso</a>” terminava con un lamento: l’autrice aveva piazzato alla fine del libro una manciata di pagine riguardanti i primi capitoli di “Cinquanta sfumature di grigio” raccontati da Christian invece che Ana, pagine che si erano rivelate l’unico spunto interessante dell’intera trilogia! Ah se avesse scritto tutti i libri a capitoli alternati, conservando questo gustoso andirivieni di prospettiva… </span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; min-height: 13px;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ehi, ma… aspetta un secondo: è uscito “Grey”!!!</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; min-height: 13px;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Quando è uscito il libro l’impressione era proprio quella che la mia “preghiera” fosse stata ascoltata (forse non l’avevo espressa solo io) e quindi la lettura era non solo un obbligo formale per completare il ciclo di recensioni sul blog, ma anche un obbligo morale: non farla sarebbe stato un affronto, un po’ come non ballare a centro pista la canzone che hai chiesto 2 ore prima al DJ e che finalmente se l’è ricordata.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; min-height: 13px;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Dunque dopo questa premessa in stile #giustificazioninehai, posso finalmente iniziare la recensione.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; min-height: 13px;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Leggere “Grey” è come rivedere un film già visto: per carità, a me piace tantissimo farlo, è proprio quando conosci già la storia che puoi goderti di più tutti gli aspetti del film senza stare a chiederti in continuazione “cosa succederà?”. Però se avessi proprio proprio proprio voluto rileggere “Cinquanta sfumature” avrei riletto direttamente “Cinquanta sfumature” senza spendere più di 18euro per un nuovo libro, no?</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; min-height: 13px;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Mi spiego: il racconto filtrato dagli occhi di Christian avrebbe dovuto aggiungere qualcosa alla storia, non soltanto replicarla fedelmente, avremmo dovuto scoprire particolari in più, qualche retroscena, ma soprattutto avremmo voluto vedere il tutto veramente attraverso gli occhi di un uomo! E invece man mano che si va avanti questo Christian assomiglia sempre più ad Ana: cosa li differenzia? Dove troviamo il punto di vista maschile, quello che ci aspetteremmo essere anche più ruvido e greve e che allo stesso tempo potrebbe sorprenderci con sentimenti di cui non lo credevamo capace?</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ok, io lo so che certi uomini (forse tutti gli uomini) sono profondi come l’acqua del cesso, ma era proprio in quella profondità che volevamo immergerci (OMG che metafora sfortunata) per rivivere in maniera completamente inedita le sensazioni tutte femminili del primo libro.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Non sarebbe stato pericoloso addentrarcisi E. L. James, in fondo erano acque basse!</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; min-height: 13px;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il libro però purtroppo non va in questa direzione, sospetto che l’autrice abbia fatto anche dei copia incolla di alcune parti, tanto sono uguali. Comunque massimo rispetto per lei e il suo genial staff: devono essere laureati in “Come far spendere soldi alle persone per comprare un libro che già hanno ma non sanno di avere”. In sostanza “Grey” non è altro che un abile cambio di copertina di “Cinquanta sfumature”, che tristezza.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; min-height: 13px;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<br />
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>The LR advice:</b> avete visto il film? Su non negatelo! Dunque visto che l’avete fatto, sappiate che leggerete “Grey” (perché so che nonostante la recensione lo leggerete) immaginando i protagonisti come gli attori del film, e questo è un gran peccato perché la sensualità di Jamie Dornan è pari a quella della bottiglia d’acqua Evian che malinconica mi guarda dal tavolo sciogliendosi al sole di agosto… manco quello ci resta!</span></div>
<div>
<br /></div>
Federicahttp://www.blogger.com/profile/07800916040598000625noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2046134232158988771.post-65223895466713078212015-05-24T15:01:00.001-07:002015-05-24T15:01:43.738-07:00"Niente è come te" di Sara Rattaro<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQKZc_8yl7Hr11OkK8tCujj20kyup6-oj6IarNWmIPuqLjtPKpNwiWYDJmhRskrVGbVf3akOpUZ5yEPC85_CC7x_e4jPd-4Z5lyisNRneXKD0GNuTeZTegAlWX0lWjlHy8wJqmqPD71kcX/s1600/Niente-e%25CC%2580-come-te.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQKZc_8yl7Hr11OkK8tCujj20kyup6-oj6IarNWmIPuqLjtPKpNwiWYDJmhRskrVGbVf3akOpUZ5yEPC85_CC7x_e4jPd-4Z5lyisNRneXKD0GNuTeZTegAlWX0lWjlHy8wJqmqPD71kcX/s320/Niente-e%25CC%2580-come-te.jpg" width="210" /></a></div>
<br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Questo sì che è stato un libro difficile. Talmente tanto che quasi non lo volevo recensire.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ma a differenza degli altri libri della Rattaro, è stato molto meno intenso. O meglio, il libro era effettivamente intenso e impegnativo -come sempre- ma mentre lo leggevo l'argomento non è riuscito a fare per davvero breccia nel mio cuore.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Continua la saga dell'immedesimazione da parte di Sara, che attraverso le sue storie e le sue pagine dà voce a personaggi lontani da sé: stavolta tocca a un'altalena tra padre e figlia che raccontano con delicatezza del tutto inedita il lento processo di avvicinamento tra due mondi così distanti, non solo geograficamente.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Sarà perché sono ormai lontana dalle turbolenze dell'adolescenza o perché diffido di quei personaggi maschili tratteggiati in una maniera così femminilmente sensibile, ma non ho potuto fare a meno di sentire un certo distacco nel corso della lettura.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Questo distacco naturalmente si colma man mano che ripenso al libro e a tutti quei passaggi che Sara è riuscita davvero a descrivere con la leggerezza di un battito d'ali di farfalla, con eleganza e rispetto, come ha dimostrato di riuscire sempre a fare anche nelle sue prove precedenti.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il ricordo del libro, infatti, è quasi più potente dell'emozione stessa provata leggendolo: ora che scrivo la recensione riaffiorano delicate le conversazioni tra Margherita ed Enrica, le lacrime sommesse di Francesco fuori dalla porta della figlia, gli attimi di gioia a fronte di un sorriso o uno sguardo, l'avvicinamento tra padre e figlia che diventava man mano elettivo ed esclusivo in modo dolce amaro.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Eh sì Sara, sei veramente una scrittrice capace, una sperimentatrice coraggiosa: ormai è il terzo (o quarto?) libro che leggo di questa autrice e non ha mai voluto adagiarsi sugli allori di qualcosa di consueto, ha saputo evolversi di volta in volta mantenendo l'intensità come proprio tratto caratteristico.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Stavolta si è sperimentata in una storia che ho sentito anni luce lontana da me, ma che non per questo non ho apprezzato: grazie a un altro dei suoi tratti caratteristici, la brevità, il racconto di Margherita e Francesco vola veloce e quasi non ci si sofferma sui dettagli. Ripeto, è il ricordo a rendere quei dettagli taglienti schiaffi in faccia. E così, dopo questi minuti di scrittura, riabilito il libro e anche stavolta vorrei porgere i complimenti all'autrice.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Come mai questa storia vera ti ha appassionata Sara? Perché io invece non sono riuscita ad amarla fino in fondo mentre la scoprivo? Forse proprio il fatto che fosse così vera ha allontanato me e la mia predilezione per le storie di pura fantasia? Una scelta esigente e forse anche un po' egoista quella di obbligare i tuoi fedeli lettori a seguirti tra le anse di una storia a metà tra abisso (come quelli che solo tu sai evocare) e "Chi l'ha visto?", la china verso TG3 edizione regionale era scivolosissima e spesso ho dubitato che il tuo racconto potesse farcela a non cadere.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ma come dicevo poco fa, non si rimane mai delusi con te, anche con questa storia così diversa e che proprio non mi appartiene.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>The LR advice:</b> non è questo il libro con cui vi direi di iniziare il vostro percorso di scoperta di Sara Rattaro, "<a href="http://lettureromantiche.blogspot.it/2012/10/un-uso-qualunque-di-te-di-sara-rattaro.html" target="_blank">Un uso qualunque di te</a>" o "<a href="http://lettureromantiche.blogspot.it/2014/12/non-volare-via-di-sara-rattaro.html" target="_blank">Non volare via</a>" rendono meglio il misto di sensazioni dirompenti che è in grado di evocare. Ma se ormai la conoscete, fate un giro anche in questo capitolo e fatevi condurre come ho fatto io alla ricerca di quell'intensità che forse stavolta si riesce a cogliere potente solo a scoppio ritardato.</span>Federicahttp://www.blogger.com/profile/07800916040598000625noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2046134232158988771.post-64092813466810339942015-04-12T11:57:00.003-07:002015-04-16T10:38:24.435-07:00"Due varianti di me" di Dani Atkins<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPw3U4kQsMzQWscwAaWvbAvVE1OiIySeOCJ7z5m-uc_dkC31a9r0-_-s65K2-Lt1dt-mKiVi7neg1USfEJWEpweTUdBWSU61zqx9u5Bc2lBloUKXArSvQQrfSK8unFm2IgLjHXXoWqggaG/s1600/Atkins_DUE_VARIANTI.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPw3U4kQsMzQWscwAaWvbAvVE1OiIySeOCJ7z5m-uc_dkC31a9r0-_-s65K2-Lt1dt-mKiVi7neg1USfEJWEpweTUdBWSU61zqx9u5Bc2lBloUKXArSvQQrfSK8unFm2IgLjHXXoWqggaG/s1600/Atkins_DUE_VARIANTI.jpg" height="320" width="224" /></a></div>
<br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Recensire questo libro è molto difficile. Non perché sia particolarmente complesso o per la sua brevità (e chi mi segue sa quanto io non ami i libri brevi), quanto perché sarebbe difficile fare qualsiasi tipo di commento sul libro senza svelarne la trama o il finale!!!</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Perciò non me ne abbiate, stavolta la mia recensione sarà un vero e proprio <i>leak</i> :(</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Devo dire che il libro non è particolarmente ben scritto: é spezzato in due (come ovvio se no non sarebbe stato definito "il nuovo Sliding Doords") e la narrazione e lo snodarsi della storia non lo rendono veramente convincente. Quando dico "lo snodarsi della storia" intendo proprio la serie di fatti, di dialoghi e di situazioni che si susseguono in particolare nella vita n°2 della protagonista, ovvero quella che occupa il 90% del libro. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E' un peccato che quello che le accade (intendo le cose <i>normali</i> che le accadono) siano così scontate, l'inizio del libro lasciava sperare diversamente.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Dopo questa premessa vi aspettereste una recensione breve (e in effetti sarà così) e la testimonianza di una lettura fatta più per dovere che per piacere.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E invece qualche piacere per fortuna c'è stato: il filo sottile del continuare a chiedersi dove fosse la "magia", quale delle due vite di Rachel fosse quella vera.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Forse sono stati un po' pochi gli indizi lasciati sul cammino (il profumo del dopo barba, la sirena dell'ambulanza, il trillo della sveglia) che hanno reso il libro misterioso e incuriosente, e forse la chiusura è stata un po' affrettata. Ma nonostante queste pecche stranamente la storia si fa ricordare, riesce proprio a innescare un pensiero fisso, un tarlo che rode la mente finché non viene svelato.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Mi rivolgo a quelle di voi che l'avessero già letto (attenzione per le altre, spoilerata in arrivo): ma voi l'avevate capito che era tutto un sogno? L'avevate capito che Rachel era in coma e si stava immaginando tutto?</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E se sì, come ci siete rimaste? Io un po' di delusione l'ho avuta!! Sarà che sono in un periodo di amore per il genere fantasy, ma ero già lì che mi prefiguravo realtà parallele, alter ego e deja-vu! E' stato uno shock alla fine capire che la spiegazione fossi così "razionale"! </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Forse è questa la chiave del libro: ti fa insospettire seminando il dubbio, la sensazione che qualcosa di mistico sia successo e possa veramente accadere.. e poi BAM! Ti sbatte in faccia un ritorno alla realtà dei più crudeli.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ripeto, sarò in un periodo di feeling col fantasy, ma chi non ha sognato almeno una volta di poter tornare indietro, poter cambiare qualche fatto del passato avendo coscienza del futuro, sostanzialmente cambiare il passato con l'ausilio del senno di poi. E' il problema di tutte quelle persone che vivono di rimpianti (attenti bene, non di rimorsi, quelle proprio non mi piacciono), rimpianti per cose non fatte-non dette-non provate... semplicemente non vissute. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E quindi, rovesciando ogni aspettativa che potevate aver nutrito dalla premessa, in realtà il libro mi è piaciuto perché mi ha fatta sognare un passato alternativo possibile e poi mi ha ricordato che dai sogni, purtroppo, bisogna sempre svegliarsi...</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>The LR advice:</b> chiaramente se non l'avete letto non ha alcun senso che vi mettiate a leggerlo dopo che vi ho svelato il finale (ma io vi avevo avvisate). Però se siete una di quelle persone come me che quando guarda un film va su Wikipedia per leggere la trama e sapere in anteprima cosa succede, allora ve lo consiglio: sarà come mangiare un uovo di Pasqua senza sorpresa... vi rimane pur sempre il piacere del cioccolato!</span>Federicahttp://www.blogger.com/profile/07800916040598000625noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2046134232158988771.post-74617316508047133322015-04-03T12:12:00.001-07:002015-04-03T12:12:40.629-07:00"Che ci importa del mondo" di Selvaggia Lucarelli<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0NBWQZEdV34LWoTJoLFJcLFMX67afEagkvzQwMgRL9nijFApQLsw38KnnnmZQ23ft0JeQSUcIhiQFwW_yNK3qTz8GvPk9mMnkNbElsgU5LMPIf-G3oka6xxlrIN04Il27q8btpqPgNamG/s1600/lucarelli.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0NBWQZEdV34LWoTJoLFJcLFMX67afEagkvzQwMgRL9nijFApQLsw38KnnnmZQ23ft0JeQSUcIhiQFwW_yNK3qTz8GvPk9mMnkNbElsgU5LMPIf-G3oka6xxlrIN04Il27q8btpqPgNamG/s1600/lucarelli.jpg" height="320" width="197" /></span></a></div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span id="goog_1942586263"></span><span id="goog_1942586264"></span><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Come altro poteva essere un libro di Selvaggia Lucarelli se non scoppiettante, intensissimo, frizzante, trascinante?</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Come altro poteva lasciarti se non senza fiato come dopo una corsa, emozionata, stordita, stupita, sopraffatta, coinvolta?</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Cos'altro poteva essere se non un'esperienza folle, un giro sulle montagne russe, un'iperbole, una maratona, una voglia incontenibile?</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">"Che ci importa del mondo" è tutto questo, ma anche di più.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Le parole non mi sgorgano fuori facilmente come a lei, non riesco a dipingere così bene quelle situazioni, la mia prosa non ha il suo ritmo, ma quello che mi sono ripromessa comunque dopo aver finito di leggere è stato di rendere onore tramite la mia recensione a questo libro camaleontico e imprevedibile! </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">A metà tra satira, scherzo, intensità, commozione, dramma, immedesimazione, cinismo e ingenuità, il libro ti porta davvero in un altro mondo. Ma non un mondo "diverso", una vera e propria realtà parallela. E' la tua città, Milano, è la tua tv, quella generalista, è quello che conosci, ma è come se tutto fosse impersonato da degli alter ego.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Vuoi dirmi che Viola non è Selvaggia, che la Speranza non è la D'Urso, che Orlando non è Leon, che Vasco non è Renzi/Grillo/Pisapia, che Ivana-Ilaria-Anna.... non sono Ivana-Ilaria-Anna...???</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Quanto coraggio quello di una blogger, esporre la propria vita così tanto che poi sembra che gli altri ti conoscano, che abbiano il diritto di giudicarti, di dire cosa avresti dovuto fare, dire e perché. Quanto coraggio, non esibizionismo, sia chiaro.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Selvaggia Lucarelli è uno dei miei personaggi preferito nel mondo dello spettacolo (?), del giornalismo (?), dell'opinione (?)... non so bene in che mondo, ma so che qualunque cosa partorisca quella sua penna geniale è sempre eccellente.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Attenzione però, se non la conoscete, se non sapete come scrive, preparatevi a una doccia fredda. Il suo ritmo è frenetico, le parole si affastellano l'una sull'altra ed è quasi difficile seguirla, ti sembra sempre di essere rimasta un pezzo indietro e di dover tornare a leggere quello che diceva due righe fa. Questo succede con quegli scrittori che scelgono accuratamente ogni parola, in cui ogni sentenza non è messa a caso, in cui potresti stare ore a fare foto col cellulare per ricordare le frasi migliori: il problema è che poi quel cellulare non lo molleresti più perché sono tutte frasi migliori.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Una a dire il vero l'ho fotografata, volevo portarmi un piccolo souvenir nel blog. Volete sapere quale?</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">.....Non lo so più neanche io! L'ho cancellata.. ho pensato che un piccolo souvenir non sarebbe bastato a significare l'interezza del libro.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E così di questo viaggio cosa mi resta? Non ho il rullino pieno di fotografie, non ho nemmeno un piccolo souvenir, cosa rimane? </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Solo quello che è davvero importante che rimanga: un bellissimo ricordo!</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>The LR advice: </b>non avrebbe avuto senso raccontarvi la genialità delle battute del Gruppo Testuggine, la straziante agonia che ti assale dal capitolo 16 in poi, le avventure incessanti che si susseguono in queste 553 pagine, la gioia di scoprire che anche anche un'autrice così famosa ha avuto voglia, bisogno, carattere per scegliere un lieto (anzi, lietissimo) fine. No, niente avrebbe avuto senso per descrivere questo bellissimo libro. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">In effetti sarebbero bastati 140 caratteri: come quelli del tweet che ho scritto a Selvaggia una volta finito di leggere l'ultima riga dell'ultima pagina: "@stanzaselvaggia il tuo libro #checiimportadelmondo è eccezionale! Grazie!"</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E io, che Selvaggia Lucarelli una volta ho avuto il piacere di conoscerla davvero, spero proprio di aver rispettato l'obiettivo e di aver reso l'onore che merita il suo bellissimo libro.</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> </span>Federicahttp://www.blogger.com/profile/07800916040598000625noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2046134232158988771.post-61347647324895440532015-02-21T08:22:00.005-08:002015-02-21T08:22:55.180-08:00"A noi donne piace il rosso" di Daniela Farnese<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgezTFsm7STPAKQlt66klO2QSP4LGSKcmuV83nlQwXwmwQKNlhcFPLfYOX6lhyphenhyphenV_K-TZxJID_xMFppJr5FaZg92iGUrM_ZjN5zw8Bsmkrnan6q4ndwk9mlgL4HPItjCd2Px5Zz6I_1ulMMU/s1600/978-88-541-7370-5.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgezTFsm7STPAKQlt66klO2QSP4LGSKcmuV83nlQwXwmwQKNlhcFPLfYOX6lhyphenhyphenV_K-TZxJID_xMFppJr5FaZg92iGUrM_ZjN5zw8Bsmkrnan6q4ndwk9mlgL4HPItjCd2Px5Zz6I_1ulMMU/s1600/978-88-541-7370-5.jpg" height="320" width="205" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Non gli avrei dato alcun credito... sono seria!! Dopo la terribile esperienza con "<a href="http://lettureromantiche.blogspot.fr/2012/11/via-chanel-n5-di-daniela-farnese.html" target="_blank">Via Chanel N°5</a>" mi ero ripromessa di chiuderla qui con questa autrice. E invece sono stata smentita!!</span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Allora, andiamo per gradi: la storia è davvero molto, e dico molto, stereotipata, ma assolutamente gradevole.</span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Per chi l'avesse visto, è una sorta di versione femminile del film "Un'ottima annata". Per gli altri, faccio qualcosa che non faccio quasi mai, ovvero riepilogo la</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> trama in breve: lei Newyorkese doc (ma italo americana di nascita) viene richiamata in terra natia per riscuotere l'eredità del nonno defunto. Trattasi men che meno di una tenuta agricola in cui si produce il vino più buono del Veneto (apperò... i colpi di c**o solo nei libri evidentemente). Ammaliata dai ritmi campagnoli e inebriata dai fumi del vino, trova l'amore ritrovando un vecchio compagno di giochi cresciuto in versione Raul Bova (ribadisco la storia dei colpi di c**o). Alla fine molla tutto e resta nel bel paese col bell'innamorato, e vissero sempre felici e contenti.</span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ok, scontatissimo direte voi. E allora perchè mi è piaciuto? Non lo so bene neanche io: sarà stato tutto quel parlare di vino, di sapori, odori e rumori di campagna, ma questo libro ha avuto davvero un effetto taumaturgico, è stato un balsamo per scollegarsi dalla realtà e... rallentare, esattamente come fa la protagonista scappando dai ritmi frenetici di NY.</span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Rallentare... un sogno, un'ambizione, il più delle volte un'utopia. </span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">In realtà penso che questo libro non volesse veramente comunicare tutto quello che ho provato prima leggendolo ed ora ripensandoci, ma in fondo è come un buon bicchiere di vino: puoi berlo così com'è senza farti troppe domande, oppure guardarne il colore, farlo roteare nel bicchiere, sentirne il profumo e poi gustarlo a piccoli sorsi per carpirne i segreti. </span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Chi l'avrebbe mai detto che Daniela Farnese sarebbe riuscita in un'impresa così? Forse il merito è del mix di ingredienti che ha saputo dosare: una trama per l'appunto non troppo complessa, un personaggio che si presta all'immedesimazione, ma soprattutto un setting conosciuto. Si vedeva che la scrittrice si muoveva a suo agio tra le pieghe del racconto finalmente ambientato in una realtà a lei nota.</span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Quando avevo letto "Via Chanel N°5" invece, la sensazione era stata quella di leggere una storia "<i>ambientata a Milano ma con una disperata voglia di esserlo altrove</i>". In sostanza scimmiottava i classici di New York ambientandoli in una Milano che (ahimè) purtroppo ancora non esiste. Stavolta invece la scelta di una dimensione provinciale ha aiutato la nostra Daniela e la storia si è fatta finalmente "verosimile".</span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Non oserei mai dire che ho qualche merito in questa vicenda, ma mi piace cullarmi nel sogno che l'autrice abbia fatto tesoro (anche) dei miei consigli per adottare questo cambio di rotta: chissà, forse le hanno fatto notare in tanti le pecche del primo libro ed è riuscita a correggerle creando qualcosa di veramente piacevole. Sarò curiosa di leggere il prossimo!</span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">PS: sono felice di constatare che un altro dei "miei" consigli è stato preso in considerazione.. guardate la nuova foto che l'autrice ha messo in quarta di copertina, rimpiazzando l'obrobrio precedente... questa sì che è una bella foto e rende onore al libro!</span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEEjYxLm-HAf8GX1N5-4-V-1CgB7srWF_vQ76PChf22hHdq_nMHfzId1lnQYHOv5nVScTh0erm3IVX0KuE1UapdPj7poC4RSFMs88CBt-RHSa08aNhOJI0h4jVTGI90zqh6S50KmMB3QaD/s1600/DANIELA-FARNESE.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEEjYxLm-HAf8GX1N5-4-V-1CgB7srWF_vQ76PChf22hHdq_nMHfzId1lnQYHOv5nVScTh0erm3IVX0KuE1UapdPj7poC4RSFMs88CBt-RHSa08aNhOJI0h4jVTGI90zqh6S50KmMB3QaD/s1600/DANIELA-FARNESE.jpg" height="200" width="133" /></span></a></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>The LR advice:</b> andate tranquille, vale la pena farne una lettura accompagnata da un buon bicchiere di vino!! Piccolo consigglio aggiuntivo: resistete nella parte iniziale, quella più noiosa e scontata, e iniziate a godervelo dal trasferimento a Verona in poi. Santé!</span></div>
Federicahttp://www.blogger.com/profile/07800916040598000625noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2046134232158988771.post-31489288915506035842015-01-25T03:22:00.001-08:002015-01-25T03:38:30.202-08:00"Cercami ancora" & "Io ti cercherò" di Emma Chase<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijXuCcovxVODPvsSeBH5wsinT0Hyre6FNEcnLW_etcpZ4Mgpegw-XJty3pzMeuMHektgIWJ5BKq6fTtgOEyPnmvV-NZxBP_fozYLvFLVODgZd5P4e7641PsijXAPZg4Bw7LxMFY65n6ky7/s1600/Schermata+2015-01-25+alle+11.42.37.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijXuCcovxVODPvsSeBH5wsinT0Hyre6FNEcnLW_etcpZ4Mgpegw-XJty3pzMeuMHektgIWJ5BKq6fTtgOEyPnmvV-NZxBP_fozYLvFLVODgZd5P4e7641PsijXAPZg4Bw7LxMFY65n6ky7/s1600/Schermata+2015-01-25+alle+11.42.37.png" height="249" width="320" /></a></div>
<br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Iniziare a leggere questi libri é stato come avere un deja-vu a metà perché non appena ho visto il nome dell'autrice ho esclamato "Wow, mi piace tantissimo!" e poi mi sono detta... "Ehy, ma io cosa ho letto di questa qui?" Risultato: confusione totale!</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Una spiegazione è necessaria: di Emma Chase, come ricorderete dalle <a href="http://lettureromantiche.blogspot.it/2014/07/non-cercarmi-mai-piu-di-emma-chase-vs.html" target="_blank">recensioni</a>, avevo letto il primo libro appartenente alla "Tangled Trilogy" ovvero <a href="http://lettureromantiche.blogspot.it/2014/07/non-cercarmi-mai-piu-di-emma-chase-vs.html" target="_blank">"Non cercarmi mai più (ma resta ancora un po' con me)"</a>. Nel leggerlo praticamente in rapida successione a "<a href="http://lettureromantiche.blogspot.it/2014/07/non-cercarmi-mai-piu-di-emma-chase-vs.html" target="_blank">Finché amore non ci separi"</a> di Anna Premoli, ero rimasta da un lato affascinata, dall'altro contrariata dalla similarità delle due trame che rendevano i due libri praticamente indistinguibili! Alla fin fine, rileggendo la mia stessa recensione e facendo mente locale sono riuscita a ri-tratteggiare mentalmente la storia e a preparami, non senza gusto e aspettativa, alla lettura dei capitoli 2 e 3.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">A dire il vero ho iniziato dal 3, "Io ti cercherò": si tratta di uno spin-off dalla storia principale, tratta della relazione tra Delores (la migliore amica di Kate, letteralmente fuori come una mina) e Matthew (il migliore amico di Drew, un po' il suo braccio destro e "compagno di scorribande", come si diceva un tempo). Non so se ve li ricordate, ma entrambi li avevamo incontrati nel primo libro. Sì ok, i loro ruoli erano relegati a pochi capitoli e la storia era condotta solo da Drew e Kate, ma se andate a ricercare quei passaggi scoprirete che effettivamente erano personaggi promettenti, quindi impostare un seguito solo su di loro poteva avere il suo perché.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Un libro grazioso e scorrevole che, da bravo spin-off, non aggiunge niente alla storia principale e crea una trama tutta sua. Il suo problema è che ne sembra maledettamente simile, Dee e Matthew sembrano delle copie spente di Drew e Kate, la stessa scelta di far raccontare la storia in prima persona da Matthew rievoca e fa rimpiangere il cinismo, la crudezza e il realismo tratteggiati dalle parole di Drew in "Non cercarmi mai più".</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">In effetti mi sono accorta che all'epoca della recensione non avevo dato il giusto peso alla scelta dell'autrice di far narrare i fatti in prima persona dal protagonista maschile, con un'impostazione mascolina, virile e volgare fin quasi al cliché! In realtà come scelta non mi è dispiaciuta, ma a quel punto il confronto di qualsiasi narratore maschile con Drew era inevitabile! Insomma, per non dilungarmi troppo su questo spin-off che... non vi cambierà la vita, concludo frettolosamente segnalandovi che sì è carino, ma di certo non gustoso come la storia principale dei nostri Drew e Kate.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">In ogni caso, il libro un po' piccante e il tempo a disposizione durante le vacanze mi hanno invogliata a leggere anche il capitolo 2, il sequel di "Non cercarmi mai più", ovvero "Cercami ancora". [Scusate l'insistenza nel ripetere i titoli ma davvero sto cercando di memorizzarli ed associarli a ogni storia, sono talmente assurdi e scollegati dalle trame che faccio una fatica pazzesca! Ma PERCHE'... PERCHE' si ostinano a tradurre in questa maniera ignobile i titoli dei libri stranieri!!!!!!??????]</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">"Cercami ancora" inizia con una doccia fredda: la narrazione passa a Kate!!! Ahhhh e dove è finito Drew??? Già un punto in meno in partenza. Pazienza, Kate non è così male, vediamo come procede la storia.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Più o meno a un terzo di libro, succede l'UNICA COSA!! No, non sto scherzando, in tutta la storia succede VERAMENTE solo una cosa. La volete sapere? No, sarebbe una spoilerata troppo forte. Diciamo solo che è una scena così telefonata, così assurdamente stereotipata, già vista, stravista, straletta che in maniera cristallina è facilissimo, quasi elementare, indovinare come proseguirà la trama! Più o meno per darvi un'idea, è il classico malinteso tra due personaggi in cui ognuno guarda caso evita esattamente di usare le parole che basterebbero a chiarire tutto in 3 secondi! Invece no, Emma Chase su questo malinteso di una banalità mortale mi ci costruisce le successive 200 pagine di libro, con uno sviluppo prevedibile e anche un po' noioso.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Perché non ho abbandonato la lettura? 1) Perché la mia etica me lo vieta 2) Perché (maledetta Emma Chase) il libro è comunque ben scritto e invoglia 3) Perché volevo vedere se AVEVO RAGIONE!!!</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ahhhh è questo il motivo, ari-maledetta Emma Chase!! Hai scritto un libro apposta per gratificare e solleticare l'ego dei lettori, in modo che potessero gonfiare le piume nel dirsi "Io l'avevo capito, ah io l'avevo detto!!".</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Sei diabolica.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>The LR advice: </b>Leggerli o non leggerli, è questo il dilemma! Diciamo che ci si potrebbe tranquillamente fermare al capitolo 1 (oddio già non mi ricordo più come si intitolava, mannaggia) e far finta che una trilogia non esista. Se però siete una di quelle persone dannatamente ostinate e puntigliose che non possono fare pace con la propria coscienza nel lasciare le cose a metà, care mie, ve tocca!!!!!! </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>Federicahttp://www.blogger.com/profile/07800916040598000625noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2046134232158988771.post-62143208315063916852014-12-20T09:59:00.001-08:002014-12-20T10:01:17.665-08:00“Non volare via” di Sara Rattaro<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvZWAoGPrQP3HTFwLch_tAJiLdrAuFNNSiJe1tYmCuhp6VvbrQEgZVAHV_seSEZK35RmX-D6V-bwYnfRaHHLSVAwIGYzWGtwWZVFyykaucFIeF0uRSy4NeaaG32sLrOLseVCs9oHJpqXqg/s1600/1-RATTARO_Non-volare-via-660x996.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvZWAoGPrQP3HTFwLch_tAJiLdrAuFNNSiJe1tYmCuhp6VvbrQEgZVAHV_seSEZK35RmX-D6V-bwYnfRaHHLSVAwIGYzWGtwWZVFyykaucFIeF0uRSy4NeaaG32sLrOLseVCs9oHJpqXqg/s1600/1-RATTARO_Non-volare-via-660x996.jpg" height="320" width="212" /></a></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Le aspettative erano altissime. D’altra parte dopo “<a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=2046134232158988771#editor/target=post;postID=8624909833562537728;onPublishedMenu=allposts;onClosedMenu=allposts;postNum=1;src=postname" target="_blank">Un uso qualunque di te</a>” che avevo definito <i style="mso-bidi-font-style: normal;">“un
pugno nello stomaco che lascia un’impressione positiva”</i> non potevo che
aspettarmi un altro <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>gancio destro.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Un libro eccellente, nient’altro da dire. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E quindi la recensione finisce qui? Assolutamente no!
Apriamo il vaso di Pandora e scopriamo tutte le caratteristiche, belle e
brutte, che nel complesso fanno di questo libro una perla italiana.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">I punti di forza:<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="mso-bidi-font-family: Cambria; mso-fareast-font-family: Cambria;"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></span></span><!--[endif]-->La
brevità: nonostante io ami i libri lunghi che tengono compagnia per giorni, e
nonostante sapessi che Sara Rattaro è solita scrivere opere brevi, è proprio la
brevità che fa di questo libro uno schiaffo ben riuscito. È netto, rapido e si
fa ricordare. L’ho letto in un giorno fermandomi solo per fare delle fotografie
col cellulare alle frasi più belle che incontravo. Magnetico.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="mso-bidi-font-family: Cambria; mso-fareast-font-family: Cambria;"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></span></span><!--[endif]-->La
storia inedita: ma quando mai ci capita di leggere storie così strane, così
vere ma così originali, complesse e consuete allo stesso tempo? Lo spunto della
sordità del bambino, i doppi tradimenti dei genitori, la descrizione della
terapia e degli anni passati… Sara riesce davvero a farli vivere sulla pelle.
Tagliente.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="mso-bidi-font-family: Cambria; mso-fareast-font-family: Cambria;"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></span></span><!--[endif]-->Il
punto di vista: attenzione, questo sarà sia un punto di forza che di debolezza
del libro. È un grande plus che Sara si sia cimentata in un racconto narrato in
prima persona… da un uomo!!!! Che tentativo ardito, ma che originalità! Un
esperimento coraggioso, il cui bilancio è complesso ma che sicuramente non
lascia indifferenti. Inedito.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">I punti di debolezza:<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="mso-bidi-font-family: Cambria; mso-fareast-font-family: Cambria;"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></span></span><!--[endif]-->Il
punto di vista (come dicevo): siamo davvero sicuri che un uomo sarebbe riuscito
non solo a raccontare ma addirittura a PROVARE le emozioni descritte?? Sarebbe
veramente riuscito ad avere quella capacità introspettiva??? Sarebbe stato in
grado di pronunciare frasi come <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 36.0pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 36.0pt;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">“Mi sentivo vero in una vita inesistente e falso nella vita reale”<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 36.0pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 36.0pt;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">o come<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 36.0pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 36.0pt;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">“La normalità sta tra ciò che sei e ciò che vorresti essere”<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 36.0pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 36.0pt;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Io forse ho una considerazione
un po’ bassa della capacità analitica degli uomini in termini emozionali (si
chiama intelligenza emotiva, by the way), e spesso li accuso di essere profondi
come l’acqua del cesso, ma siamo certi che Sara non abbia voluto far parlare un
uomo con le parole di una donna? Non riesco a fidarmi del tutto di questo punto
di vista maschile, penso che sia traviato da quello che noi donne vorremmo che
gli uomini fossero capaci di provare. Ragionamento contorto, lo so, ma solo
leggendo il libro si può provare questa aspra sensazione di scollamento.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Disorientante. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="mso-bidi-font-family: Cambria; mso-fareast-font-family: Cambria;"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></span></span><!--[endif]-->Il
personaggio di Alice: la figlia troppo perfetta, il fantasma della famiglia, il
factotum che tiene insieme i pezzi di una realtà che crolla, che insegna al
fratellino a vivere una vita normale, la celebrità che attraversa la sala senza
applausi. Peccato, avrebbe potuto arricchire tantissimo il libro, anche se
capisco che il focus dovesse rimanere solo sul padre. Manchevole.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il libro è scioccante, così crudele come solo la verità
sa essere, trascinante e poi dolce amaro, come solo il rimpianto sa fare.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ma alla fine, proprio come sul fondo del vaso di Pandora,
si ode una flebile vocina che chiede piano piano “Fammi uscire, fammi uscire”…
si chiama: “speranza”.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il dono che l’autrice ci fa con questo libro è quello di
consegnarci la speranza, è il suo augurio che tutti noi sappiamo ritrovare
l’unico sentimento che è in grado di farci attraversare la vita e i suoi travagli.
E per questo dono, io la ringrazio.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<br /></div>
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<!--StartFragment-->
<!--EndFragment--><br />
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">The LR Advice:</b>
un libro profondo e toccante, forse non adatto alle feste di Natale dove tutti
vogliamo solo staccare la spina. O forse no, da leggere proprio ora che abbiamo
il tempo di dedicarci alla riflessione, ritrovare un equilibrio e fare un
bilancio delle esperienze passate. Possibilmente con la stessa capacità di
introspezione che il protagonista sa usare. Imperdibile.</span><o:p></o:p></div>
Federicahttp://www.blogger.com/profile/07800916040598000625noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2046134232158988771.post-6901476014935560432014-10-01T06:22:00.002-07:002014-10-01T09:11:49.597-07:00"Adulterio" Di Paulo Coelho<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZ83jlYKIjj5AfCEr1UWueZhmLqQQDwzRwKPf9sc2fl62X-P9DQyuzArcvYqrVpyKpUm1raPYTNVls4d8DpNskiblPgNncuT2a55sHNCTIVICRHSBj2i8kzNb7b2GGiBSq18zKp7XzV4t1/s1600/paulo-coelho-adulterio-cover.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZ83jlYKIjj5AfCEr1UWueZhmLqQQDwzRwKPf9sc2fl62X-P9DQyuzArcvYqrVpyKpUm1raPYTNVls4d8DpNskiblPgNncuT2a55sHNCTIVICRHSBj2i8kzNb7b2GGiBSq18zKp7XzV4t1/s1600/paulo-coelho-adulterio-cover.jpg" height="320" width="198" /></a></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Calibri;"><br /></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ammetto che mi
approccio a questa recensione con un certo timore, lo stesso timore misto a
reverenza con cui mi sono approcciata alla lettura del libro. Non avevo mai
letto nulla di Coelho e quando mi è stato regalato “Adulterio” ho pensato a
come avrei fatto a recensire un autore celebrato come poeta, i cui libri nel
mondo hanno venduto più di 130 milioni di copie e che è stato nominato dall’ONU
“Messaggero della Pace”. Come avrei mai potuto rendere giustizia a un autore
del genere nel mio modesto blog?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Fortunatamente… “mi ha
salvato la campanella!!”... come dicevano Aldo, Giovanni e Giacomo! E la
campanella in questo caso è stata l’opinione di mia sorella, amante delle opere
di Coelho e loro profonda conoscitrice, che ha letto “Adulterio” in
contemporanea a me permettendomi di avere un confronto con un’esperta di questo
autore.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ma andiamo con ordine,
non voglio svelarvi subito il nostro parere, su cui ci siamo trovate
innegabilmente d’accordo; ecco invece la cronistoria di come è andata questa
mia… “prima volta” con Coelho. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il libro è breve, poco
più di 250 pagine; trama e titolo promettono una storia in cui il tradimento coniugale
di una giovane donna diventa la fuga da una vita troppo perfetta. Le
aspettative erano quindi di trovarsi faccia a faccia con una storia, uno
svolgimento e una costruzione dei personaggi che andassero in questa direzione.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E invece è tutto
narrato in prima persona dalla protagonista che si dibatte tra pensieri
contrastanti come un pesce in due dita d’acqua, e ti travolge con un flusso di
coscienza impetuoso e ottenebrante. Ora, io non so se questo sia il tipico
stile di Coelho e -volutamente- non mi sono informata per non trovare
giustificazioni meramente stilistiche all’impressione di disorientamento avuta
sin dalle prime pagine.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">In ogni caso, una volta
capito cosa aspettarmi, sono andata diligentemente avanti nella lettura fino
almeno a pagina 140…. e poi …ho mollato!!!!<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">AIUTO!! BASTA!! Basta
fiumi di parole per descrivere sensazioni indescrivibili, basta discorsi che
iniziano e non vanno da nessuna parte perdendosi nei labirinti della mente
della protagonista, ma soprattutto basta con l’assurdità di certe situazioni, assolutamente
inverosimili.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Coelho ha voluto
provare a immedesimarsi profondamente nella mente di una donna, e ha colto un
punto senz’altro verosimile (anche se mia sorella dissente) ovvero che dalla
troppa perfezione possano nascere l’inquietudine e la ricerca di qualcosa di
diverso, di sbagliato e di perverso. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Lo spunto è corretto, sono
le circostanze con cui è espresso a non essere assolutamente verosimili: la
scena di sesso orale come primo approccio della protagonista al suo amante,
senza alcuna avvisaglia… ma quale donna lo farebbe mai??? Quale donna si
lancerebbe in una cosa così intima ed erotica senza aver mai rivisto e neppure
desiderato un amante prima?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E che dire
dell’episodio dell’acquisto della cocaina con tanto di seduta psicanalitica con
lo spacciatore? In primis: esistono veramente situazioni di questo tipo a
Ginevra?...Io ho i miei fieri dubbi. In secondo luogo, passiamo così, senza
soluzione di continuità, dalla depressione al tradimento e addirittura alla
criminalità?? Non vi sembra un po’ eccessivo? Questo è segno di squilibrio ben
peggiore della depressione descritta e pertanto assolutamente inverosimile.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Quindi cosa vi
aspettate che abbia fatto? Ho iniziato a fare come i conigli e a zompettare per
il libro, saltando 2 o 3 pagine alla volta, alla ricerca di fatti invece che di
flussi di coscienza. “Ti sei persa il meglio!!”, direte voi. “Ho cercato di
sopravvivere e portare a compimento un’impresa!”, replicherò io.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Quanta scrematura si
sarebbe potuta fare, quanta pulizia, quanti monologhi in cui non sono riuscita
a ritrovarmi, quante costruzioni così lontane dal pensiero femminile. Pensare
che le donne si facciano tante “seghe mentali” non giustifica descriverle come
se la loro mente fosse fonte di un incessante moto ondoso di pensieri senza conclusione!
<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">I momenti di
riflessione nella mente di una donna ci sono eccome, almeno una volta al
giorno, ma sono più consequenziali, più motivati, più veri! Ecco, quello che
non mi è piaciuto di questo libro è la freddezza con cui Coelho ha provato a
fingersi Linda, la protagonista: fare poesia non vuol dire saper scrivere frasi
poetiche, ma saper tratteggiare emozioni diafane, con delicatezza e con
profondità.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Alla fine, alla
fantomatica pagina 265 ci sono arrivata, non senza sforzo. Ma ci sono arrivata
ormai delusa dall’esperienza e lontana dal racconto e dalle sensazioni che
l’autore avrebbe voluto tratteggiare. Vi chiederete quindi il mio giudizio
finale che, come preannunciavo, è uguale a quello della mia “fonte esperta”:
incompleto, deludente, inverosimile.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Attenzione però, è
evidente che l’autore sia un poeta di fama mondiale, perché nel libro ho
ritrovato alcune frasi talmente belle e talmente vere da sembrare scolpite nel
marmo e non mi sono potuta esimere dal fotografarle col cellulare per portarle
con me… come ad esempio: <o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">“E’
possibile predisporsi ad amare l’uomo giusto? Certamente sì. <o:p></o:p></span></i></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il
problema è riuscire a dimenticare l’uomo sbagliato, <o:p></o:p></span></i></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">che è
entrato nella tua vita senza chiedere permesso, <o:p></o:p></span></i></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;">semplicemente
perché stava passando da quelle parti e ha trovato la porta aperta”</i><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">…o ancora <o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">“Rifugiarsi
in un sogno non è affatto semplice come appare.<o:p></o:p></span></i></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Al
contrario. Può risultare pericoloso. <o:p></o:p></span></i></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Con il
sogno, scateniamo energie fortissime, <o:p></o:p></span></i></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">e non
possiamo più nascondere a noi stessi il vero significato della vita. <o:p></o:p></span></i></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Quando
sogniamo, accettiamo di pagare un costo per la realtà immaginata”.<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Queste sono vere perle,
leggetele con attenzione (ve lo posso giurare, io sono della filosofia di
diffidare sempre degli uomini che parlano come una t-shirt, quindi fidatevi). Queste
frasi sono abissi che si aprono sull’anima provocando vere e proprie epifanie.
E allora perché annegarle in mezzo a una congerie di pensieri devianti,
metafore e voli pindarici? <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Per concludere, torno
alla premessa: era la mia prima esperienza con Coelho e forse avrei dovuto
arrivarci più preparata, anche se a posteriori vedo che in tanti forum i suoi
sostenitori più accaniti si sono scagliati contro questo libro definendolo
noioso e inconcludente… di sicuro questi commenti mi fanno sentire meno “sola”
e mi rincuorano sul fatto che forse forse, se non mi è piaciuto, non è tutta colpa
mia.</span><br />
<b style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></b>
<b style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">The LR Advice:</b><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> mi spiace, non me la sento di consigliarvi di leggerlo… ma potrei
chiedere consiglio alla mia “fonte esperta” su quali altri libri di Coelho
meritano di essere letti! Se comunque volete approcciarlo, fatelo con pazienza
e apertura mentale, non sentitevi in colpa a saltare qualche pagina e trovate
anche voi fra le righe le vostre personali epifanie. Buona ricerca!</span></div>
Federicahttp://www.blogger.com/profile/07800916040598000625noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-2046134232158988771.post-11126985426990379892014-09-16T14:46:00.002-07:002015-02-21T08:40:57.550-08:00“A qualcuno piace dolce” di Laura Schiavini<div class="MsoNoSpacing">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmmRgLp2Za5ON3Q9-60Rt8cDGAe1i6Nh4BYN45c_tEaXO8hXvVSFsEtfYVu9NiIqKpzx6s0gThdhzM5vQf7QXKs41AIa2lVDiJ0zHsDbzhi69_kaaciGzLiOuLhNQ6DI053du5nBTg5-v9/s1600/978-88-541-6458-1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmmRgLp2Za5ON3Q9-60Rt8cDGAe1i6Nh4BYN45c_tEaXO8hXvVSFsEtfYVu9NiIqKpzx6s0gThdhzM5vQf7QXKs41AIa2lVDiJ0zHsDbzhi69_kaaciGzLiOuLhNQ6DI053du5nBTg5-v9/s1600/978-88-541-6458-1.jpg" height="320" width="203" /></a></div>
<br />
<span id="goog_600269044"></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Che pasticcio… un post senza incipit scoppiettante è come
il caffè con lo zucchero… assolutamente banale! Il problema è proprio che… a
qualcuno piace dolce, il caffè come la narrativa e così nascono i peggiori
errori letterari (e di conseguenza le peggiori recensioni).<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Sì, senza dubbio questa sarà la peggiore recensione del
blog, non foss’altro perché ci ho messo due terzi di libro a capire a cosa si
riferisse il titolo. Lo volete sapere? Dai… provate a indovinare! Vi do qualche
indizio:<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="mso-bidi-font-family: Cambria; mso-fareast-font-family: Cambria;"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font-size: 7pt; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></span></span><!--[endif]-->la
protagonista è uno di quei classici personaggi del “vorrei ma non posso”,
carina ma non mozzafiato, lavora nella redazione di una rivista di moda ma
avrebbe voluto scrivere di argomenti più seri, ha avuto solo il fidanzato delle
superiori e poi è rimasta single a vita… <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="mso-bidi-font-family: Cambria; mso-fareast-font-family: Cambria;"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font-size: 7pt; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></span></span><!--[endif]-->l’autrice
(tramite le parole della protagonista, perché il libro è scritto in prima
persona, cosa che trovo davvero azzardatissima) si scaglia 100 volte contro “Cinquanta sfumature di grigio” (che by the way in un certo senso, come darle
torto?) ma solo perché istigava a pratiche di tipo sadomaso<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="mso-bidi-font-family: Cambria; mso-fareast-font-family: Cambria;"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font-size: 7pt; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></span></span><!--[endif]-->la
tramina della sovracopertina recita: <i style="mso-bidi-font-style: normal;">“Amy
ha trent’anni, è single e lavora nella redazione della celebre rivista
Newyorkese di gossip Manhattan Rumors. Colette, la stravagante direttrice del
giornale, è sempre alla ricerca di nuove idee che attirino i lettori. E così
Amy si ritrova con un incarico davvero fuori dal comune: dovrà fare
un’inchiesta sui sex toys e cercare di strappare piccanti interviste alle
celebrità. Il problema è che Amy è totalmente a digiuno in materia di
giocattoli erotici…”</i><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Allora l’avete capito cos’è che a qualcuno piace dolce?
Il sesso, signore e signori. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ma scusa, un tempo il sesso dolce non si chiamava
fare l’amore? …Si vede che sono proprio invecchiata.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Coooomuuuunque….. evidentemente a “qualcuno piace” anche
sfrangiarsi le palle (espressione personalmente coniata) con un libro che
riesce a raccogliere la peggior congerie di cliché della narrativa chick-lit.
Sì, quel qualcuno sono io.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ma possiamo dire che mi sono sacrificata per la patria
(intesa come il blog). Il vero problema è che il libro è senza né capo né coda:
innanzitutto il problema è che le autrici italiane che cercano di ambientare i
propri libri a NY finiscono per incappare nei luoghi comuni di Sex & the
City e mille altre serie tv che oramai hanno odore di stantio. Poi, come si può
pensare di scrivere un libro per lanciare una moda uguale e contraria a quella
di “50 sfumature”? Ho capito la volontà di essere in controtendenza, ma allora
quella scelta la devi argomentare, devi entrare nei dettagli e “sporcartici le
mani”. Invece in questo libro l’autrice rimane sempre superficiale, come una
farfalla che non voglia posarsi sul pelo dell’acqua, e alla fine come troppo
spesso accade si continua a leggere solo per vedere se prima o poi succede
veramente qualcosa di inaspettato.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La consolazione di questo tipo di libri è che, così come
sono stati scritti, con la stessa lievità passano, senza lasciare traccia. So
che non è questo il risultato a cui ambisce nessuna scrittrice, ma tant’è… non
potevo proprio esimermi dal commentarlo così…<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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advice:</span></b><span style="font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: "MS 明朝"; mso-fareast-language: IT;"> vorrei dire che il consiglio è di sorvolare sul
libro, ma mi dovete promettere che lo farete solo dopo aver letto la
recensione… dopo questo sforzo ho bisogno di coccole morali… sarà che è rimasta
attaccata anche a me un po’ di voglia di “dolcezza”?</span></span><!--EndFragment-->Federicahttp://www.blogger.com/profile/07800916040598000625noreply@blogger.com0